capitolo 32

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"Finché possiamo dire: "quest'è il peggio", vuol dir che il peggio ancora può venire"
William Shakespeare

Aiden pov's

<Vieni con me> sorreggo Ara mentre piange e ride appoggiandosi sulla mia spalla.
Lo sfortunato è ancora steso a terra e mentre cammino mi assicuro di tirargli un calcio nello stinco facendolo gemere dal dolore.

<Non si fa! Cattivo!>urla Ara.
L'odore dell'alcool mi fa venire dei leggeri conati di vomito, ma mi trattengo.

<Dai su, monella, andiamo>dico dolcemente, mentre la tengo stretta a me.
Lei mi sorride con gli occhi velati da una leggera patina.
Vorrei lavargliela via, non mi piace.

<Devo chiamare Jacob!> esclama,sbuffo.

<No che non lo devi chiamare>mentre camminiamo immergendoci nella folla la tiro più vicina a me per non perderla.

La musica sovrasta la mia voce, e poi penso al fatto di essere venuto in moto, non può salire in queste condizioni sulla moto.

La porto fuori dal locale e impugno subito il telefono.

<Chiami Jacob!?> chiede ridendo.

<No> un "no" secco esce dalle mie labbra.

Faccio il numero di Declan e aspetto qualche secondo, i secondi passano veloci, mentre la chiamata continua ad andare avanti.
Nessuna risposta.

<Cristo>impreco provando a chiamare Aron.

<Ci sono io, non ti preuccupare>una voce maschile e irritante proviene dalle mie spalle.
Ara gli sorride,cosa che mi fa innervosire.

<Jacob!Ciaoo, come stai?>Jacob ridacchia divertito.

<Vedo che ti sei ubriacata bimba>.

<Tu sei sicuramente quello intelligente della famiglia,vero?>commento.

<In effetti>sospira allentando leggermente la cravatta nera.

<Dai, andiamo bimba>prova ad avvicinarsi ad Ara,ma lo blocco con il mio corpo.

<No>lui mi osserva in modo silezioso.

<Non può salire sulla tua moto in queste condizioni>mi spiega, come se non ci avessi già pensato cazzo.

<La porterai a casa mia, a suo padre ci penso io, non accetto un no come risposta>lo minaccio.
Lui annuisce semplicemente.

<Se sto fuori in modo tale da proteggerla Ara può andare dove vuole e so che tu non le farai del male>accenno una smorfia soddisfatta.

Per quanto mi dia fastidio l' idea di Jacob fuori dalla mia porta é sempre meglio che lasciarla andare a casa da sola ad affrontare suo padre.

<Va bene> confermo.

<Ma non ci venire a rompere i coglioni domani mattina, anzi per tutto il giorno, credo che staremo chiusi in casa> hai capito?o vuoi il disegnino, mia e di nessun'altro.

Nasconde un sorrisino, prima di chiamare Ara che barcolla nella sua direzione.

<Che sonno...>mormora sbadigliando.

<Ok bimba ,vieni>prova a prenderla per la vita, ma lo anticipo stringendola a me e comducendola verso il suv.

<Giù le mani o te le taglio, lo sai che non scherzo>faccio riferimento alla mia violenza sul ring di suo padre.

Non sono totalmente innocuo ed é meglio che se lo ricordi.

<Tuo fratello ne é la conferma>derido Andrew, mentre Jacob stringe leggermente la mascella.

Il cuore di fuoco Where stories live. Discover now