Capitolo 20

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"L'amore è un maestro, ma bisogna saperlo conquistare, perché è difficile meritarlo; lo si ottiene a caro prezzo e con grande fatica e dopo lungo tempo, perché bisogna amare non per l'opportunità del momento, ma per tutta la vita"
Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Ara pov's

Stamattina mi sono alzata dal letto più agitata del solito, ho sognato Aiden, ho sentito i rumori della finestra, ho sentito i suoi passi, il suo tocco sulla mia guancia delicato e leggero come se fossi preziosa, mi ha sussurrato una frase all'orecchio, per poi andarsene, mi sono svegliata di soprassalto , ma la finestra era accostata come l'evevo lasciata io la sera prima, lui non era stato lì.
Il resto delle ore non ho chiuso occhio.

È la prima volta che lo sogno.
Ma mi ricordo ancora la frase che mi ha detto.

Siamo noi a scrivere il nostro destino.

Mi tocco la fronte, un bacio, ho sentito un bacio.

Mi alzo dirigendomi in bagno per lavarmi, mi metto dei jeans a zampa con degli strappi e un felpone, comincia a far freddo qui a Baker, ma è ancora presto per i giubbotti così opto per un bel felpone blu notte.

Metto del mascara e un po' di correttore per le mie occhiaie, avevo la sensazione di non essere del tutto sola.
Slego i miei capelli ricci, ieri sera li ho lavati e ho preferito non piastrarli, non ho mai apprezzato i miei capelli ricci, mi ricordano mia madre, diceva che mi contrastinguevano dalla massa, insomma chi non poteva notarmi con un cespuglio di boccoli rossi.

Quando scendo mio padre è già uscito per il lavoro, mentre mio fratello sta facendo colazione.

<Buongiorno, stanotte niente visite segrete ?>sbuffo scuotendo la testa.

<No stai tranquillo, l'altra sera è stato solo un malinteso>afferro un biscotto e comincio a sgranocchiarlo.

<Che malinteso, sentiamo>.

<Aveva bisogno dei miei appunti di biologia>mento, anche perché Aiden non è nella mia stessa classe, ma non penso che Etham sappia esattamente chi è entrato in camera mia.

<Sì certo, alle tre del mattino>annuisco sorridendo mentre mi verso del caffè, di solito bevo il thè, ma non ho tempo di prepararlo.

<Era un'urgenza>sorseggio il caffè, per poi mettere la tazzina sporca nel lavandino,mentre Etham si alza dalla sedia per andare in bagno.

Prendo il mio zaino, il telefono metto le scarpe da ginnastica e mi dirigo alla porta.

<Ciao rompi palle!>grido per salutare mio fratello, lui mi fa un dito medio prima che possa uscire dalla porta, ridacchio.

Fuori sta cominciando a piovere, io amo la pioggia e da quanto ho sentito qui in Louisiana piove molto.

Sorrido tirando su il cappuccio della felpa, comincio a camminare fino a quando una macchina blu scuro si ferma proprio difianco a me.

<Hey, bisogno di un passaggio, sta cominciando a piovere>è Andrew Kade alla guida, faccio un sorriso di circostanza.

<Ciao Andrew, tranquillo mi piace camminare>.

Il cuore di fuoco Where stories live. Discover now