6. Chi è Jason?

138 13 66
                                    



"L'amicizia è una sola anima che abita in due corpi, un cuore che batte in due anime."






Ares Jacobs sarà la mia morte

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.





Ares Jacobs sarà la mia morte.
Ares Jacobs è, la mia lenta e dolorosa morte.

Sul Daily Mail è uscito il servizio fotografico che abbiamo fatto, accompagnato da una breve intervista ad Ares. Per fortuna non mi hanno coinvolto anche in quello, ma le parole spese nei miei confronti sono state esemplari.
La rivista me l'ha portata Linda, che mi ha tenuto compagnia in queste due serate eterne, senza mai, però, pormi domande personali riguardanti Ares. Deve avermi vista piuttosto provata e io non posso che esserle grata per questo. Il giornale è rimasto, per giorni, intatto sopra al tavolo della cucina, con il viso di Ares in prima pagina e una mia fotografia, di piccole dimensioni, posta appena sotto al titolo, che recita:

Ares Jacobs e la sua nuova assistente:
le prime impressioni contano?

È finito nell'immondizia prima che perdessi completamente il lume della ragione.

Sono due giorni che non lo vedo, ci siamo sentiti solamente per messaggio.
Gli ho ricordato i diversi impegni, tra cui una cena di lavoro a cui però non ho preso parte.

Ho ancora il petto in subbuglio da quella mattina, la stessa in cui siamo stati tanto vicini da cadere dal dirupo.
Se fosse rimasto ancora pochi minuti, si, avrei sicuramente ceduto e perso il controllo.

Perché, infondo, la carne è debole, dicono.

E chi governa la legge dell'attrazione ha fatto in modo che io e Ares finissimo nello stesso cerchio gravitazionale, soltanto per collidere e romperci in centomila schegge appuntite come pezzi di vetro rotti.
Perché so già come andrà a finire, me lo sento fin dentro le ossa. 

L'ho mandato via e non sono nemmeno riuscita a guardarlo mentre varcava la soglia di casa e se ne andava, senza voltarsi indietro.
Mi ha dedicato uno sguardo tanto profondo che le gambe stavano per cedere al di sotto del peso del mio corpo, prima di raccogliere le sue cose e uscire dal mio appartamento.

Semplicemente, ha fatto quello che gli ho detto di fare: andarsene.

Non mi riuscirò mai a perdonare se rovino tutto e perdo questo lavoro.
Ormai è diventata una sfida con me stessa questa nuova vita.
Una competizione in cui lui, però, non era contemplato.
Ciò aumenta le difficoltà esponenzialmente e più la situazione si complica, più mi accendo.
Più mi accendo, più sento il controllo fluire via dalle mie mani come piccoli granelli di sabbia.

«Dolcezza, mi stai ancora ascoltando?»
Camila fa scoppiare la bolla in cui mi ero rinchiusa e borbotto un no piuttosto sbadato.

«Ti stavo dicendo... in verità, non te l'ho ancora detto.» ridacchia da sola.
«Ho comprato un biglietto aereo giusto ieri sera.» reprime un risolino. «E sai per dove?»

Until tomorrow Where stories live. Discover now