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Arrivarono alla zona della mensa ed entrarono nelle cucine trovandoci un gruppo di quattro ragazzi che rovistava un po' ovunque
«Ehi, chi di voi è Scott?»
domandò la ragazza, uno dei Radurai si voltò e la guardò con aria truce
«Sono io, perché mi cerchi? Ada»
pronunciò quelle parole in modo schifato, soprattutto il nome della ragazza. Lei rispose con sguardo impassibile mentre Chuck, nascosto dietro di lei, sudava per la paura
«Devo dare a te, testa di caspio montata, questi»
lui alzò un sopracciglio, si vedeva che era incuriosito
«Che sono?»
«Te lo spiego visto che sei cieco e forse pure stupido, si chiamano "coltelli" e sono miei, capito?»
il ragazzo contrasse la mascella irritato
«Mi chiedo cosa ci faccia una come te con quelli, non sono decisamente una cosa da femmine»
«Ah no?»
la giovane prese uno dei tre oggetti che aveva in mano e lo scaraventò contro il Raduraio. La lama gli prese con precisione l'angolo della maglia per poi andare a conficcarsi contro il muro, dietro allo sbruffone.
«Fantastica»
le sussurrò Chuck sbalordito. Ada sorrise spavalda e Scott si girò guardando dietro, deglutì rumorosamente e poi riportò il suo sguardo sulla ragazza
«Avresti potuto uccidermi razza di rincaspiata»
disse poi con gli occhi sbarrati, la giovane rise
«Tranquillo, Scotty, ho una mira migliore tutti i presenti messi assieme... se avessi voluto ucciderti lo avrei fatto»
ribatté con un sorrisino beffardo
«E ringraziamo che non ho puntato altrove»
aggiunse abbassando per un secondo lo sguardo sul cavallo dei pantaloni del ragazzo
«Non so se hai capito, ma penso di sì».

Sia lei che Chuck uscirono dall'edificio senza consegnare nulla ai quattro ragazzi.
«Ed ora che facciamo con questi?»
le domandò il rossiccio
«Li do a chi voglio che sopravviva, non so come ma questi coltelli sono speciali»
«E in cosa?»
«Hai presente i bracci dei Dolenti? Ecco, questi tagliano il metallo come se fosse formaggio»
«Wooo»
mormorò lo Spalatore «Fico»,
Ada annuì divertita
«Super fico»
lo corresse.
Diede una rapida occhiata ai coltelli che aveva e cominciò a pensare a chi potesse darli. I due girarono un po' la Radura in modo da consegnarli a chi di dovere. Ne diedero uno a Clint, uno a Jeff, uno a Teresa e ne rimanevano giusto giusto altri quattro, contando anche quello rimasto nella cucina. Decisero di depositarli in modo da riprenderli più tardi e finire di darli.
«Ada, che facciamo?»
«Vieni, ho un'idea »
cominciò a dirigersi verso il Dolente morto ancora posizionato davanti ad una delle porte, sfilò il coltello dallo stivale e cominciò ad osservare l'animale.
«Secondo te, se uso questo sui circuiti mi da la scossa?»
domandò al ragazzino che rispose facendo spallucce. La giovane fece un respiro per poi avvicinarsi ad uno dei bracci provvisti di coltello, lo afferrò con la mano sinistra e, senza stringere troppo in modo da non farsi male, lo tagliò di netto usando l'altra arma
«Porco caspio-»
mormorò il rossiccio sbalordito. Ada appoggiò a terra il proprio coltello e cominciò a rigirarsi tra le mani l'arma che aveva appena staccato dalla strana creatura meccanica
«Secondo te taglia un braccio di Dolente?»
Chuck fece di nuovo spallucce
«Provalo»
suggerì lui, Ada prese lo stesso braccio ed utilizzò l'arma sul metallo, ottenendo lo stesso risultato di prima. La ragazza sorrise soddisfatta
«Che vuoi farci con quelli? Sembrano difficili da usare come coltelli»
«Penso delle lance, possiamo attaccarli alle estremità... dovremmo dirlo a Newt, che ne dici?»
il ragazzino annuì
«Vai a chiamarlo, io intanto continuo qui»
gli disse cercando con lo sguardo un altro coltello.
Il biondo arrivò poco dopo e chiamò la ragazza che si era accovacciata dietro al corpo inerme. Quando sentì il suo nome si spinse sulle ginocchia e si alzò in piedi
«Salve, biondino»
gli rispose brandendo in mano entrambe le armi che stringeva
«Che caspio stai facendo con quelli?»
la ragazza scavalcò i bracci meccanici e gli si avvicinò
«I miei coltelli possono tagliare questo tipo di metallo, ed anche 'sti cosi ci riescono... pensavo che potessimo farne delle lance»
il giovane cominciò a fissare le mani di Ada e si portò una mano al mento
«Credo si possa fare...»
disse infine provocando un sorriso sul viso della giovane.
«Possiamo usare anche l'altro»
suggerì subito lei contenta
«L'altro cosa?»
«Dolente, quello che avete ucciso per salvarmi l'altro giorno-»
«Ieri notte lo hanno portato via, per questo non hanno fatto in tempo»
Ada si strinse nelle spalle
«Significa che useremo solo questo».

Maze Runner- La ChiaveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora