Capitolo 24

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"Quando è vero amore, anche il più banale dei sospetti incute paura; e se la paura cresce l'amore lo segue avvampando impetuosamente."
William Shakespeare

Sono seduta da mezz'ora alla fermata degli autobus, oggi c'è un po' di vento che mi fa svolazzare i capelli in faccia, facendomi imprecare silenziosamente.

Doveva arrivare già dieci minuti fa e in più non c'è nessuno, sono completamente sola.
Papà è convinto che sono da Krystal, quindi se questo autobus non arriva sono completamente fottuta.

Le macchine passano indisturbate, mentre io comincio a muovere la gamba nervosamente.

<Hey ragazza!>un signore sulla cinquantina mi richiama, io lo guardo in modo confuso indicandomi.

Sta chiamando me?

<Si proprio tu!>esclama.

<Oggi c'è sciopero>ecco che il mio mondo crolla.

Non può essere, come ho fatto a non accorgermene, dovevo controllare sul sito, ma come mio solito mi sono detta, che non poteva esserci sciopero proprio domani.
Indovinate un po', la regina della sfiga colpisce ancora.

Ringrazio il signore con un sorriso, mentre mi alzo per andare da qualche parte, forse andrò davvero da Kry.
Ma un clacson mi ferma, facendomi prendere un colpo.
Una macchina nera che conosco bene, costeggia difianco a me abbassando il finestrino, e faccio subito un sospiro di sollievo.

Non è lui.

Dal nostro bacio d'addio ci siamo evitati come la peste, ci sono stati degli sguardi, ma lui lo abbassava subito.
Non si è più presentato sulle scale e non si è più seduto con noi in mensa.
La stessa cosa Aron, si limitava a salutare Krystal con un bacio per poi andare a sedersi con Aiden.

Melissa li chiama Chip e Chop, sempre, costantemente insieme.

Invece Declan si fermava un po' di più a parlare con noi, ma alla fine li raggiungeva.

I tre moschettieri di sto cazzo.

Andrew non è ancora tornato a scuola, si sa solo che è in ospedale per ragioni sconosciute,per la privacy,ma la verità è che tutti sanno il vero motivo.

<Declan?>osservo il suo volto con il suo solito sorriso malizioso, che non scompare mai.

<Ciao rossa, che ci fai qui? Oggi c'è sciopero, non lo sapevi?>ma come è possibile, che tutti sanno tutto tranne io.
Sbuffo esasperata.

<Lo ho appena scoperto>.

<Baton Rouge?>annuisco.

<Sali, ti porto io>mi affretto a scuotere la testa, non voglio disturbarlo avrà da fare, penso.

<Ci sto andando pure io, non disturbi, se è questo che ti preoccupa>rimane sempre il problema che io stanotte dovrei stare fuori casa, ma per ora è l'unica opzione che ho per parlare con mio nonno.
Ho provato anche a chiamarlo di nascosto, ma mi dice che è irraggiungibile.

<Dai sali>senza farmi pregare apro lo sportello del passeggero e mi siedo sul sedile.
L'odore in questa macchina è un misto tra canne e fumo, ma riconosco anche una nota del profumo di Aiden, fresco e una nota di menta.
Mette in moto e parte.

<Dove devi andare?>.

<Devo andare all'ospedale di Baton Rouge, mio padre ha detto che mio nonno è ricoverato lì>spiego brevemente.

<Tu?>lui scuote la testa divertito, oggi non ha i capelli portati indietro dal gel come al suo solito, sono liberi e gli ricadono morbidi sulla fronte.

Il cuore di fuoco Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang