Parte Quinta-Capitolo 6

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"Ti aspettavo Joele."
Aprendo la porta si era trovata di fronte suo padre e non ne era rimasta sorpresa. Sapeva che prima o poi sarebbe arrivato, anche se non si aspettava così rapidamente. Sperava che Giovanni e Mattia fossero già giunti a destinazione e al sicuro, perché non aveva nessuna intenzione di rivelare dove fossero.

"Vuoi del caffè? Ne è rimasto un po' da scaldare." Joele accetta e lei cerca di mostrarsi il più calma possibile mentre accende la fiamma e attende che prenda calore, prima di versarlo nella tazzina. Siede davanti a lui, guardandolo apparentemente tranquilla, non sapendo quanto sappia ormai, e attende.

"Ho delle importanti novità, ma credo tu già le sappia."

"Non so di cosa tu stia parlando." finge sorpresa, annullando dal suo volto qualsiasi espressione e le riesce molto bene, quasi fosse un talento naturale.

" Giulia, non giocare con me, so leggere benissimo dietro a uno sguardo e ancor di più dietro alle parole. Scopriamo le carte."

Lei scuote le spalle, indifferente e prende a giocare con una ciocca di capelli, continuando a fissarlo. Avrebbe potuto diventare la migliore, senza dubbio, ancor più di lui e questo per quanto ora lo irriti non può che riempirlo di orgoglio. Le cose non sono andate come previsto e ora si trovano a guardarsi come due nemici.

"Dov'è Mattia? Sono venuto per portarlo al sicuro."

"Non è qui, ma è già al sicuro più di quanto potrebbe mai esserlo
con voi."

Joele scatta in piedi, sbattendo la mano sul tavolo e l'unica reazione che riesce a scatenare in Giulia e un impercettibile fremito di ciglia. Accidenti a lei, non capisce quanto sia pericoloso il gioco che stanno portando avanti, per quanto il reale pericolo ora sia stato cancellato per sempre.

"So che il cadavere in quell'obitorio non è quello di Giovanni, quello che non capisco è perché sia fuggito, potevamo affrontare insieme tutto quanto, vi avrei protetto, come ho sempre cercato di fare, perché non vi siete fidati di me?"
Ricade a sedere, è stanco di tutta quella storia, è stanco di provare paura e sente di aver fallito, perché non è riuscito a proteggerli come avrebbe dovuto. Giulia attende che rialzi lo sguardo, per fissarlo bene in viso.

"Non ho mai voluto mentire e non lo farò ora. Anche io sono stata ingannata e ora che so le motivazioni l'unica mia preoccupazione è proteggere Mattia. Mi spiace per tutto quanto, di averti deluso, ma non avevo altra scelta. Non ne ho neanche stavolta. Ora la decisione è tua, puoi denunciarci e costringerci a vivere come dei fuggitivi, oppure lasciare le come come stanno e lasciarci andare."

Non c'è rabbia nel suo sguardo, solo una convinzione che lo fa tremare. Sa che non arretrera' neanche di un passo, il suo destino sono quelle due persone che l'attendono chissà dove e sa di averla persa, forse per sempre. Dovrebbe arrestarla e farle confessare ma sa che non lo  farà, non ne ha la forza. Quella ragazza ha sconvolto la sua vita ed è consapevole che farebbe di tutto per proteggerla e perché non le accada più nulla, a costo di perderla.

"Perché non sei fuggita con loro?"

Stavolta i suoi occhi gli fanno male e deve stringere i denti, perché la sensazione di vuoto che lo coglie è così forte da smarrirlo.

"Avevo bisogno di chiudere con il passato e tu ne sei una parte fondamentale. Ti ho odiato a lungo, mentre ti amavo alla follia. Ora la scelta e tua, sappi solo che ho smesso di disperarmi per te. Potremmo costruire qualcosa, con il tempo, ma non dipende da me ora. La decisione è tua."

È stata così furba da afferrare il coltello per il manico e ora è lei a condurre quella sfida. È più abile di lui, senza dubbio, ora che è fragile, perché i sentimenti ti rendono debole e ora ne è consapevole. Stranamente si sente libero, come non mai. Libero di essere fragile, libero di amare così tanto sua figlia da andare anche contro ogni suo principio per proteggerla, libero di confessare alla persona che ama, e ora ne è certo, i suoi sentimenti. Deve lasciarla andare se non vuole perderla, anche se gli costa fatica. Si alza da quel tavolo sentendosi improvvisamente invecchiato di colpo. Fissa Giulia per un'ultima volta, è così bella e così diversa da sua madre e l'ammira ancora di più, per non essersi lasciata  corrompere dalla sofferenza.
Si avvicina a lei, solleva una mano appoggiandola sulla sua guancia e appoggia le labbra sulla fronte, in un leggero bacio di commiato. I loro occhi si incrociano e si parlano, ma non è sicuro che il linguaggio che ha usato sia stato compreso. Vorrebbe dirle tante cose ma i pensieri si affollano nella sua mente da non riuscire a codificarli.

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