14. Hai vinto tu, Ares

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"Come sulle montagne russe a volte, quel momento sospeso prima di riprendere a correre... Istanti così."






Blake Jenner è molto più premuroso di quello che mi aspettassi, oltre che galante

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Blake Jenner è molto più premuroso di quello che mi aspettassi, oltre che galante.

Ares non stava scherzando quando mi ha detto che mi stava aspettando di sotto con un mazzo di tulipani, dei bellissimi tulipani bianchi, in pendant con il mio vestito. Mi ha aperto poi la portiera della sua stravagante Mustang rossa fiammante e, nemmeno da dire, mi ha scostato la sedia dal tavolo quando abbiamo preso posto da Hannah, uno dei ristoranti più chic dell'intera metropoli, in cui si gusta del cibo giapponese nella sua forma più ricercata.

Non sono mai stata a Tokyo, ma appena sono entrata sono stata catapultata nel bel mezzo della capitale orientale, in tutta la sua maestosità di tradizioni e usanze, rivisti in chiave ultramoderna.
È caratteristico, anche la musica d'ambiente che satura l'atmosfera sembra essere culturalmente perfetta e in simbiosi con l'arredamento presente.

Quadrati tavoli in radica arredano la sala e a completare le singole postazioni ci sono sedute foderate da costosi tessuti, soffici e ricercati.
Le tinte utilizzate sono calde, l'illuminazione è composta da leggeri punti luce che pendono dal soffitto e la cucina è rigorosamente a vista, con il personale dedicato avvolto da eleganti divise e copricapi da chef a conferirgli un'aria autoritaria e professionale.

Non sono mai stata una fan sfegatata del cibo giapponese, ma per Blake ho fatto uno sforzo.

Quando siamo stati in auto mi ha comunicato la destinazione, elettrizzato dal fatto che sia riuscito a prenotare un tavolo senza preavviso, malgrado sia venerdì e non me la sono sentita di rovinargli l'umore con un mio capriccio.

Infondo fa bene sperimentare, così ho dato una possibilità ad Hannah e ad essere sincera, non ho rimpianti. Blake ha ordinato anche per me, in quanto inesperta, e non ha ancora sbagliato un singolo piatto di quelli che ci hanno servito fino ad ora.

Forse non ho mai frequentato i posti giusti in Florida e questa consapevolezza mi colpisce in pieno nel momento in cui assaggio il ramen più buono che io abbia mai mangiato.

«È spettacolare!» mi esalto, arrotolando sulle bacchette i noodles cotti a puntino.

«Sono contento che ti piaccia.» mangia a sua volta una zuppa di miso dall'aspetto ottimo e si pulisce la bocca dopo il secondo boccone.

Non abbiamo fatto grandi discorsi da quando siamo insieme e alle volte i nostri silenzi sono stati imbarazzanti, decisamente imbarazzanti.

E mentre mi pregusto l'uovo rompendolo con le stecche in ceramica, dalle decorazioni variopinte, scruto di soppiatto Blake, seduto di fronte a me e stretto da un completo elegante terra di Siena.

È di bell'aspetto, longilineo e piuttosto tonico.
È curato, i capelli castani sono corti e ordinati, non ha un filo di barba a oscurargli il volto e le mani, che sono il nostro biglietto da visita, sono impeccabili.
La camicia che gli fascia il torso si modella contro il suo corpo ad ogni movimento che compie e la giacca fa altrettanto.
A rendere il suo look elegante, ma casual, sono le sneakers che completano il tutto.
Fortunatamente non ha indossato la cravatta, altrimenti mi sarei sentita fuori luogo con il mio abito a tubino, a far risaltare le mie curve, troppo semplice da riuscire a fronteggiarlo a dovere.

Until tomorrow Where stories live. Discover now