Parte Seconda-Capitolo 2

772 64 30
                                    

Giada si sistema i capelli davanti allo specchio, sollevandoli per legarli in una coda, per poi ripensarci e lasciarli cadere di nuovo sulle spalle.

"Sciolti ti stanno meglio con questo vestito blu, risaltano i tuoi occhi."

"Davvero non vuoi venire anche tu? Andiamo in quel nuovo locale in centro, si mangia bene e c'è buona musica."

"E fare il terzo incomodo? No grazie, ho del lavoro da finire e poi più tardi viene Luca, dorme da me stanotte."

L'amica si volta verso di lei per guardarla. Nonostante siano passati anni e siano cresciute, Giulia rimane la spalla a cui appoggiarsi e da quando anche lei si è trasferita a Roma, vivono praticamente in simbiosi.

"Sono un po' agitata, è la prima uscita, dici che le piacerò?"

"Anna ti troverà fantastica, mi raccomando fai la brava, la prima sera al massimo il bacio della buonanotte."

Scuote la testa sorridendo, come le piace fare la mammina saggia.
Non è stato facile per lei tenere nascosto ai suoi genitori il suo orientamento sessuale, il rapporto con loro è stato un po' difficoltoso da quando era tornata a vivere sotto lo stesso tetto. Ora che si è trasferita a Roma, per frequentare l'università, si sente più libera di essere se stessa.

"Piuttosto, hai visto chi viene a Roma tra una settimana?"

Giulia alza la testa dal Pc, incuriosita.

"Chi?"

"Giovanni Damianti."

Sentire pronunciare il suo nome le procura ancora un mare di sensazioni contrastanti, anche dopo tutti quegli anni. L'aveva in un certo senso perdonato, alla fine si era rassegnata al fatto che fosse giusto così, che entrambi dovevano trovare la propria strada. Ma c'era ancora una piccola parte, quella ragazzina che ancora abitava in lei, che non si dava pace. E sentire pronunciare il suo nome, era come una ferita che tornava a sanguinare e occupava i suoi pensieri, rendendola fragile.

"Come lo sai?"

"Ho visto la locandina, viene per un concerto. Scommetto che ci andrai."

"Non ci penso proprio, non credo neanche mi riconoscerebbe."

Giada la guarda, per niente convinta dalle sue parole.

"Non mentire, credo che ti precipiterai in quel teatro e lui sarà felicissimo di vederti. Non so molto di queste cose, ma non mi scordo il modo in cui vi guardavate, non credo di aver più visto in altri occhi tanta intensità."

"Smettila, ricordo a malapena il suo volto."

Sa di mentire e sa che Giada non le crede, ma non riesce ad accettare che lui non l'abbia più cercata, neanche per la curiosità di sapere che strada avesse preso. Dieci anni senza sentire la sua voce, senza guardare nei suoi occhi, lontano dalla sua protezione.
La sua piccola Giulia
Così l'aveva definita in quell'ultimo messaggio e per tanto tempo quelle parole l'avevano tormentata, fino a che non aveva cancellato quel messaggio, non sopportava più di avere quelle frasi sotto agli occhi. Tutto inutile, si erano ormai impresse nella sua testa, come una poesia mandata a memoria.

"Adesso muoviti e vai al tuo appuntamento, altrimenti rischi di arrivare tardi."

Giada si avvicina per darle un bacio sulla guancia, prima di afferrare la giacca ed uscire da casa sua. Le sue parole continuano a girarle in testa, Giovanni a Roma per un concerto, come fa a non soddisfare la sua curiosità e digitare il suo nome sul pc? L'evento le compare subito e così anche la possibilità di acquistare una poltrona in prima fila. Prima di poter cambiare idea clicca sul bottone con il mouse ed il biglietto elettronico finisce direttamente nei download del suo computer. È fatta, non può più cambiare idea. Le mani le tremano come se avesse di nuovo quattordici anni e fosse ancora quella ragazzina ingenua e pronta all'amore, che si era affidata a lui con quella cieca fiducia, donandogli il suo cuore per intero. Non era più accaduto, non con quell'intensità, che ancora dopo anni le procurava brividi in tutto il corpo e quella leggera confusione in testa.
Il suono del campanello la strappa a quei ricordi.
Si trova davanti Luca, un sorriso appena accennato ed una bottiglia di vino in una mano.

TWINSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora