"Non lo so, Ryan", gli confessai mentre il pelo morbido e bianco di Yuki passava sotto la mia mano.
"Non siamo amici, né confidenti, né ci frequentiamo in quel senso".
Gli spiegai la situazione con Arthemsis, ma era più complessa del previsto.
Non sapevo davvero che cazzo fare, era chiaro che ci fossimo avvicinati molto, ma era come se stessi insieme ad una persona nuova. Quell'estate mi era sembrato di avere davanti una ragazza piena di energia. Arthemsis era stata un mare in tempesta e stare con lei aveva voluto dire avere la possibilità di annegare in ogni situazione in cui le cose non erano andate bene. Ma era stata così... felice e spensierata nonostante tutti i momenti di difficoltà.
Arrivato qui, mi era sembrata un fantasma, specialmente all'inizio, avevo letto solo apatia nei suoi occhi. Solo da qualche settimana avevo scoperto una luce nuova, una luce che non avevo mai visto prima, fatta di pace, tristezza e serenità.
La vedevo come un fiore leggero, una foglia libera, un fiocco di neve delicato e freddo.
"Vi siete mai frequentati in quel senso?", mi chiese Ryan.
"Be', non ufficialmente", gli risposi riflettendo su tutti i momenti passati insieme.
"Cosa ti fa pensare che adesso voglia ufficializzarlo?", mi domandò, ma proprio non seppi rispondere. Arthemsis voleva rimettere insieme i pezzi del mio cuore, eppure continuava a ripetere quanto fosse più facile odiarla. Ero così confuso, cazzo.
"Come va con quella tua amica?", le chiesi poi per deviare un po' il discorso. Yuki scivolò giù dal letto e uscì temporaneamente dalla mia stanza per poi tornare in un lampo e accomodarsi sul tappeto.
"È proprio questo di cui volevo parlarti", disse sicuro di sé, "Lei... lei è una persona che conosci".
Corrugai le sopracciglia e pensai a chi fosse così stupido da mettersi con lui, ma poi realizzai. Capii e la mia bocca si spalancò. Non poteva essere vero, non potevo essere stato io lo stupido.
"Vuoi scherzare?", gridai al cellulare.
"Come cazzo hai fatto a non notarlo?", mi domandò lui.
"Frequenti Honey Oxford e non mi hai detto niente?", gli chiesi tra l'infuriato e l'incredulo.
"È successo mentre eri ad Ottawa!", si giustificò.
"L'altra sera stavi..."
"Sì".
"Io ti ammazzo".
"No, Klein", mi chiamò Ryan, "È una cosa seria, quest'estate io e lei ci siamo avvicinati tantissimo", mi spiegò. Come avevo fatto ad essere così cieco da non accorgermi che alla mia migliore amica piaceva Ryan Wright?
"Come... come procede con lei?", gli chiesi senza saper cosa dire.
"Decisamente bene. Porca puttana, Klein, mi fa impazzire", mi disse entusiasta.
Sorrisi a sentire quelle parole, Ryan si meritava qualcuno che gli dedicasse tempo e attenzioni. Nessuno dei due era stato troppo fortunato durante l'infanzia, anche se suo padre gli voleva un bene dell'anima non sempre erano andati d'accordo.
"State insieme o no?", gli chiesi, giusto per capire se tra loro fosse solo sesso o se ci fosse anche la componente affettiva.
"Non ancora, ma mi piace il legame che ho con lei anche senza etichette".
Annuii e lo salutai accertandomi che mi avrebbe tenuto aggiornato sulla situazione.
"Lo sai che se le spezzi il cuore sei fottuto, vero?", gli chiesi. Honey era importante per me e non avrei sopportato un altro cuore infranto, specialmente non il suo.

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COME FIOCCHI DI NEVE
RomanceSEQUEL Ricomincia. Accetta. Dimentica. Dimenticare, ecco cosa voleva Marcus. Poter riprendere in mano la sua vita dopo un dolore così letale. Da quando lei se n'è andata, Marcus ha tagliato fuori tutti, giorno e notte si allena con il surf per pot...