11. È sbagliato

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"Se c'è una cosa che bisogna sempre
prevedere, è l'imprevisto."








Ochre è uno dei ristoranti più lussuosi sul suolo londinese, situato in Trafalgar Square e raggiungerlo è stato un gioco da ragazzi

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Ochre è uno dei ristoranti più lussuosi sul suolo londinese, situato in Trafalgar Square e raggiungerlo è stato un gioco da ragazzi.
E Wes, ovviamente, mi ha fatto prenotare un tavolo nell'area riservata mentre eravamo diretti proprio lì. L'autista ci ha lasciato davanti al locale e il loro bodyguard è rimasto insieme a lui. Bennie e Fred sono i nostri angeli custodi, ci seguono ovunque andiamo senza battere un ciglio, assecondando le richieste che fanno i due uomini per cui lavoro senza obbiettare. Ligi al dovere e professionali, l'esatto opposto di come dovrei essere io.

Siamo entrati in sordina, il locale è magnifico, ricercato e di gran classe.
Un'antica boiserie in legno di ciliegio riveste le pareti, i tavoli sono rotondi e la zona riservata è curata nei minimi dettagli.
Le sedie sono di design, imbottite e in velluto.
I centrotavola sono delle enormi piante verdi, con dei vasi dalle tonalità neutre a contenerle.
Grandi lampadari pendono dal soffitto, le cui braccia vogliono, a modo loro, riprendere la fluidità della vegetazione che decora l'intero ambiente. La mise an place è assolutamente magistrale, sono sicura che le stoviglie siano tutte in argento e i delicati calici in cristallo.

Il capo sala ci ha condotto qui, ormai, venti minuti fa e un suo collega ci sta portando le nostre ordinazioni. Un Exmoor Venison per me, una Beef Tartare per Ares e, invece, per Wes, un Roast Winter Squash. I nostri piatti hanno un aspetto invitante, così posiziono il tovagliolo sulle cosce e iniziamo a mangiare.

Il ristorante è pieno stasera e un leggero, ma non fastidioso, brusio sovrasta la musica che fa da colonna sonora alle nostre chiacchiere.

Insieme abbiamo deciso di non denunciare l'Acqua Shard, ma ho avuto io l'ultima parola.
Ares ha voluto così.
Non voglio attirare su di noi l'attenzione dei media, non più di quando già non sia e penso che sia stata la decisione giusta da prendere.
È stata un'enorme mancanza di rispetto, però, è anche vero, che quando si tratta di soldi, nessuno guarda in faccia a nessuno e questa è la triste realtà in cui stiamo vivendo.
Cosa non fanno le persone per una mazzetta di sterline in più a fine mese.
Sono senza scrupoli, non vorrei essere loro nel momento in cui arriverà il giorno in cui dovranno fare i conti con la propria coscienza.

Wes e Ares stanno confabulando tra loro e io, dal mio canto, non voglio finire in mezzo a conversazioni che non mi riguardano affatto.
Stanno parlando di Jason, il figlio di Wes, che tra due settimane compirà gli anni e il papà in abiti eleganti, seduto accanto a me, non vede l'ora di festeggiare insieme a lui.
La partenza del manager è programmata tra due settimane, in concomitanza con il Natale.
Si assenterà qualche giorno e per quel lasso di tempo mi trasferirò nella penthouse di Ares.
Questi sono i programmi.
Saranno giornate piene di impegni, cosicché non dovremo trascorrere troppo tempo soli.

Perché io e Ares, nella stessa stanza, siamo un ammasso di dinamite pronto ad esplodere.
Soprattutto se non c'è nessuno nei paraggi a disinnescare l'ordigno.

Until tomorrow Where stories live. Discover now