Capitolo 18

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"Se Dio non esiste, allora tutto è permesso"
F

ëdor Michajlovič Dostoevskij

Ara pov's

La mattina dopo Aiden è come sparito dal nulla, quasi fosse stato un semplice sogno,ma la parte sinistra del mio letto era sfatta e ancora calda, quindi non poteva essere solo un sogno, credo.

Dopo essermi lavata e vestita scendo in cucina per fare colazione, mio padre sta leggendo il giornale, mentre beve un caffè, invece mio fratello, probabilmente è in bagno.

È da un po' che non parlo con papà è sempre impegnato al lavoro, gestire un paesino può sembrare facile, ma da quando sono subentrati gli incendi, le cose si sono un po' scaldate tra i cittadini.
Papà non mi vuole dire nulla, ma ormai tutti sospettano che siano dolosi, ho saputo che il primo incendio è avvenuto in una nostra proprietà e mi chiedo ancora perché io non l'abbia saputo prima, fatto sta che ci sono stati due incendi, probabilmente dolosi.

Molti pensano che siano solo dei ragazzini che si divertono a creare scompiglio, ma io credo che qualcuno lo faccia per un motivo più importante.

<Buongiorno papà!>saluto mio padre con il massimo dei sorrisi.

<Hey...buongiorno, come mai così spensierata oggi?> non sono proprio spensierata, anzi ho mille domande che mi aggirano per la testa, a partire dal piromane psicopatico che gira in città, fino ad arrivare allo psicopatico di Aiden Rivers.

<Bho...non so, sarà il tempo, lo sai che amo la pioggia>mio padre annuisce e continua a bere il suo caffè.

<Ti ho preparato il the caldo, so che lo preferisci al caffè>mi guarda sorridendo, sta cercando di riparare la crepa del nostro rapporto che si è creata da quando è apparsa Ofelia, io sto provando veramente ad accettarla e ce la sto anche facendo, ma più che altro la sto evitando.

<Grazie> prendo un tazza e mi verso il the, per poi sedermi affianco a lui.

<Senti...>.

<Papà non mi devi dire nulla, io ci sto lavorando con Ofelia, certo non ti aspettare che se entrasse da quella porta le correrei in braccio abbracciandola, ma...sembra una donna intelligente con la testa sulle spalle, io non so cosa ha vissuto nel suo passato, perché so che è così, ma sicuramente è una donna fortissima proprio il tuo tipo>mio padre mi osserva attento, dopodiché mi sorride in un espressione quasi divertita.

<Apprezzo che tu abbia detto queste cose, ed è vero Ofelia è una donna fortissima, ma volevo parlati di un altra cosa> lo osservo agghiacciata per poi sorridere.

<Ah...scusa, dimmi>.

<Ofelia, mi ha detto che...insomma, in realtà è un po' che lo so, ma non ho avuto neanche un secondo per parlatene, sai con la questione incendi...>annuisco.

<Ti ha visto con Aiden>oddio, sarà sicuramente quel giorno che mi ha accompagnato a casa con la moto.

<Ah...sì, io e Aiden>balbetto un po' agitata<siamo amici, penso...più che altro, conoscenti , ho scoperto dopo che è suo figlio e a quanto so non scorre buon sangue tra di loro> mio padre annuisce.

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