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Clint portò la ragazza in uno strano edificio che spiegò essere una sorta di ospedale per il posto. La precedette su per le scale in modo da guidarla e la fece entrare in una stanzetta con due letti,

«Siediti lì, ti do un panno da premere sul naso»
disse iniziando a frugare all'interno di un armadietto
«Ha già smesso di sanguinare»
lo avvertì la ragazza accorgendosi che dalle proprie narici non usciva più sangue, levò la mano e la sua ipotesi si rivelò giusta: non cadde nemmeno una goccia dal suo naso. Abbassò lo sguardo, afferrò il bordo delle maglia e lo tirò leggermente in modo da vedere dove le interessava. Notò che una macchia rossa si era espansa per parte del tessuto, durante la camminata aveva cercato di non macchiarsi premendo il dorso della mano sul naso ma a quanto pareva delle gocce erano scese già da prima
«Cacchio, mi devo cambiare maglia ora»
disse sospirando
«Dovrebbero averti mandato una cassa con la roba per voi ragazze»
in quel momento la giovane si ricordò della pazza
«A proposito, come sta quella svitata?»
Clint sorrise divertito per il termine con cui Ada aveva definito l'altra ragazza
«È in coma ma prima di svenire si è alzata e ha detto "tutto sta per cambiare". Tu per caso sai cosa significa?»
le domandò porgendole un panno bianco piegato in quattro

Tu sei la chiave, tu sei la chiave e C.A.T.T.I.V.O. non è buono... Tutto sta per cambiare, tu sarai l'ultima... in assoluto

«No, però quando eravamo in quella specie di scatola mi ha aggredita e mi ripeteva un sacco di volte questa frase»
spiegò lei mentre si puliva la mano, il naso e il labbro con l'asciugamano.

«Sembri veloce e anche forte, nessuno si era mai levato di dosso un placcaggio di Gally»
cambiò discorso il Medicale sedendosi al suo fianco
«È stato un riflesso, niente di più»
ammise Ada con sguardo perso. Si sentiva abbastanza confusa, non si ricordava nemmeno il suo nome e questo la disorientava un po'
«Comunque potresti diventare una Medicale, visto ciò che hai detto sul tuo naso»
le propose il ragazzo cambiando ancora l'argomento del discorso

Medicale? Non so, stare in mezzo ai malati sarebbe un po' deprimente

Si disse la ragazza storcendo il naso. Poi le venne in mente che ci doveva essere una sorta di organizzazione in quello strano posto
«Quindi avete delle mansioni?»
chiese incuriosita
«Sì, ci sono diversi lavori: i Medicali, gli Scavatori, i Costruttori, gli Squartatori, gli Insaccatori..»
sentendo l'ultimo nome, la ragazza rabbrividì.

Insaccatori

Dedusse solo dopo di cosa dovevano occuparsi
«Poi gli Spalatori e infine il cuoco Frypan»
«Che fanno quei ragazzi che sono uscito da quella grande porta? Quello che mi ha quasi rotto il naso intendo»
il ragazzo si mise a ridere
«Quella testa di caspio è Minho, è uno dei Velocisti. Anche il ragazzo che hai colpito appena uscita dalla Scatola è un Velocista, si chiama Thomas, è arrivato qui circa due settimane fa»

"Caspio", ancora quella parola

«Cosa fanno i Velocisti?»
mentre pronunciò quella parola, Ada sentì come uno stimolo provenire dalla sua nuca, sembrò che la sua mente ricordasse qualcosa ma era impossibilitata a farle vedere cosa
«Escono nel Labirinto e a fine giornata tornano per disegnare le mappe e fare ricognizione sui cambiamenti»

Velocista, uscire nel Labirinto...

alla base della testa iniziò a sentire un prurito insopportabile, tra lei e quella faccenda c'era un collegamento, ne era sicura.
«Su, dovresti aver finito. Vai al Casolare e fatti dare da Newt la tua cassa con i vestiti puliti. Tra circa due ore tutti avremmo finito le ore di lavoro e le docce saranno piene, quindi, se non vuoi ritrovarti circa trenta teste puzzone che vogliono farsi la doccia, ti conviene sbrigarti»
«Clint giusto?»
gli chiese la giovane per conferma, lui annuì
«Come si fa a diventare Velocista?»
«Levatelo dalla testa Fagiolina, il Velocista non è una cosa da tutti: solo i migliori lo diventano, bisogna essere veloci, avere una buona memoria, essere intelligenti e tante altre cose. Soprattutto non puoi diventare Velocista se sei qui da un giorno»
«Pensavo che i mestieri venissero assegnati subito»
«È vero, Newt si occupa fin da subito di far fare il giro della Radura e di far provare i vari mestieri»
«E allora perché il Velocista no?»
«Perché fare il Velocista è un ruolo molto importante, non cosa da pivelli come te. Di solito i nuovi velocisti vengono messi alla prova dopo molto tempo che sono qui».
Ada avrebbe voluto ribattere ma qualcuno li interruppe bussando alla porta
«Ei Clint, sono io, Newt, posso entrare?»
domandò incerta una voce conosciuta alle orecchie della ragazza
«Sì»
Clint si alzò dal lettino, la porta si aprì e un ragazzo alto, con le spalle ben piazzate, occhi verdi e capelli biondi lunghi fino a circa le spalle fece capolino dalla porta
«Cara Fagiolina, vieni che ti dò la tua roba»
disse appoggiandosi con la spalla allo stipite della porta. Ada si alzò in silenzio ed oltrepassò il ragazzo dirigendosi direttamente verso le scale iniziando subito a scendere due gradini alla volta. Non vedendo nessuno al suo fianco, si voltò e vide il biondo avere qualche problema nel raggiungerla, si bloccò d'istinto notando che aveva un problema con una delle due caviglie. Senza volerlo rimase a guardarla un po' troppo e quando alzò gli occhi sul viso del giovane che ormai era affianco a lei percepì il suo disagio. La ragazza si sentì abbastanza stupida.
«Allooora, come va? Ricordi il tuo nome?»
chiese Newt senza smettere di scendere gli scalini

Maze Runner- La ChiaveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora