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Ada riprese coscienza lentamente. Qualcosa la teneva per una caviglia.

Non sono morta?

Si chiese fin da subito. Il dolore le disse che non era di certo morta. Provò a chiudere la mano sinistra ma a malapena riuscì a muovere le dita, il suo volto si contrasse in un'espressione dolorante e rilassò i muscoli. Le tempie le dolevano.

Non ricordavo facesse così male

Avvertì che aveva ancora la fasciatura al suo posto. Si rilassò cercando di respirare lentamente senza muovere troppo il torace. Tenne gli occhi chiusi e si mise in ascolto in modo da capire cosa stesse succedendo.
Sentì dei rumori di metallo, erano due, forse tre Dolenti. Non sapeva dirlo con certezza, erano però sicuramente più di uno.

Che sta succedendo? Perché mi stanno trascinando?

Lasciò che le braccia continuassero a strusciare contro il cemento mentre nel suo cervello si formavano un sacco di domande e pensieri.

Mi staranno portando in qualche strano covo per uccidermi? O forse dai loro piccoli per farmi divorare... non ho idea se esistono veramente dei "cuccioli di Dolente", non me lo ricordo...

Si sentiva terribilmente stanca e non sapeva cosa fare.

Dovrei rimanere ferma ed aspettare oppure alzarmi e scappare via?

Cominciava a sudare freddo, il fatto che non fosse ancora morta non la tranquillizzava per nulla, la pelle le si accapponò al pensiero che la sua scomparsa dal mondo poteva essere ancora più lenta e dolorosa di così.

Se mi alzassi ora e scappassi riuscirei veramente a fuggire? O mi riprenderanno subito e mi ammazzeranno all'istante?

Aprì un occhio lentamente, il tanto che le bastò per vedere qualcosa nel buio. La luna era alta e luminosa nel cielo nero. Dopo che la vista si abituò all'oscurità, riuscì ad intravedere la figura di un Dolente di fronte a sé che la trascinava tenendo in una delle sue pinze quella che doveva essere una liana che le era stata legata alla caviglia.

Ma come ci son riusciti?

Rimase a riflettere. Degli esseri del genere non potevano avere un cervello proprio o pensare come farebbe un umano, dovevano essere controllati. In fondo avevano avuto fin da subito degli obiettivi ben precisi, all'inizio avevano agito come un qualsiasi animale che difende il proprio territorio. Ma quel nodo... questa cosa del non ucciderla subito... qualcosa nella testa di Ada non quadrava.

Quel Dolente voleva me, non gli era importato nulla di Minho fin dall'inizio ed ora questi mi portano chissà dove.

Si morse l'interno della guancia, poi una frase le balenò in testa

"Sei la chiave"

Fece di tutto per non muoversi

La C.A.T.T.I.V.O. mi vuole, viva o morta non lo so, ma mi vuole. Sono importante per qualcosa, hanno bisogno di me per qualche motivo. Quale?

Lo stomaco della giovane brontolò, aveva fame, non mangiava da un bel po'. Forse un giorno. Una sensazione di fame le cominciò a divorare lo stomaco.

Andiamo bene, e ora come faccio?

Avvertì che il Dolente svoltava e sospirò. Era ormai scesa la notte, non aveva una torcia e degli orrendi mostri volevano banchettare con la sua carne.

Fantastica situazione

Pensò la giovane.

Non so dove caspio andare o come fare... forse dovrei lasciare che mi portino dove vogliono.

Maze Runner- La ChiaveWhere stories live. Discover now