1| l'inizio

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inizio
/i·nì·zio/
Il primo istante o la fase iniziale di un fatto, di un'azione che si estende nel tempo


7/11/2022


L'alba sorse dolcemente su Barcellona, tingendo il cielo di sfumature pastello mentre i primi raggi del sole accarezzavano le strade deserte. La città si svegliava lentamente dal suo sonno notturno, con un'aria fresca e vibrante che prometteva una giornata piena di avventure.

Le strade silenziose e vuote del quartiere gotico erano un mondo a parte in questa calma mattutina, con i loro vicoli tortuosi che si intrecciavano come un labirinto antico. Tra le facciate di pietra scolpita e le balconate adornate di fiori, c'era un'atmosfera di mistero sospeso nell'aria, come se ogni angolo nascondesse un segreto da scoprire.

Nella piazza principale, la luce dorata del sole filtrava tra le foglie degli alberi, dipingendo giochi d'ombra sul selciato antico. Il suono dei passi echeggiava nel silenzio, mentre i primi commercianti aprirono i loro negozi con un'attesa palpabile, pronti ad accogliere i primi clienti della giornata.

Era un momento di tranquillità, di possibilità sospese nell'aria fresca del mattino. E in questo momento di quiete, il nostro protagonista avrebbe iniziato il suo viaggio, con il cuore pieno di speranza e gli occhi aperti alle meraviglie che solo una mattina a Barcellona poteva offrire.

In una delle affascinanti case di Barcellona, al primo piano di una villetta antica e ricca di storia, si trovava Vittoria. Era una mattina luminosa e fresca, e i primi raggi del sole si insinuavano attraverso la finestra della sua camera da letto, tingendo le pareti di una luce dorata.

Vittoria era una ragazza con un sorriso luminoso e gli occhi scuri che brillavano di curiosità. Il suo risveglio era un momento dolce e tranquillo, come se il mondo intorno a lei si fosse fermato per un istante, permettendole di immergersi nella quiete della mattina.

Con un sospiro leggero, Vittoria si stirò nel suo letto, sentendo il morbido calore delle coperte avvolgerla come un abbraccio familiare. I suoi lunghi capelli castani erano disordinati e sparsi sul cuscino, e un sorriso giocoso danzava sulle sue labbra mentre si svegliava dal sonno.

Con movimenti lenti e misurati, si sedette sul bordo del letto, sfregandosi gli occhi per scacciare via la stanchezza residua. Il suo pigiama, morbido e colorato, era una testimonianza della sua giovane età e della sua naturale spensieratezza.

Vittoria si avvicinò alla finestra e aprì le persiane di legno con cura, lasciando che una brezza fresca invadesse la stanza. Fu accolta dallo spettacolo incantevole di Barcellona che si stendeva di fronte a lei, con i suoi tetti di terracotta e le chiese secolari che si stagliavano contro il cielo azzurro.

Era una mattina come tante altre, eppure per Vittoria era speciale. Con il cuore pieno di speranza e l'animo intriso di curiosità, si preparò ad affrontare il giorno che l'attendeva, consapevole che ogni istante era un'opportunità per scoprire qualcosa di nuovo nel mondo affascinante di Barcellona.

Con un sospiro di contentezza, si avvicinò alla porta della sua stanza e la spalancò con delicatezza, rivelando il corridoio silenzioso che si estendeva oltre.

Alla fine del corridoio, vide la porta chiusa della camera di sua madre. Con passi leggeri, si diresse verso di essa, il cuore colmo di affetto per la donna che era stata la sua roccia in ogni momento. Con un tocco gentile, girò la maniglia e fece scivolare la porta aperta.

La stanza di sua madre era avvolta in un'atmosfera di calma serena. I raggi del sole filtravano attraverso le tende bianche, proiettando un pattern delicato sul pavimento di legno. Il profumo familiare di caffè appena preparato danzava nell'aria, mescolandosi con il dolce aroma di fiori freschi che adornavano il comò accanto al letto.

para siempre ; pablo gavi Where stories live. Discover now