TREDICI

382 9 1
                                    

Uscire sarà anche la cosa più bella del mondo, ma non nella mia situazione.

<<nennè, stai tranquilla, andrà tutto bene, prima facciamo tutto poi ci rilassiamo insieme>> annuisco sospirando uscendo mano nella mano con lui, averlo vicino a me mi rassicura.

<<papà>> urlo correndogli incontro quando lo vedo

<<patatí, sei arrivata, ti stavo aspettando>>

<<mi sei mancato tantissimo>>

<<anche tu bimba, ma parliamo di cose serie>> annuisco sedendomi al tavolo con le mani ancora giunte alle sue

<<aspetta pa', io sono qua con Ciro, non so se vuoi che anche lui partecipi a questa conversazione>>

<<fallo entrare>> si siede vicino a me, e stacco una mano da papà per unirla alla sua, mi mette sicurezza avere un contatto fisico con lui.

<<abbiamo novità a riguardo, sull'ultima lettera ricevuta c'è stato un piccolo sbandamento. Il mittente o per metterci sulla buona o cattiva strada ha lasciato una M, guarda pa>>

<<io credo che non l'abbia fatto apposta ma che era di fretta, se la confrontiamo con altre lettere è scritta più velocemente>>

<<beh effettivamente Ciro non sbaglia, si vede proprio che è scritta di fretta. detto questo figlia mia, stai sempre con qualcuno adesso che siete fuori insieme va benissimo, ma anche dentro l'IPM stai non so con Silvia, Naditza, stai sola meno tempo possibile. Il mittente sta cercando di ferire solo te, ha cambiato il mirino, prima per farti soffrire ha cercato la famiglia, non ci siamo arresi e ora punta solo a te>> annuisco un po' spaventata e il moro al mio fianco stringe di più la mia mano per farmi capire che è dalla mia parte.

<<io non volevo tutto questo>>

<<lo so, lo so patatí, lo sappiamo tutti, ma non ti preoccupare nessuno ti toccherà con un dito. non fidarti di nessuno e dubita di tutti, ti stiamo vicino noi>> annuisco a papà e con il cuore spezzato lascio il carcere di Poggioreale

<<nennè, tranquilla, andrà tutto bene , troveremo e faremo fuori chi ti fa stare male>> mi prende il viso tra le mani per fare incastrare i miei occhi con i suoi

<<grazie per essere sempre con me>> unisco le mie mani con le sue e poi mi lascia un piccolo e dolce bacio sulle labbra.

Il secondo passo in questa giornata era tornare a casa, mi manca la mia famiglia e ho bisogno di abbracciare mio fratello. Voglio sentire l'odore di casa, riprendere un po' di ore che regnava in casa. Così Ciro mi fa sedere sulla sua moto, non ho mai avuto paura della moto, ma voglio stare vicino a lui, per questo lo stringo più del previsto e se ne accorge.

<<Ciro... un cosa prima di entrare>> mi lascia il tempo per prendere fiato e parlare <<ti sto per fare entrare in casa mia che è un po' il mio cuore. se hai già in mente di spezzarlo stai fuori direttamente, se entri però non spezzarlo, questo è tutto quello che ho. Voglio mostrarti la mia vita, ma non distruggere tutto>> faccio un passo avanti e come sempre vengo bloccata trovandomi a due passi dal suo volto

<<non ho intenzione di farti del male, mai più>> capisco che le sue parole sono sincere, è la prima volta che mi apro così tanto con un ragazzo.

<<Saraaaa>> appena apro la porta mio fratello mi si fionda addosso, mi è mancato da morire.

<<amore mio, quanto mi sei mancato>>

<<Sara, non lasciarmi più>> mi stacco leggermente, sempre con mio fratello in braccio

<<amore io non ti ho mai lasciato, fisicamente non posso essere sempre qua, ma alla tua sorellona puoi scrivere sempre tutto>> mi accorgo che sta piangendo così gli asciugo le lacrime e gli lascio tanti baci.

Ciro è ancora appoggiato alla soglia di casa, così la apro un po' di più e Matteo subito si mette sugli attenti. avrà si quattro anni, ma non devi toccare la sua sorellona o sei finito.

<<Matte lui è Ciro, te lo faccio conoscere meglio dopo, mi vai a chiamare la mamma per favore?>> sgattaiola via, così mentre aspetto la mamma metto a suo agio il moro molto più alto di me

anche mamma mi è mancata molto, lei è stata devastata dalla morte di mio fratello, perché era pur sempre suo figlio, io, matteo e papà c'è la viviamo così.

<<vi preparo qualcosa di buono per cena, mi metto subito ai fornelli, tutto per la mia bimba>>

<<grazie mamma, non dovresti>>

<<non ti preoccupare figlia mia>> mi lascia un bacio sulla tempia ed esco con mio fratello e il mio ragazzo se si può definire tale.

<<tata dove andiamo?>>

<<dove vuoi andare amore?>> mio fratello sorride e so già che vuol dire

<<c'è qualche bel bimbo vuole guidare il motorino>> matteo si lancia dalle mie braccia per andare da Ciro, mi fa piacere che si sia già legato a lui

<<tu non sali>>

<<si si arrivo>>

Il parco sulla spiaggia, posto preferito di mio fratello, senza ombra di dubbio verrebbe qua anche a occhi chiusi.

CIRO

<<Ciro, mi prometti una cosa?>>

<<dimmi tutto Matte>>

<<non fare del male alla mia sorellona, perché te la vedresti con me>> sorrido alle sue parole, per lui sua sorella è una sorta di Dea.

<<matteo guarda>> mi giro a controllare che Sara sia ancora a prendere le cose al bar

<<la vedi questa scatolina?>> annuisce curioso <<è un anello per la tua sorellona, non voglio farle del male, ma averla al mio fianco per il resto della vita>>

<<come il papà e la mamma?>>

<<proprio come loro>>

<<posso vederlo??>>

<<si ma fai veloce, che sta arrivando e sarà una sorpresa>> lo guarda sorride e fa segno di metterlo via perché la sorella sta arrivando

<<tieni matte... di che parlavate?>>

<<parlavamo di te>>

<<assii? e che dicevate?>> guardo curiosa i due ragazzi, i miei due uomini, ma loro non proferiscono parola e li lascio tenere i loro segreti.

SARA

Io e Ciro siamo abbracciati nel mio letto, nella mia grande camera, al piano più alto della casa. Lentamente inziamo a baciarci, ma diventa subito un bacio molto più caldo e focoso. Si sfila la maglietta e io faccio la stessa cosa. Sto capendo che la cosa sta per prendere un filo leggermente diverso.

<<aspetta Ciro, aspetta>> me ne pento subito dopo queste parole, guardando la sua faccia

<<non ti preoccupare Sara, va bene così>>

<<no Ciro, non fraintendere, io lo voglio, io ti voglio, ma... ho paura>>

<<ehi nennè, non devi averne... aspetta>> annuisco mentre lui si sistema un attimo <<conosci Rosa vero?>> annuisco ancora non capendo dove voglia arrivare <<un giorno eravamo al ponte, e mi ricordo che era uscito il discorso di ragazzi e come trovare quello giusto, io le ho detto "che il ragazzo giusto è quello che ti ama per quello che, ma che è pronto a morire per te", non so che effetto possano farti queste parole, ma io per te morirei, darei qualunque cosa per farti felice. non importa se la nostra prima volta sarà oggi o tra 100 giorni, basta che sia con te quando te la senti... sarò qui qualunque scelta tu faccia>>

NENNÈ | Ciro RicciWhere stories live. Discover now