Capitolo ventotto

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"Io che ne so che devo fare, se me lo dicono magari io capisco e li faccio. Sto imparando"

Le braccia di Samu mi cingono la vita con fare protettivo, mentre lo sento lamentarsi riguardo il provvedimento.

"Lo so tesoro"

Per cercare di calmare il suo nervosismo gli accarezzo dolcemente i capelli, ma sento che c'è qualcosa che non va.

Dopo la chiacchierata con Gianmarco siamo tornati a casa e tra una cosa e l'altra l'ho perso di vista. Abbiamo mangiato in religioso, se così si può definire, silenzio che a mio parere appariva più come la quiete prima della tempesta.

E non mi sbagliavo, infatti sono stati chiamati Aaron, Piccolo G e Tommy Dali con tanto di valige. L'ansia mi attanaglia lo stomaco, non voglio vederli andare via. Non penso che sia questo che si meritano.

Ritornando alla mia strana sensazione, mi basta alzare di poco lo sguardo per capire di cosa si tratta. Gianmarco, intento a parlottare con Ramon, mi manda sguardi di fuoco.

Mi deconcentro dalle parole di Samu, troppo presa a guardarlo male a mia volta. Abbiamo fatto passi avanti, ma seppur io sia disposta a perdonarlo in un futuro vicino, ciò non vuol dire che io possa realmente scordare ciò che è accaduto.

Da precisare poi, che Samu rimane pur sempre una grande incognita.

"Su, non passeremo tutta la serata a deprimerci. Voglio positività, la positività attira altra positività e questo ci farà stare meglio"

Samu sembra essere d'accordo con me, ma sono convinta che questo non basterà per eliminare completamente l'ansia dal suo corpo.

In poco tempo ci troviamo in giardino a fumare, perché dobbiamo distrarci, ma non prima di aver fatto pausa sigaretta.

Insieme a noi abbiamo Ludovica e Federica. È da un po' che ho notato degli sguardi particolari da parte di Ludovica dedicati a Samu e non so realmente come ciò mi fa sentire.

Non voglio che lo guardi in quel modo, ma allo stesso tempo vorrei che lo facesse.

Mi verrebbe da tirarla per i capelli, ma voglio che sia felice.

È un'indecisione continua che non so come mi porta a pensare che questi dubbi con Gianmarco non ci sono.

Certo, ho accettato le scuse di Megan ma questo non vuol dire che ora sia tutto apposto.

Sono convinta che il 100% di me vorrebbe che il karma bilanciasse i conti e sfortunatamente non mi sento nemmeno realmente in colpa a pensare ciò.

Parlando del diavolo, Megan seguita da Gianmarco fanno il loro ingresso in giardino portando uno scontento sul mio viso.

Vederli insieme mi provoca un magone allo stomaco che odio non poter controllare.

Ció che però mi spaventa realmente della situazione è la scintilla di malizia presente nello sguardo del ballerino della Celentano.

Si accomodano sul divanetto di fianco a quello su cui siamo accoccolati io e Samu e, da gentiluomo da quale non sapevo che fosse, Gianmarco permette a Megan di poggiare le sue lunghe e snelle gambe sulle proprie.

Non vuole realmente farlo, ma come già ho potuto constatare in passato, Gianmarco ama giocare.

"Stai tremando dal freddo scema"

Nota Samu, passandomi senza esitazione la sua felpa. L'accetto volentieri notando che lui ha a portata di mano la sua giacca.

Per ringraziarlo gli poso un dolce bacio sulla guancia, peccato che lui non intuendo il mio gesto muove la testa facendo quasi combaciare le nostre labbra.

Non c'è malizia da parte di nessuno dei due, eppure restiamo imbambolati a fissarci per qualche istante.

"Ci siamo persi qualcosa?"

Domanda curiosa Federica, portandomi a scuotere la testa in senso negativo.

Sta per domandare altro, ma il rumore di qualcosa che viene appoggiata con eccessiva forza sul tavolino la distrae.

Gianmarco ha appoggiato, se così si può dire, la sua iqos che violenza, preso probabilmente da un moto di rabbia.

La noto la gelosia impossessarsi di lui, ma non posso farci nulla. Mi sento così meschina a dirlo, ma magari così capisce ciò che ho provato io per svariato tempo.

Non voglio e sicuramente non approfitterò di Samu sfruttandolo per far ingelosire appositamente Gianmarco, tengo troppo al ballerino di Manuel Lo per farlo, ma nulla toglie che quando qualcosa scappa non si può di certo fermare.

➸ Daydream || GianmarcoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora