❝ Capitolo quattordici ❞

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In un'impeto di coraggio mi alzo dal letto, rincorrendo il ballerino.

"Che intendi dire, Gianmarco"

Lo tiro per un braccio, facendolo voltare verso di me.

"Nulla, piccola Nene. Se non lo capisci da sola non posso aiutarti di certo io"

I nostri sguardi sono persi l'uno negli occhi dell'altro e i nostri volti sono più vicini di quando avessi calcolato.

"Si che puoi aiutarmi, sembri sapere più cose tu su di me che io su me stessa"

Il suo respiro si infrange sulla mia pelle, mentre lui sceglie al meglio le parole che userà. Lo vedo umettarsi le labbra e in un attimo il mio sguardo inizia ad alternarsi dalle sue pozze nocciola e la sua bocca rosea.

"I miei occhi sono su, lo sai?"

Sussurra con un pizzico di malizia. Probabilmente è l'adrenalina mischiata al coraggio che mi permette di non arrossire, eppure so che se ci ripenserò mi sentirò una completa idiota.

"Ah si?"

Non potevo dire qualcosa di più stupido, ma sembra la cosa più giusta al momento.

" Mh si "

Adesso è lui che è deconcentrato. I suoi occhi non sono più fissi nei miei e la cosa non fa altro che piacermi. Non so che sta succedendo, ma per un attimo mi sento terribilmente bene.

Lo vedo avvicinarsi mentre il mio cuore prende a battere più velocemente.

Le sue mani cingono possessivamente i miei fianchi, portando ad avvicinarmi sempre di più al suo petto. Le mie braccia vanno dietro al suo collo ed in un attimo le nostre labbra si sfiorano.

Tira il mio labbro inferiore tra i suoi denti facendo scappare un piccolo gemito.

"Buonanotte piccola Nene"

Con un ultimo bacio a stampo mi lascia andare e faccio davvero fatica a non saltellare per tutta la strada che divide camera dei ragazzi e la mia.

Ora sì che mi sento leggera.

➸ Daydream || GianmarcoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora