7. Sono pronta

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"Fra uomo e donna non può esserci amicizia.
Vi può essere passione, ostilità, adorazione, amore, ma non amicizia."





«Ci guardiamo un film, cosa ne dite?» 

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«Ci guardiamo un film, cosa ne dite?» 

È la proposta di Wes dopo aver riordinato la cucina ed essersi sistemato sul divano.

Io e Camila ci siamo già accomodate, siccome non ha voluto che li aiutassimo nell'impresa e quest'ultima mi rivolge un sorriso, consapevole del fatto che non sarò, ancora una volta, capace di dissentire.

«Per me si può fare.» cinguetta contenta.

E il mio essere sempre accondiscendente si manifesta ancora una volta.
«Perfetto, cosa guardiamo? Un thriller?»

Camila storce il naso.
«Il romanticismo non è proprio ammesso?»

Ares è in terrazza, lo riesco a vedere con una sigaretta tra le dita e l'aria assorta.
Non sapevo fumasse, ma nonostante non sia il massimo per la sua salute, è ancora più affascinante con quella condanna a morte tra le dita. Così spaventosamente bello che mi si stringe il cuore dentro alla gabbia toracica.

Il manager ride appena. «È necessario?» e poi le rivolge uno sguardo divertito.

I miei occhi non riescono a separarsi da lui.
È come se fosse il magnete per la mia calamita e il petto mi si scompiglia nel momento in cui si rende conto che lo sto guardando, perché si volta e i nostri occhi si impigliano.

Le sue labbra che accarezzano il filtro, la coltre bianca che soffia via dopo averla ispirata.
Lui che fuma e io che mi consumo come quel tizzone di cenere che ha appena fatto cadere nel posacenere che regge con l'altra mano.

Non so quanti secondi rimaniamo così, ma è il suo piccolo sorriso a convincermi a distogliere lo sguardo.

«CasCas tu cosa ne pensi?»
È Camila a rivolgermi la parola, ma non ho la più pallida idea a cosa si riferisca.

Così improvviso. «A me va bene qualsiasi cosa, decidete voi.»

E loro optano per un crime thriller non troppo cruento, dopo un breve battibecco su due titoli su cui erano indecisi.
Wes ha convinto la mia migliore amica che le sarebbe piaciuto, così lei ha acconsentito e ha abbandonato la sua idea iniziale.

Io mi rannicchio contro la spalliera del divano e il manager ci porge due coperte, io che uso per nascondermi da Ares nel momento in cui sento la porta finestra aprirsi e poi richiudersi e che Camila indossa come fosse un mantello.

Prende posto accanto a Wes, siamo nei due poli opposti della seduta e questa è la distanza minima che mi serve per poter respirare.

Non mi rivolge la parola, o uno sguardo. Non chiede neppure che film stiamo per guardare.
Semplicemente prende posto e attende che il suo manager faccia partire la riproduzione.

Until tomorrow Where stories live. Discover now