22) Una decisione fugace

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Martina dalla maglietta scollata di un blu chiaro immersa nell'abbraccio dell'amica disperata ebbe la lucidità per sussurrargli nell'orecchio di lei : << forse è il caso di chiamare un'ambulanza per far si che venga vista da qualcuno più esperto di noi, perchè io non capisco come mai questo sangue non si arresti e come mai abbia così tanto dolore, non è un dolore normale da ciclo. Forse c'è qualcosa che non va li sotto.>>
Elena: << sono terrorizzata e se poi gli trovano qualcosa che non va, è mia sorella non voglio vederla nè star così male nè vedermela su un letto di ospedale. Che cosa terrificante non potrei immaginarlo è la mia piccola. >>
Martina: << posso immaginare, però bisogna che ora chiamiamo e tu lo sai che sarebbe la cosa giusta da fare ?! >> Elena a quelle parole annui con un cenno di approvazione.
Martina con la giusta lentezza e calma prese dalla propria borsetta il suo cellulare e piano piano si divincolò dall'abbraccio che Elena ricercava in quel momento.
La giovane amica si tirò su in piedi e con gli occhi lucidi si diresse senza nemmeno guardarsi allo specchio, verso l'uscita.
Si aprì la porta del bagno, il gruppo dei giovani ragazzi che stavano attendendo all'uscita del bagno potè notare il volto pallido e sconvolto di Martina.
Filippo rivolgendosi all'amica disse : << quindi cosa è diavolo successo lì dentro, perchè non ci lasciate entrare per darvi una mano? Spiegaci almeno come potremmo aiutarti ?>>
Martina prese un lungo respiro e parlò: << è iniziato con un forte dolore al basso ventre da parte di Giada e la sorella la portata in bagno e quando vide che era dovuto al ciclo non era così spaventata però il dolore si è fatto ancora più intenso e il sangue non smette di uscire dalla vagina nonostante la coppa mestruale che le ha messo, ora è pallida con un forte dolore e penso che a breve potrà perdere i sensi sono qui che sto per chiamare il 118. È l'unica soluzione ! >>.
Filippo fu sbalordito dalla franchezza con la quale gli aveva raccontato dalla incredibile situazione.
Martina compose il numero d'emergenza sul display del telefonino. Attese qualche minuto ed ecco che iniziò la conversazione con il sanitario.
Operatore 21: << pronto parla l'operatore 21 della centrale operativa 118 come posso esserti utile>>
Martina: << salve, mi trovo alla caffetteria "da Zoe" una mia amica ha avuto un forte dolore al basso ventre con perdita di sangue dalla vagina in periodo mestruale ma non si sta arrestando ed è molto pallida penso che stia per svenire, non sappiamo cosa fare !.>>
Operatore 21 :<< ascolti la ragazza che ha l'emorragia in atto quanti anni ha? Inoltre cercate di tamponare più che potete nonostante la zona intima. Intanto vi mando i soccorsi. >>
Martina: << ha 15 anni ma c'è sua sorella che è maggiorenne con noi, ok procedo con il tamponamento. >>
Operatore 21: << chiedo la cortesia solo di far in modo che qualcuno stia sulla strada per far cenno all'ambulanza che fra 10 minuti massimo è li da voi. >>
Martina: << perfetto la ringrazio moltissimo.>>
La giovane amica guardò verso i compagni e gli fece cenno di andare sulla strada incontro all'ambulanza mentre lei tentava di tornare dentro in bagno ad arrestare l'emorragia.
I giovani appena Martina comunicò questo suo comando ecco che l'intero gruppo corse verso la strada per andare in contro all'ambulanza.
Martina con calma prese fiato ed entrò in bagno.
Martina: << Elena sono qui, ho avvisato il 118 e stanno arrivando a breve sono qui. >>
Elena gridò verso Giada incosciente :<< amore rispondimiiiii ti prego >>
Capì immediatamente Martina che Giada era svenuta corse in lacrime e vide Giada pallida, priva di vita stesa in un lago di sangue.
Ed ecco che spostò con forza sua sorella maggiore e con quelle poche salviette umidificate rimaste nella scatola allargò le gambe di Giada e le dilatò le grandi labbra più che poteva ed introdusse le salviette all'interno dell'apparato genitale come le aveva suggerito l'operatore del 118.
Elena non stava capendo più cosa stesse accadendo e lascio che tutto fece il suo corso perchè la sua mente era completamente fuori di sé.
Passarono 15 minuti dalla chiamata che si sentirono in lontananza le sirene dell'ambulanza.
Il gruppo dei giovani ragazzi si iniziarono a sbracciare con le mani rivolte il cielo e gridando forte facendo in modo che l'ambulanza capisse la gravità della situazione.
La macchina del 118 si arrestò disbiego nel parcheggio del supermercato con il motore in moto scesero due operatori sanitari; la prima era l'autista del mezzo ed era una donna di 45 anni con capelli biondi ed occhi azzurri dal viso molto delicato, mentre il secondo era un infermiere che mostrava l'età all'incirca di 25 anni, aveva degli occhi verdi e capelli un po' lunghi che gli cadevano sulla fronte, il viso era abbastanza delineato e squadrato.
Scesero dal mezzo e si diressero verso Filippo e i suoi amici.
L'infermiere si presenterò al gruppo :<< buongiorno ragazzi, sono l'infermiere Gianluca e lei è Ludovica la mia splendida collega, mi sapete indicare dove devo andare? Chi è che sta male? >>.
Filippo rispose come portavoce del gruppo:<< guardi sta male la sorella di una nostra amica, abbiamo capito che ha una specie di emorragia da ciclo mestruale! Ma non ne capisco molto perciò seguitemi che vi porto da lei ! >>.
E così così con lo zaino del soccorso si incamminarono verso il bagno !
Dopo pochi minuti il giovane professionista aprì la porta del bagno delle donne e vide da un lato Martina che premeva con dei fazzoletti la zona dove stava avvenendo l'emorragia e dall'altro lato la sofferenza e disperazione di Elena che lacrimava perché sua sorella non era più cosciente.
Gianluca non tardò ad entrare e si lanciò sulla situazione mentre la collega sua chiuse la porta del bagno e chiese di tenerla chiusa e in quanto era inagibile per via della situazione sanitaria.
Ludovica iniziò ad aprire lo zaino con dentro tutto il materiale per arrestare l'emergenza e aiutò Gianluca a reperire una vena per infondere dei liquidi in quanto la pressione era molto bassa causa della perdita massiva di sangue dalla vagina.
Con delicatezza l'infermiere posò una mano sulla spalla di Martina e le sussurrò con voce delicata: << ora da qui ci pensiamo noi, hai fatto un ottimo lavoro e ora me ne prenderò cura io ! Grazie di cuore per come hai saputo reagire le hai salvato la vita .>> a quelle parole Martina non seppe altro che spostarsi dal corpo inerme della sua amica e scoppio in un pianto collettivo avvicinandosi alla sorella affranta e spaventata.
Gianluca con velocità e fredda decisione prese la vena e iniziò a infondere liquidi, così da ripristinare un pò la sua volemia, successivamente si dedicò alla perdita di sangue e inietto con una siringa senza ago un farmaco antiemorragico all'interno della cavità vaginale. Successivamente guardò negli occhi Ludovica che intuì che era il momento di caricarla e portarla nel primo ospedale possibile di corsa in pronto soccorso ginecologico.
Passarono circa 40 minuti e caricarono sia la sorella minore che la sorella maggiore e si recarono in pronto soccorso ginecologico in sirena.
La freddezza e la compostezza che presentavano i due sanitari era davvero da ammirare, ci si sentiva protetti con loro e la loro tenerezza negli occhi stava via via placando la disperazione di Elena.
Le mani di Giada apparivano fredde mentre Elena le poteva solamente tenere qualche dita in quanto insieme a lei l'infermiere stava cercando di lavorare per tenerla più stabile possibile.
Un momento assurdo, inspiegabile che non riusciva a credere a ciò che stava capitando.
Non voleva altro che finisse il prima possibile.

NATURISMO IN FAMIGLIAWhere stories live. Discover now