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Ada aprì gli occhi, non sapeva bene quanto era passato ma di una cosa era certa: i Dolenti la stavano ancora strascinando per il Labirinto.

Quanto ci mettono questi inutili esseri?

Si chiese scocciata, il buio la avvolgeva ancora ma un istinto le diceva che non mancava molto all'alba. Questo la rincuorò un po'. Le venne in mente l'ultimo pensiero che aveva formulato nel sogno "Ho fallito".

Penso che anche Beth sia stata mia amica...

Un brivido le scese lungo la schiena mentre si ricordava il viso Rachel e ciò che era successo tra loro

Io e... Rachel?

Deglutì e chiuse gli occhi

Quella non era una semplice amicizia... credo

Si morse l'interno della guancia cercando di pensare. Rimase a riflettere.

Forse era con lei che ballavo quella strana coreografia... spero soltanto che sia viva

Gli occhi le si fecero lucidi automaticamente, era una sensazione strana, lei non era triste eppure quell'interrogativo sulla salute di Rachel le metteva addosso una strana sensazione. Sorrise in modo amaro.

Questo non è un buon segno ma spero che la vecchia Ada sia riuscita a salvarla, forse le avrò parlato del mio passato e mi potrà aiutare.

Annuì cercando di darsi sicurezza.

Sì, ne sono sicura... poi se non ricordo male era in quella strana stanza nera... è viva, è così.

Avvertì che il Dolente che la trascinava stava svoltando un'altra volta, poi la creatura si fermò ed Ada pensò che fosse arrivata la sua ora. Chiuse gli occhi strizzando le palpebre. Sentì degli strani rumori e poi le sembrò di avere quel mostro a pochi centimetri dal suo volto. Schiuse leggermente l'occhio sinistro e ne ebbe la conferma. Era come se il Dolente stesse controllando se fosse ancora svenuta o se stesse fingendo.

Non sono creature pensanti... non possono capire che fingo, vero?

Il silenzio che seguì quella supposizione fece accapponare la pelle della ragazza che lottò contro l'istinto di scappare. Doveva rimanere immobile.
Altri suoni la fecero sussultare ma quando guardò non vide più niente davanti a sé. Tutti i suoi muscoli si rilassarono ed il Dolente ricominciò a tirare.

Bene

Sospirò la giovane. Passò del tempo, non molto, forse mezz'ora o al massimo quaranta minuti, secondo il conteggio di Ada, che i mostri meccanici si fermarono di nuovo.

Mi hanno beccata questa volta, cacchio

Si disse tra sé e sé, sicura che da un momento all'altro una lama l'avrebbe colpita a morte. Ciò non successe. Si sentirono dei rumori metallici come se uno di quei cosi enormi fosse caduto a terra. Qualcosa la afferrò per la strana pettorina che la ragazza portava e la tirò su, una sensazione di vuoto prese lo stomaco della giovane non appena venne calata in un'apertura sotto al pavimento.

Dove caspio mi stanno mettendo?

Si chiese. Il pavimento sembrava non arrivare mai. Un'altra pinza la afferrò per poi depositarla distesa a terra. Sentì anche le altre creature sbattere contro il pavimento e non riuscì a frenarsi dall'aprire gli occhi. La stanza era buia ma notò chiaramente uno strano e vecchio pc posto in un angolo.

PIGLIA
SANGUINA
MORTE

Le vennero subito in mente queste tre parole.

Il pulsante, Aris o Rachel lo avevano premuto prima di uscire...

Maze Runner- La ChiaveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora