CINQUE

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<<niente ancora comandá?>> gli chiedo sussurrando vicino al suo orecchio

<<in realtà si Sara, tieni questa>> sgrano gli occhi quando vedo che viene da papà

<<ti ha detto qualcosa prima di lasciatela?>>

<<Si, ha detto di leggere attentamente, c'è una cosa che devi leggere tra le righe e che ti chiede scusa se ci ha messo tanto, ma si stava studiando le parole giuste per la sua piccola bimba preferita che gli manca da morire>> gli sorrido per ringraziarlo, ho aspettato per giorni questa lettera.

Siamo tutti, maschi e femmine in sala comune con il pianoforte, trovo uno spazio un po' appartato per leggere la lettera. Capito a pennello davanti al gruppo di ragazzi, dove due mi salutano e solo prima di distogliere lo sguardo noto che Ciro ha alzato il suo su di me. Non so bene che emozione mi provoca questo gesto, ma sembra di essere tornati a prima del litigio.

"Piccola bimba mia, so che ci ho messo tanto a risponderti, ma volevo trovare le parole giuste. Non pensare che le tue amiche non credessero in te perché lo fanno eccome, lo sai, volevano darti una mano e ti saranno per sempre vicine. Per quanto riguarda Viola sai già come comportarti, non voglio che tu gliela faccia pagare sai perché sei lì dentro e non voglio che finisci nei guai. Sai molto meglio di me che a volte le parole, se dette nella maniera giusta fanno più male di qualunque altra cosa e se vuoi vendicarti adesso sai come e cosa fare. Lo manipola, lo so che lo sai. Non farti ingannare da lei, non lo ama, lo tratta come un gioco e devi farglielo capire, non si merita lei se mai si merita te.
Detto questo non fare niente che possa compromettere quello che stai facendo dentro l'IPM. Adesso che tutti sanno chi sei potrebbe esserci qualcuno che ti usa per il tuo cognome, non voglio dire che siano i tuoi amici, ma stai comunque molto attenta. Mi raccomando tieni sempre un occhio ben aperto su Ciro Ricci e uno su Carmine Di Salvo, a proposito ho saputo che diventerà papà, fagli le mie più sentite congratulazioni.
Ti vuole bene bimba mia, non dimenticare mai che ti proteggo anche se chiuso in questa cella. Non dubitare del fatto che ci tenga a te, sei speciale, cerca sempre di sorridere anche se siamo lontani. Non vedo l'ora del giorno in cui verrai a farmi visita e avrai il tuo primo permesso, ho bisogno di riabbracciare la mia bimba.
Ti amo piccola mia.
Papà

Ps. stai attenta al comandante, non mi fido più di lui da un bel po' e non vorrei che ti facesse mai qualcosa. Per le riposte ti aspetto qua da me."

Alzo gli occhi lucidi, piego la lettera e me la metto via il tutto con gli occhi incastrati in quelli di Ciro, mi stava ancora guardando. Per tutta la durata della lettera non ha mai tolto gli occhi da me. Faccio per alzarmi e andare da loro che si sono appena seduti sul divanetto, ma arriva Viola che si siede sul bracciolo vicino a Ciro. Mostro un sorriso molto falso e me ne vado al pianoforte, con la speranza che abbiano creduto a questa farsa.

CIRO

Non sto capendo più niente, tutti questi giorni passati senza parlare e guardare Sara mi fanno pensare che possa esserci del sentimento per lei. L'ho guardata per tutto il tempo in cui ha letto una lettera, non so da che parte di chi sia, ma per lei è stata forte, l'ho visto dai suoi occhi lucidi. Potrei farle fare un ritratto senza che lei sia presente da quanto ho studiato tutti i suoi dettagli.

L'arrivo di Viola dall'isolamento è bello, volevo farmi una rossa nella vita e c'è stata, credo però che quella mora che si sta avvicinando al pianoforte sia il mio punto debole.

<<a cosa pensi?>>

<<niente Viola, ero solo perso in un discorso fatto prima>> probabilmente Sara aveva ragione, sta solo giocando con me e ora che la guardo per bene ne anche sono sicuro che mi piaccia. Se guardo Sara mi sento brillare ed è qua da due settimane, mi è entrata nel cuore in maniera indescrivibile, non ho mai provato una sensazione simile e ho paura, si ho paura che se dovessi dirglielo in primis mi potrebbe rifiutare visto come l'ho trattata farebbe anche bene e in secondo luogo ho paura che possa passarmi questa cosa, lei è una buona io no.

Provo a concentrarmi su Viola che sta parlando male di tutti, ma poi Sarà poggia le sue dita sui tasti del pianoforte e riempie tutta la stanza della sua bellissima musica, ne rimango incantato. Mi alzo per andare da lei, poi però mi trattengo e vado da Edoardo, mi fermo in piedi davanti a lui.

<<Devo fare qualcosa per farmi perdonare da Sara, me ne sono pentito non avrei dovuto trattarla così>>

<<Ci sei arrivato Ciro, spero per te che non sia troppo tardi>>

<<lo so di aver fatto una cazzata Edoà, aiutatemi però>>

<<si ma lo sai che dobbiamo chiedere aiuto a Naditza e Silvia>>

<<lo so, faremo anche questo>> sono veramente stupido, non avrei mai dovuto lasciarmi scappare Sara Valletta, magari non ci sarebbe stato comunque nulla tra di noi, ma non dovevo mettere in dubbio il suo volermi difendere da Viola e quindi essere mia amica.

SARA

Quando sistemo le mie cose cantando e ballando mi sento in pace con me stessa. Le poche cose che mi fanno non pensare sono proprio la musica e la danza, cantare si ma non sono proprio così brava è meglio quando suono il pianoforte.

<<Sara>> so che mi hanno chiamata ma non ho voglia di parlare

<<Saraaaaa>> mi urla Silvia nell'orecchio mentre mi ha levato una cuffia

<<che c'è???>>

<<vieni, voglio farti vedere una cosa che non hai mai visto qua dentro>> mi prende il braccio trascinandomi anche un po' con forza.

<<cosa è?>>

<<eddai tieni a freno la tua curiosità per una volta>>

<<giuro e ripeto giuro, che se una cazzata organizzata da te e Nad vi ammazzo>> lei soffoca una risata e a quanto pare mi sta confermando questa teoria

<<dai sali, sbrigati>>

<<cos'è che mi volete far vedere??>> chiedo non capendo il senso di essere sul tetto dell'IPM

<<hai mai visto il mare da qua??>> scuoto la testa, ma continuo a non capire, c'è di più <<ecco vedi, guarda che bello 'o mar fuor>>

<<è stupendo Silvia, ma è solo questo?>>

<<brava no, non è solo questo, vai a vedere cosa c'è dietro i caminetti>> inizio ad andare ma poi vedo che lei non mi segue

<<perché non vieni?>> c'è qualcosa sotto è palese

<<tu vai senza farti problemi>> faccio qualche passo anche con paura e poi lo vedo, lo vedo davanti a me.

<<Silvia!>> urlo girandomi e non trovandola lì

NENNÈ | Ciro RicciHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin