7| sentimenti

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sentimento
/sen·ti·mén·to/
Momento della vita interiore, pertinente al mondo degli affetti e delle emozioni.

ᴠɪᴛᴛᴏʀɪᴀ ɢᴏɴᴢᴀʟᴇᴢ

19/12/2022

Qual giorno si stava avvicinando un temporale che caso vuole, le prime gocce scesero mentre io ero al parco con il mio taccuino pronta a scrivere qualche frase.

Mi è sempre piaciuto scrivere, trovo la scrittura una modo dove ognuno può esprimersi come meglio crede, un posto dove puoi liberarti dai brutti pensieri, dove puoi sfogarti.

Quando le prime gocce iniziarono a bagnare la pagina del mio taccuino lo chiusi, lo sistemai dentro la mia borsa e mi alzai dalla panchina.
presi i miei auricolari e feci partire la mia playlist, la prima canzone fu "sure thing" che stranamente mi fece sorridere.

Piano piano la pioggia aumentava e si sentirono i primi tuoni, decisi di passare da casa di mio fratello per chiedere un ombrello visto che non ne avevo portato uno con me.

Mentre mi incamminavo verso la struttura partì la prossima canzone "the night we met" che mi fece pensare a molte cose.
Sorrisi, e anche tanto, perché la sensazione che provavo ascoltando quella canzone e pensando ad una persona specifica mi piaceva.

Appena arrivai ai dormitori andai dal custode che si trovava fuori e gli mostrai la mia carta d'identità.
Mi fece proseguire ed andai verso la porta d'ingresso per citofonare, ma non mi arrivò nessuna risposta.

lo chiamai al telefono e subito mi rispose:
- Hey sorellina! Dimmi - un grande rumore sovrastava la sua voce.
Si poteva ben capire dalla confusione che c'era nella stanza che probabilmente si trovava fuori.

- Ciao Pedro! Sei a casa? - Domandai sbuffando aspettandomi gia un "no" come risposta.

- Da come potresti intuire dal rumore no, sono al centro commerciale, sto facendo delle commissioni. - Rispose lui facendo scappare una risatina dalle labbra.

- Oh. Per caso qualcuno ha le chiavi di casa tua?? Avrei proprio bisogno di prendere un ombrello. - Affermai rassegnata dal fatto che probabilmente sarei tornata a casa fradicia.

- Prova a chiedere a Pablo, lui dovrebbe averle. Sennò chiedi al signor Lopez, il custode. - Lo ringraziai e poco dopo chiusi la chiamata trionfante.

Citofonai al ragazzo, dopo qualche squillo rispose riferendomi che era appena uscito dalla doccia, io non mi feci problemi e con lenti passi mi diressi verso il suo appartamento.

Un brivido mi percorse la schiena all'idea che Pablo fosse appena uscito dalla doccia.
Provavo qualcosa per lui? Probabilmente sì.

L'unica a conoscenza dei miei sentimenti per lui è sua sorella, una delle persone che conosce il Sivigliano meglio di chiunque altro.

Quando confessai alla ragazza i miei sentimenti per suo fratello lei non rimase sorpresa, mi disse che se l'aspettava dai comportamenti che risultavano fraintendibili da parte di entrambi.

Così la visuale che mi si presentò davanti appena varcai la soglia della porta di pablo era lui con una maglia termica, pantaloni della tuta e i capelli ancora umidi da cui ogni tanto scendeva qualche goccia d'acqua dalle ciocche.
Un panno bianco era posato sulla sua spalla e il sorriso non mancava mai sul suo volto.

Parlammo del più e del meno nonostante fossi venuta qua solo per prendere un ombrello, si fece tardi e mi propose di accompagnarmi a casa.

para siempre ; pablo gavi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora