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La ragazza si svegliò di soprassalto nel suo letto, una strana luce illuminava la stanza. Pensò che stesse vivendo un incubo ma pochi secondi dopo qualcuno la abbracciò.
«Ei, va tutto bene»
le sussurrò una voce conosciuta
«Newt, non è un incubo, vero?»
si sentì una debole risata
«No, tranquilla»
Ada ricambiò la stretta tranquillizzandosi un po'.
«Teresa è stata liberata?»
«No»
«Dovrò fingere ancora di chiamarmi Lizzy allora»
ridacchiò la giovane
«Sì»

Lizzy... era la ragazza che Newt mi aveva fatto promettere di proteggere...

«Thomas ha raccontato che facevano parte di questa cosa chiamata "C.A.T.T.I.V.O." ed ha detto che il Labirinto è un codice, è stato costruito per avere un'uscita»
la giovane annuì risvegliandosi dai suoi pensieri.
«Devo parlare ad Alby, so dov'è l'uscita e forse ho anche il codice, o almeno parte»
disse tentando di alzarsi, Newt la spinse contro il materasso
«Ada, risposa»
le disse con gentilezza
«No, devo parlargli»
«Ascoltami-»
«No! Devo dirgli tutto!»
la giovane si spostò di dosso l'amico e corse fuori dalla propria stanza, poi giù per le scale ed infine fuori. Notò fin da subito una luce strana ed alzò il viso rimanendo in silenzio ad osservare quell'orribile spettacolo
«Il sole si è-»
mormorò incredula
«Spento»
completò il biondo dopo esserle arrivato vicino.
«Quando è successo?»
domandò la giovane
«Stamattina il Sole è comparso come se fosse stato già mezzogiorno e la luce non è mai cambiata, è grigia da allora»
rispose il ragazzo mettendosi le mani sui fianchi. Ada sgranò gli occhi ricordandosi del sogno che aveva fatto la notte precedente
«Oh cacchio»
mormorò portandosi una mano alla bocca
«Che c'è?»
«Tutto sta per andare a rotoli»
mormorò la ragazza con voce strozzata.
«Cosa intendi? Non è successo già abbastanza?»
«Può ancora peggiorare»
Newt non sapeva che dire.
«Che ore sono?»
domandò la ragazza
«Sera»
Ada annuì
«Abbiamo ancora tempo».
La ragazza cominciò a camminare dirigendosi verso il Casolare
«Newt, appena Minho rientra dobbiamo fare un'Adunanza, ci devono essere anche Thomas e Teresa»
il giovane aggrottò la fronte ma non fece domande.
«Devi mangiare»
disse dopo una paio di secondi vedendo che la giovane al suo fianco si reggeva in piedi a fatica,
«Newt, va tutto bene, posso resistere»
cercò di liquidare lei l'argomento
«Non mangi e bevi da due giorni in pratica, non puoi resistere, ne hai bisogno. Mi occuperò io del resto»
il biondo afferrò la ragazza per un braccio e la voltò verso di sé
«Ti prego»
lo stomaco di Ada in quel momento brontolò ma la giovane non se ne importò. Strinse i pugni cercando di mantenere la calma
«Newt, potrei aver trovato il modo di farti uscire da qui e tu vuoi che io mangi? Sono due giorni, non è un'infinità di tempo»
il biondo sospirò serio
«Sì, ti sto esattamente chiedendo quello»
«Non è questo il momento»
«Ma-»
«Ho detto no!»
gli urlò in faccia per poi togliere la mano dal suo braccio. Si voltò e andò dritta dritta al Casolare, diretta verso camera sua.
Doveva pensare, ricordare. Salì in fretta le scale e si chiuse la porta alle spalle. Aveva già il fiatone e la sensazione di fame si faceva già sentire in tutto il suo corpo.

"PIGLIA" "SANGUINA" "MORTE"

Le venne in mente

Devo scriverle

Si buttò sulla cassa e cominciò a tirare fuori tutti i vestiti rimasti, lanciandoli poi in aria. Essi atterravano in qualche parte indefinita del pavimento creando un sacco di confusione a terra.

Devo scriverle, devo scriverle

Cominciò a ripetere nella propria testa. Dopo vari tentativi riuscì a togliersi la collana, si ricordò di capelli ancora sporchi di gelatina i Dolente. Afferrò il ciondolo e, con la mano che tremava, tentò di infilare la coda nella piccola fessura. Ci riuscì e tirò via il doppio fondo lanciandolo via assieme alla collana, il piccolo oggetto d'oro fece un rumore molto debole, le sue orecchie lo avvertirono ma il cervello era fissato soltanto su una cosa: "piglia" "sanguina" "morte".

Maze Runner- La ChiaveWhere stories live. Discover now