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"E se ci casco di nuovo, poi casco di nuovo."

⸻ 𝐵 ⸻

BILLY POV

Ho letteralmente mandato a fanculo la mia unica possibilità.

Merda, io neanche sapevo che quella donna avesse una figlia. Porca puttana, se solo l'avessi saputo...

E, cazzo, è la prima volta che sto male perché non riesco a portarmi a letto una ragazza.

***

ARIA POV

Nessuno parla mai di come sia difficile cercare di essere il figlio e, allo stesso tempo, il genitore dei tuoi genitori. Forse perché non è una sensazione troppo comune, o forse perché è più facile fingere che non accada mai, piuttosto che ammettere quanto alcune persone siano fottutamente incapaci di crescere figli che non meritano.

Io non mi reputo né una brava persona, né una brava figlia.

Non l'ho mai pensato, e credo che sia dipeso dal modo in cui i miei genitori mi hanno insegnato che essere un "bravo figlio" sia quello di aiutarli a farsi più di quanto possono.

Di solito i ragazzi, in particolare gli adolescenti, tendono a prendere i loro genitori come punto di riferimento. Perché quei genitori possono non essere dei genitori perfetti, ma fanno il possibile per provare a diventarlo.

I miei no.

I miei genitori non ci hanno neanche mai pensato, figuriamoci provarci. Per loro, che ci hanno insegnato qual è il modo più veloce perché la droga entri in circolo, ma non a leggere e scrivere, loro sono dei bravi genitori. Perché i loro genitori si comportavano con loro come loro si sono sempre comportati con me e Vance.

E, in tutta onestà, non so se posso dar loro una vera e propria colpa. Forse erano solo troppo deboli per ribellarsi a quel destino, o forse qualcosa dentro di loro sapeva che quella sarebbe stata la loro strada, che sarebbero finiti così, e non hanno potuto far niente se non soccombere.

Ma io no. Io farò di tutto per dare ai miei figli, se mai ne avrò, tutto quello che i miei genitori non mi hanno dato.

«Toc toc», borbottò qualcuno battendo due nocche sulla porta, accompagnando la sua voce familiare. Alzai lo sguardo dalla trapunta del letto, piantando gli occhi leggermente velati di lacrime sul viso di mio fratello, che riconobbi dopo un lungo istante colmo di pesante silenzio. «Si può entrare?»

«Mhmh», annuii piano con la testa, mordendomi le labbra perché la voce si stava incrinando anche se non aveva detto niente.

Non volevo che Vance notasse il mio malessere, ma non ebbi tempo neanche di pensare a come nasconderlo, perché lui lo vide. Non era un buon fratello, non lo era mai stato e fondamentalmente non me n'era mai importato. Ognuno di noi aveva scelto la propria strada, il proprio modo per scappare dalla tossicità che riempiva quella casa, e non ne avrei mai fatto una colpa a nessuno. «Ehi, Aria, che succede?»  

Deglutii due volte, o forse tre o quattro, piuttosto rumorosamente, perché mi si era formato un grosso groppo in gola che non se ne andava neanche se mi sforzavo di buttarlo giù. «Tu pensi...», mi fermai, raccogliendo la voce necessaria per concludere la domanda, «tu pensi che potrei essere una buona madre?»

Vance si accovacciò di fronte a me e mi asciugò le lacrime. «Nessuno potrebbe essere una madre migliore di te, Aria.» 

***

𝐃𝐀𝐃𝐃𝐘 𝐈𝐒𝐒𝐔𝐄𝐒 » 𝑩𝒊𝒍𝒍𝒚 𝑯𝒂𝒓𝒈𝒓𝒐𝒗𝒆Donde viven las historias. Descúbrelo ahora