3| cambiamento

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cambiamento
/cam·bia·mén·to/
Sostituzione o avvicendamento che riguarda in tutto o in parte la sostanza o l'aspetto di qualcosa o di qualcuno.

ᴠɪᴛᴛᴏʀɪᴀ ɢᴏɴᴢᴀʟᴇᴢ

Non avrei mai immaginato che sarebbe mai potuta accadere una cosa del genere, in poche ore mi ritrovai migliaia di nuovi follower e i dm pieni.

Eppure io e Pablo avevamo messo una semplice storia dove mostriamo il nostro legame di amicizia, perché tutto questo scandalo?

Io e Gavi decidemmo di mettere il silenzioso e goderci la serata, dopo il secondo drink la testa iniziò a girare, mentre a Pablo non ci feci caso, stavo già male di mio.

Vide che i miei movimenti iniziavano essere sospetti così mi portò in un salotto isolato con delle poltroncine, mi fece sedere e mi disse di massaggiarmi le tempie, nel frattempo prese un panno per asciugare il sudore.
Da quel momento in poi ricordavo poco o niente.

. . .

26/11/2022
ore 4:09

Di colpo mi svegliai da un incubo, avevo il fiatone e mi aggrappai al cuscino alla mia destra.
Sentii un mugolio e lì mi accorsi che qualcun altro era nella mia stanza.

Spostai il cuscino e riuscii a vedere la figura di quello che sembrava un ragazzo, la vera domanda è.. cosa ci fa un ragazzo nella mia stanza? di colpo mi spaventai e di conseguenza lui si svegliò.

- Che succede? - Gavi, Pablo Gavi, si era proprio lui.

- Cosa ci fai nel mio letto? -  Domandai io al sivigliano che sembrava molto assonnato.

- Vittoria sei in camera mia, non ti ricordi cosa è successo ieri? - Un ghigno uscì dalla sua bocca dopo il ricordo della serata di ieri, ma io non capivo.. è successo forse qualcosa che non so?

- Rinfrescami la memoria. - Risposi con tono freddo.

- Ieri ti sei ubriacata, stavi male e così per non rovinare il divertimento a tuo fratello decisi di riportarti a casa, solo che non avevi la minima intenzione di darmi il tuo indirizzo ed ero abbastanza stanco per iniziare a urlare o a fregarti il telefono dalla mano per chiamare tua madre. ti portai nel dormitorio, così siamo arrivati qua, ti ho dato delle medicine e ti sei addormentata. - Concluse lui.

- Abbastanza bizzarra come storia eh - Replicai dopo il suo racconto e sbadigliai.

Nel frattempo pablo si avvicinava sempre di più verso di me anche se con il buio non lo notai subito.

- Che ore sono? - Di colpo domandai per rompere questo silenzio che si era creato nella stanza.

- È ancora presto - Rispose lui per poi avvicinarsi di nuovo a me.

- Ti ho chiesto le ore. - Esclamai decisa.

- Sei proprio una rompipalle! per natale ti regalo un orologio! - Mi rispose scocciato perché notò che in ogni modo cercavo di interromperlo mentre si avvicinava a me.

- Le quattro e tredici. - Dopo che mi disse l'orario non replicai, misi la mano sotto il cuscino dove incontrai la sua, la strinsi e piano piano mi addormentai.

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para siempre ; pablo gavi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora