XI

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insulti omofobi,violenza domestica!

le giornate passavano tra uscite tutti insieme,serate piene di film scelti a turno,uscite con la madre di Steve e piccoli momenti privati tra il liscio e il suo fidanzato e più velocemente di quanto pensassero le 2 settimane si conclusero,ciò voleva dire che il padre del ragazzo non sarebbe stato più un grosso problema anche se alla fine non lo era mai stato.
Ai ragazzi dispiaceva che Mary se ne sarebbe andata di nuovo,avevano tutti fatto amicizia con lei e potevano dichiarare fieramente che era una delle donne più adorabili che conoscessero.
Aveva fatto conoscenza perfino con Joyce e Hopper e ogni tanto passava il pomeriggio da loro.
Il marito della donna invece sborbottava sempre su dove fossero la moglie e il figlio che si facevano vivi solo per pranzo,cena e per dormire.
Furioso dell'atteggiamento dei due decise di farli tornare immediatamente a casa "Cos'è tutta questa vita sociale eh Mary? E tu Steve? Non ti vergogni per nulla a lasciare tua madre così e tuo padre da solo!" Gli urlò contro,lui non aveva mai fatto niente per il figlio se non lasciargli banconote e banconote sul tavolo rovinato della cucina prima di partire per mesi e mesi,nemmeno una telefonata,un biglietto niente di niente.Lo lasciava vuoto dentro e con la speranza che un giorno sarebbe stato fiero di lui.
"Finiscila Tom,stiamo sempre fuori per mesi nessuno di noi due ha un amico o qualcuno con cui parlare,un po' di socialità non farebbe male nemmeno a te sai?" Disse guardandolo con una goccia di disprezzo. "Non mi avete guardato in faccia una volta da quando sono arrivato qui! Neanche per mandarmi a quel paese!" Ma non c'era da biasimarli alla fine.
I suoi genitori continuarono a discutere e Steve non si era mai sentito così in colpa.
Si sentiva inutile a vedere la madre che beccava le peggio parole dall'uomo.
E indifeso,corse di sopra piangendo mentre faceva il numero di Eddie.
"Pronto?" Rispose una voce che sembrava lontano un miglio"Eds.." chiamò poi Steve tra un singhiozzo e l'altro "H? Che hai? Cosa è successo? Devo venirti a prendere?" Era preoccupato,conoscendo la situazione e l'aria che si respirava a casa sua.
"I miei..stanno litigando Ed e per colpa mia." Si incolpò "Eii Stevie non è colpa tua ok? Sono sicuro che non lo è, stai tranquillo sarà una litigata stupida come sempre,come quella che abbiamo avuto noi all'inizio. Quando ci si ama si litiga anche per la minima cosa. " e Steve annuì a un Eddie Munson che senza volerlo aveva ammesso di amarlo "Hai ragione..e poi non sento nemmeno più i strilli! hai sempre ragione ed!" Disse asciugandosi quegli occhi stanchi che ormai avevano già smesso di lacrimare "Ok provo a scendere." Disse alzandosi "Poi fammi sapere mh?" E lui annuì anche se il riccio non poteva vederlo "oh e ti amo anche io Ed" disse ridendo quasi.
Era incredibile come una sola persona bastasse a cambiargli completamente il morale,era incredibile che quella persona era proprio Eddie Munson,il suo fidanzato.
"Ti amo tanto Steve-O ricordatelo sempre." Sorrideva dall'altra parte del telefono anche il metallaro,che non pensava minimamente che il loro primo ti amo l'avrebbero detto mentre si stavano chiamando,mentre nel piano di sotto i genitori del suo fidanzato si facevano la guerra.
Pensava sarebbe stato più romantico,che l'avrebbero detto l'uno sulla faccia dell'altro ma andava bene anche così,andava tutto bene quando stavano insieme.
Steve staccò poi la chiamata sentendosi chiamare dal piano di sotto,scese sorridendo e felice sapendo di aver detto ti amo.
Appena vide la faccia mortificata della madre che lo guardava con gli occhi pieni di lacrime e l'espressione furiosa del padre,quasi schifata con il telefono in mano realizzò che aveva ascoltato tutta la conversazione.
Due settimane a nascondersi buttati dalla più bella telefonata della sua vita.
"Steve Harrington chi cazzo era a quel fottuto telefono." Gli urlò contro prendendolo per un braccio "N-nessuno." Rispose
"Non mi sembrava una voce femminile vero?" Chiese,era ovvio non fosse una voce femminile che domande "Non lo era." Rispose con la voce tremante,tuttavia era sicuro di quello che diceva
"Gli hai detto ti amo o mi sto sbagliando io." Urló stringendo di più il braccio del figlio,quando non rispose gli diede uno schiaffo.
Mary lo stava pregando di smetterla "si può risolvere parlando.." urlò "Stai zitta e mettiti a sedere lontano da qui donna." Ordinò
"Steven chi cazzo era a quel maledetto telefono. Rispondi per la volontà divina." E lui tremava,tremava tanto e aveva paura che il padre potesse fare di peggio alla sua risposta "I-" esitò "il mio fidanzato." Sospirò piano "Chi era Steve?" Aveva sentito,era ovvio avesse sentito ma voleva umiliarlo ancora "Il mio fidanzato." Alzó la voce
"Oh ragazzo non hai idea del guaio che hai fatto."
Disse continuando a colpire il figlio senza nessuna pietà,come se fosse uno sconosciuto,come se non avesse contrubuito lui a farlo nascere,come se non fosse nessuno.
"Tom!" Urlò la madre "Finiscila ti prego." Sospirò tra una lacrima e l'altra "Sapevo saresti diventato Frocio,uno schifo di figlio,ecco cosa mi è capitato.
Guarda cosa hai fatto a tua madre Steven."
Steve non riusciva a muoversi,a proferire parola.
Mary stava in ginocchio,piegata in due dal dolore di una madre che non poteva fare niente di più che guardare.
Gli diede un ultimo calcio,facendogli uscire del sangue dal naso che si mischiò con le lacrime che leggere toccavano il pavimento sporcandolo.
L'ultimo gesto che fece prima di ordinargli di alzarsi "Ora ti accompagnerò a salutare i tuoi amici,poi scriverai una lettera a quello schifo che osi chiamare fidanzato e ce ne andremo,guarda come ti ha fatto diventare questa città. Per rimediare ti porteremo via con noi e ti sposerai con la donna più bella e ricca che riusciremo a trovare intesi?" Steve annuì,non che avesse scelta.
Poi Tom se ne andò dando spazio alla madre di avvicinarsi a Steve per stringerlo forte a se "Non te lo meriti Stevie,non te lo meriti." Singhiozzó "Mi dispiace così tanto tesoro,così tanto."

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Conteggio parole;1039

gli ultimi due uomini sulla terra Where stories live. Discover now