l'umiltà è il miglior modo

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Riki avrebbe voluto aspettare fino al lunedì mattina per andare dalla signorina Choi, ma Sunoo riuscì a convincerlo che meno aspettavano meglio era, e così quella stessa sera la loro insegnante, in vestaglia e con una tazza in mano, andò ad aprire a nove ragazzi che affollavano il suo androne, tra i quali uno che ormai veniva dato per disperso.

-Riki- esordì la signorina Choi, sollevata. –Sono felice che tu sia tornato-. Fece per abbracciarlo, ma quando lo vide tendersi come una corda di violino si limitò ad una pacca sulla spalla. –Avanti, entrate. Volete del tè?-.

Erano tutti troppo nervosi all'idea di essere nella casa di un'insegnante per accettare qualcosa da mangiare, quindi si limitarono ad impilarsi ordinatamente sui due divani del salotto: non c'era evidentemente spazio per tutti, così Jungwon, Jay e Heeseung finirono a terra, mentre gli altri erano incastrati tra i cuscini come pezzi di Tetris.

-Allora- esordì la signorina Choi. –Cos'è successo, Riki? I tuoi amici mi hanno raccontato qualcosa, ma mi farebbe piacere sentirlo da te-.

L'espressione corrucciata di Riki rivelava che non credeva proprio che rivangare l'intera faccenda fosse necessario, ma lo fece comunque. –Lunedì io e Sunoo eravamo ad un appuntamento- spiegò, telegrafico. –Mio padre ci ha visto. Mi ha riportato a casa, ha iniziato a gridare che era tutta colpa dei miei amici che mi avevano messo in mente idee assurde, e quando gli ho risposto che non c'entravano assolutamente nulla mi ha tirato un pugno. Mi ha mandato in camera e mi ha chiuso dentro, così ho riempito lo zaino di scuola e sono andato via-.

Non aveva spiegato dove esattamente fosse andato, e nessuno si sentì di specificare.

La signorina Choi annuì, seria. –Innanzitutto, mi dispiace moltissimo per tutta la faccenda, Riki. Voglio che tu sappia che da oggi in poi potrai contare su di me, se mai avrai bisogno di una figura adulta a scuola di cui fidarti-.

Riki scrollò le spalle. –Mi perdoni, ma non sono qui per le sue scuse, che mio padre è un'idiota bigotto non l'ho scoperto certo ieri. Sono qui perché i ragazzi dicono che lei può aiutarmi ad uscire da questa situazione-.

Sunoo gli accarezzò la mano. L'insegnante si schiarì la gola, prima di proseguire. –Giusto. Allora, per prima cosa vorrei chiamare la polizia, per informarli che sei tornato autonomamente a casa e che possono smettere di cercarti. Dopodiché, convocherei tuo padre e tua madre, e se sei d'accordo procederei con loro ad una conversazione... Un po' meno ortodossa-.

Riki alzò un sopracciglio. –Cosa intende con meno ortodossa?-.

-Sta dicendo che tu dovresti dire ai tuoi che se da ora in poi non rigano dritto tu scapperai di nuovo e li denuncerai ai servizi sociali o qualcosa del genere. Sei minorenne, tecnicamente lo potresti fare-.

La signorina Choi scoccò a Mark un'occhiata impressionata. –Non era esattamente quello che avevo in mente, ma sì, qualcosa di simile. Non dovrei neanche proporlo, ma penso che la situazione lo richieda. Pensi che potrebbe funzionare?-.

-Non lo so- rispose Riki onestamente. –Forse menzionando i servizi sociali-.

-Ma si può provare, no?- incalzò Sunoo, ansioso. –Può tornare a casa e provare, e magari qualcuno di noi può tornare a casa con lui, per un giorno o due, per farlo sentire più al sicuro-.

-Si può provare- concordò la signorina Choi. –Io convocherò i tuoi genitori a scuola per lunedì mattina, e dirò loro che se sento anche solo un lamento da parte tua nei loro confronti sarò io ad alzare la cornetta con i servizi sociali. Se non vuoi tornare a casa prima di allora, c'è qualcuno dei tuoi amici che è disposto ad ospitarti?-.

-Può rimanere da me- rispose Sunoo, con un tono che non ammetteva repliche. Jake, a dire il vero, aveva l'aria di uno che avrebbe voluto controbattere, ma una gomitata di Sunghoon lo mise a tacere.

La signorina Choi annuì, soddisfatta. –Perfetto. Ci vediamo lunedì a scuola, allora. Io andrò a fare quella telefonata alla polizia, e voi tornate a casa. Non cacciatevi in nessun guaio nei prossimi due giorni, per favore, posso affrontare una sola fuga alla volta-.

strawberry jam - enhypen.Where stories live. Discover now