DICIANNOVE

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Chi cazzo è adesso u chiattil per avere in bocca il nome della mia famiglia, devo andare a fondo in questa situazione e capire come sono andate le cose.

Ho salutato Nad, è andata a casa di Filippo a Milano, sono più tranquilla ora perché posso picchiarlo ancora senza che lei sappia che sono stata io. Non vedo l'ora che se ne vada anche lui però, così un problema in meno, meno ricordi legati a Ciro

<<che vuol di che Carmine ti ha minacciato ma?>> mia mamma si è presentata al colloquio qui in IPM, è stata un po' una sorpresa, non è mai venuta qua, lei era più legata a mio fratello

<<te l'ho già detto sa, si è presentato qua sotto e sono arrivati gli amici di Nazario, ho sentito e mentre loro parlavano sono scesa. M'ha puntato la pistola alla testa ma tu sai che da quando mio figlio è andato non tengo paura di morì anche se ci state tu, Matteo e papà>>

<<mo devo mettere un punto a sta storia, faccio chiamare papà, devo parlargli. fammi un favore, chiama Rosa Ricci e chiedile se loro c'entrano  con sta storia, dille di chiamarmi>>

<<lo faccio Sa, anche se è molto difficile, non mi interessa molto>>

<<lo so che tuo preferito era Nazario ma non per questo devi mettere in pericolo la mia vita o per giunta quella di Matteo a proposito dove è>>

<<sta la dietro, mo lo fanno entrare non volevo fargli sentire questo discorso>>

<<amore mi>> l'unica cosa che mi fa passare la rabbia è proprio mio fratello, la ragione dei miei sorrisi migliori.

oggi ci sono stati due ingressi Kubra, una bellissima ragazza di colore che viene a stare nella nostra stanza, al posto di Nad così la camera è di nuovo al completo. Oltre a lei è rientrato Carmine, ha accusato la mia famiglia e finché non ne so di più non posso esserne contenta. Gli hanno tolto la messa in prova per il gesto che ha provato a compiere, la minaccia e tutto quello successo ieri. Mo starà qua senza vedere sua figlia e a combattere perché non vuole che sua madre si avvicini a lei.

<<eccolo qua di nuovo l'amore mio grande>> matteo mi salta in braccio, l'ho visto due giorni fa, ma mi mancava da morire. Saluto anche mamma, voleva venire ed è ben accetta.

<<dov'è Edo?>>

<<sta lì, mo ci andiamo>> faccio sedere mamma e lo porto, così saluto anche Carmela e sua mamma.

Il concerto inzia, sarebbe un saluto per u chiattill, ma non me ne frega niente, lo faccio per cardiotrap. ci sediamo io con mio fratello in braccio, Silvia e mamma.

La canzone di cardio è molto carina, paral del rapporto con la violenza che ha subito e in parte è anche dedicata a Gemma, stesso cosa che ha subito sua madre.

Canta poi Mare Fuori e siamo già tutti in piedi dopo aver applaudito alla sua canzone. Mare Fuori è un po' la colonna sonora dell'IPM, lo sappiamo tutti, per fino Matteo. I ragazzi si uniscono al primo ritornello con Gianni, poi Edo trascina anche me, che trascino Silvia. Matteo rimasto lì da solo inizia a correrci dietro ed Edo lo prende in braccio facendolo ridere tantissimo.

<<matte vie qua>> lui sgattaiola tra i ragazzi e arriva da me. ho convinto la direttrice a farlo stare qua un quarto d'ora di più rispetto agli altri e poi sarò io a portarlo giù.

<<vuoi far sentire a Edo e Silvia come suoni il pianoforte?>> annuisce correndo a sedersi al mio fianco.

<<sei bravissimo Matteo davvero>> sorride a Edo

<<u chiattil direbbe che hai talento, ma d'altronde sei tutto uguale a tua sorella>> mi stringe a sé e poi comincia a salutare tutti, anche Totò e Carmine che lo accoglie, pensavo che lo avrebbe scansato e invece.

<<è bello vedere che si è legato così tanto a te anche se in pochissimo tempo, ne sono davvero contenta>>

<<è come te, uguale, stesso sorriso, stessi modi di fare, stessi occhi. siete miei fratelli, sarete sempre sotto la mia protezione>>

<<te voglio bene Eduà>>

<<pure io sorellì... ricordati i fuochi sta sera>>

<<non me lo dimentico, non mi dimentico entrambe le cose>>

Silvia sta facendo un po' di conversazione con Kubra, mente Gemma sta in bagno. Io sono qua affacciata alla finestra, in certi momenti sento le mancanze piú alte, come se il cuore mi uscisse dal petto. Poi sto qua per Edo, voglio vedere lo spettacolo, anche se sa che non sono d'accordo a questa sua doppia relazione... Carmela lo sospetta, io non sono nessuno per poterle dire cosa sta facendo suo marito e anche se potessi non glielo direi perché se Edo sta bene ed è felice lo sono pure io.

<<Sa, Kubra vuole sapere qualcosa di te>>

<<si dai qualcosina, ina ina>> mi supplica lei

<<che devo di Silvia, hai visto che ho un fratello, una madre molto triste perché DiSalvo ha ucciso mio fratello quando è entrato qua dentro, si di lui non me ne importa perché era la parte ignorata della famiglia. Mio padre è a Poggioreale per colpa del comandante che lo ha denunciato, ma comunque mi protegge>>

<<azz che storia, e quell'anello? sei promessa sposa?>>

<<Ero promessa sposa. stavo con Ciro Ricci, solo che poi quelle due merde lo hanno ucciso e io sto qua così, nessuno nella mia vita se non lui>>

<<è da quando ha quell'anello che non se lo toglie più>> replica Silvia

<<posso confermare>> interviene Gemma

<<oh ma voi due che avete contro di me?>> sorrido lasciando un cuscino e incantandomi sui giochi fatti scoppiare da Teresa, sento anche la voce di Edo che urla "Teresa ti amo" e immagino che lei stia sorridendo.

<<Silvi mo me devi spiegare perché quello da qua non esce mai, se ne doveva andare ed è tornato. non va mai via>>

<<non lo so, ma non la racconta giusta, c'è qualcosa che non mi quadra.... u chiattill ha qualcosa>>

<<vedi Silvia che ogni tanto anche tu non vedi solo il bello delle persone. è stato il chiattillo a uccidere Ciro e lo ha fatto senza il minimo rimorso>>

<<no davvero Sara, non mi dirai mica una stronzata>>

<<chi ci stava lì quando è successo? io, sono io ad aver visto e sentito le cose la dentro e te lo posso giurare e ti dirò di più non sarà ne anche l'ultimo reato che fa quello stronzo>>

<<alla faccia ru cazz, sto chiattil. senti Sara devi stare tranquilla, gli faremo perdere la testa>>

<<tu hai capito che io per tutti questi mesi ho sta roba dentro e non posso dire niente per non fa male a Nad>>

<<tu si che sei un'amica speciale>>

Non mi sono riuscita a trattenere, Silvia è mia amica da quando siamo piccole e non dirle del fatto che mi ha fatto più male in tutta la vita mi logorava dentro. Mi abbraccia stringendomi forte come se volesse che tutto il mio dolore passasse a lei, perché nessuna delle due si merita di stare male, ma alla fine stiamo male insieme, perché se una delle due sta male, crolliamo entrambe.

NENNÈ | Ciro RicciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora