Nella mia testa si era creata una strana pace fatta di risate, tequila e canzoni erotiche.
Lio mi aveva portato al famoso Red Shape. Nell'ultimo anno era migliorato parecchio. Aveva aggiunto tavoli, dato un proprio stile al locale, scelto la musica giusta, creato drink alcolici a tema ed ogni settimana era pieno, pieno già alle nove e mezza di sera. Lucas doveva andarne fiero perché il posto andava a gonfie vele.
"Hey, amico", mi voltai e vidi Lio e Lucas salutarsi. Anche loro avevano legato molto. Era un'amicizia sorprendente, Lucas era tutto fuoco ed eccitazione, mentre Lio era un tipo molto semplice e tranquillo, eppure si trovavano alla perfezione.
"Ciao, Marcus", mi salutò con un cenno che ricambiai, poi sentii qualcuno aggredirmi alle spalle e una ciocca di capelli biondi mi cadde davanti al viso.
"Ciao, Courtney", la salutai e la abbracciai quando si mise davanti a me.
"Che sorpresa! Ci sei mancato".
"L'ho tirato fuori di casa io", si intromise Lio e mi fece un sorriso che non ricambiai.
"Questi abbracci sono troppo calorosi" sottolineò Lucas e Courtney alzò gli occhi al cielo, lasciandogli un bacio sulle labbra. Dovevo ancora realizzare che erano una coppia, e stavano insieme da mesi, ciò evidenziava quanto spesso uscissi con loro.
"Sono tutta tua", gli rispose lei prima di superarlo e andare a servire i clienti.
"Cosa vi porto?", ci chiese Lucas.
"Per me..."
"Qualcosa di forte, doppio", risposi al posto suo e se n'è andò raggiungendo Courtney al bancone.
Mi guardai attorno non troppo felice di essere lì, ma sapevo che l'alcol avrebbe aiutato. Avevo smesso di bere, ma era da tutto il giorno che il mio cuore implorava pietà.
Una sera, solo stasera.
"Come procedono gli allentamenti?", mi chiese Lio.
Sbuffai.
"Mi ammazzano, ma il coach è convinto che solo così riuscirò ad arrivare primo alla finale".
"Quand'è?".
"Tra due settimane", risposi e mi morsi un labbro nervoso. Oggi ogni cosa risultava fastidiosa, era per questo che avevo smesso di uscire con i ragazzi, volevo risparmiagli il mio broncio costante e malumore contagioso.
Lucas ci portò i drink e appena la tequila scese in gola la sentii bruciare a tal punto di dover chiedere gli occhi. Odiavo quel sapore, lo detestavo.
"È parecchio forte", commentò Lio e annuii prendendone un altro sorso.
Andai avanti così tutta sera, ordinai tre di quei bicchieri e furono sufficienti per farmi girare la testa e accennare un sorriso. Courtney continuava a guardarmi dal bancone con disapprovazione e la sua disapprovazione aumentò fino a farla infuriare.
Le luci iniziarono ad offuscarsi sempre di più, capii che lo spettacolo stava per iniziare quando un gruppo di ragazze, praticamente nude, si fece strada tra i tavoli. Attraversarono il locale e una di loro puntò lo sguardo dritto sul mio tavolo, o meglio su di me.
Le sorrisi, ma non ricambiò, mi fece l'occhiolino e i miei occhi si spostarono dai suoi alle sue labbra, al suo corpo, al suo culo sodo e alle sue gambe snelle che la stavano portando qui.
Continuai a guardala come una pantera affamata finché con lentezza e sensualità non si sedette su di me. Mi prese le mani e mi costrinse a stringerle i fianchi, lo feci e il mio corpo reagì quando iniziò a muoversi su di me in modo così sensuale da far girare la testa a qualunque uomo.

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COME FIOCCHI DI NEVE
Storie d'amoreSEQUEL Ricomincia. Accetta. Dimentica. Dimenticare, ecco cosa voleva Marcus. Poter riprendere in mano la sua vita dopo un dolore così letale. Da quando lei se n'è andata, Marcus ha tagliato fuori tutti, giorno e notte si allena con il surf per pot...