❷❸. Rintanarsi

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ANGOLO PERSONALE:

Ritornare dopo tantissimi mesi su questa storia è stato non poco impegnativo.

Purtroppo per un periodo ho nutrito un certo odio per come le cose stavano prendendo piede e ho dovuto distaccarmene completamente (anche per via di altri problemi).

Ragionandoci su, però, mi sono detta che questa storia è un passatempo e che non devo pretendere la perfezione, soprattutto perché è la prima ad essere così lunga e così ben articolata.

Riconosco che ci sarà qualche buco qua e là, ma riprenderla in mano significa sfidare le mie angosce più grandi e darmi tregua, per quanto possibile.

Spero almeno di terminare la seconda parte (mancano davvero pochi capitoli) e avviare la terza che è il grosso di tutta la storia. La parte "seria". Ci vorrà ancora più impegno. La prenderò con calma.

Spero, inoltre, che si rimasto ancora qualcuno a credere in questa storia e mi spiace aver interrotto la narrazione proprio nel momento peggiore.

Mi scuso ancora, piano piano sto tornando. Ma con la calma! :)

"Niente posto per un secondo?"

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"Niente posto per un secondo?"

Anastasia aveva appena appoggiato la posata sul bordo del piatto della pasta, dopo averla terminata con non pochi sforzi.

"No, per carità!" rispose con uno sbuffo sfinito, portandosi una mano al ventre colmo. Non aveva immaginato che la quantità servita l'avrebbe riempita così tanto.

"Però se vuoi prendere tu, ordina pure. Non voglio essere d'impiccio" continuò, rivolgendosi al ragazzo che pareva avere ancora un certo languore. Aveva concluso il suo pasto molto prima di lei, siccome l'aveva esplicitamente costretta a cambiare pietanza, ma, guardandola mangiare, gli era tornata una certa fame.

"Hm, potrei pensare di prendermi una bistecca alla fiorentina" rifletté, massaggiando il mento con i polpastrelli.

"Tanto per restare sul leggero..." commentò Anastasia, di certo non velatamente sarcastica.

Lui sorrise di rimando, pronto alla sfida.

"Eppure tu hai cambiato la tua minestra di porri per un piattone di pasta."

"Touché" Anastasia mimò una gestualità "da francese", scatenando l'ilarità del castano. Immediatamente, però, dovettero ricomporsi in quanto sopraggiunse il fantomatico cameriere che non apprezzò la scenetta. Era pur sempre un ristorante d'ispirazione francese.

"Signori, tutto a posto ora?" domandò, calcando la parola Ora, ancora indispettito per i precedenti avvenimenti. Anastasia si affossò nuovamente nella sedia, mentre Zotti parse come sempre padrone delle sue azioni.

"Sì, la ringrazio. Mi farebbe una cortesia se mi portasse una Fiorentina."

"Null'altro?" chiese il cameriere, tirando un'occhiataccia ad Anastasia che gli sorrise incerta.

𝕀𝕃 ℝ𝔼ℙ𝔸ℝ𝕋𝕆Where stories live. Discover now