Capitolo ventisette

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Okay, potete pure ammazzarmi per essere scomparsa. La scuola mi ha proprio occupato tutto il tempo, quindi mi dispiace tanto. Per non trovare difficoltà nella scrittura, faremo un piccolo skip ai daytime dei problemi disciplinali.
- Buona lettura

"Gianmarco esci dallo studio"

Stringo il banco con pura ansia. Sto odiando la maestra in una maniera esagerata. La capisco, pretende disciplina anche nella vita privata dei propri alunni, ma mi sembra assai esagerato il suo comportamento nei confronti nel ballerino.

La registrazione termina, tra pianti e momenti di rimproveri ed io sento la necessità di andare a consolare Gianmarco. Non siamo in ottimi rapporti, non riesco a rifidarti di lui dato che dalla nostra discussione ho sentito solo parole e nessun fatto.

Eppure ho voglia di consolarlo.

"Gianma"

So che appena sarò in casetta ci sarà una vera e propria litigata, che porterà alla rottura definitiva di molti rapporti ormai già traballanti.

Mi dispiace per Mattia, perché in questi giorni ne abbiamo parlato e lui si è confidato sul suo disagio che prova con la maggior parte dei miei compagni.

E poi so per certo che il suo lo fa, anche se molti negano.

Come mi dispiace per Aaron e Tommy, anche se loro realmente sporcano e non riordinano mai, però hanno un talento innato e mi sembra uno spreco mandarli via.

"Piccola Vene"

Come in puntata Gianmarco appare rilassato e per nulla turbato da ciò che è successo, eppure noto i suoi occhi essere più spenti del normale.

È sorpreso di vedermi, fra tutti forse si aspetta chiunque tranne me. Magari Ramon, che gli ha dedicato perfino la coreografia.

O forse Megan...

Però sono convinta che ne sia felice.

"Nessun buonismo, giuro. Sono venuta solo a farti compagnia"

Mi fa spazio sulla panchina del bagno dei ragazzi.

Rimaniamo in silenzio per minuti che appaiono essere ore, eppure stiamo bene.

"Non me lo merito, cazzo se non me lo merito"

Sbotta lui ad un certo punto, come se non riuscisse a tenere più per se questo pensiero.

"Non ho mai fatto un porcile, faccio sempre il letto, pulisco tutto cazzo. Ma non la vado a raccogliere la merda degli altri, perché ci devo andare sotto io? Perché cazzo! Finirò fuori per questo, ti pare normale?"

Appoggia la testa sulla mia spalla, cercando del conforto che gli do attraverso dei teneri baci depositato sul suo capo.

"No che non lo è. Non lo è per nulla"

Non aspetta realmente la mia risposta, dandosela da solo. È più uno sfogo di coscienza che una conversazione.

"Gli altri avranno solo una cazziata tanto per e torneranno felici e contenti. L'hai visto Niveo? Ti giuro mi sta proprio sul cqzzo quando non si prende le sue responsabilità"

"Gianm- Oh ci sei anche tu, torniamo tutti in casetta su"

Annuiamo alzandoci in fretta, pronti a seguire Aaron verso la nostra casetta.

➸ Daydream || GianmarcoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora