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Giunse il momento della partenza e molti dei Radurai si erano riuniti di fronte ad una delle Porte, alcuni, dopo un breve saluto ai compagni, invece si allontanarono per tornare all'interno della Radura.
«Perché non se ne vanno con noi?»
domandò Chuck
«Hanno paura, ed è normale, d'altronde non si è umani se non si ha paura»
gli spiegò Teresa.
Ada fissava il vuoto davanti a sé e Newt le strinse la mano nel tentativo di farle capire che era al suo fianco
«C-che succederà a Scott e gli altri?»
sussurrò lei all'altro ragazzo che le era vicino,
«Jeff ha detto che Scott non potrebbe non superare la notte... per Eric e Flinn non si può fare niente se non legarli ad un palo e lasciarli in pasto ai Dolenti»
le spiegò Clint
«Non- supererà la notte?»
si voltò verso il proprio amico
«Newt gli ha provocato lesioni interne troppo gravi, sarebbe un miracolo se sopravvivesse».
Il biondo le accarezzò il dorso della mano la ma lei mollò la presa portandosi la mano al petto
«Non- toccarmi- per favore»
gli disse con la vista appannata
«Scusa»
mormorò lui per poi cominciare a correre verso le porte. Anche Chuck e Teresa se ne andarono
«Ada... come stai?»
domandò il Medicale
«Devo solo riprendermi, mi basteranno un paio di ore»
lo rassicurò la ragazza, Clint annuì lentamente intristendosi ancora di più.
«Posso dirti una cosa?»
le sussurrò
«Spara»
«Torna te stessa per tre o quattro ore, per favore»
la implorò
«In che senso?»
«Capisco come stai, o almeno ci sto provando, ma ascoltami, adesso serve la Ada inflessibile, okay?»
lei fece un debole sorriso amaro per poi aggiungere un piccolo gesto del capo
«Andrà tutto bene, poi potrai piangere quanto vuoi... io ci sono va bene? E ci sarò sempre, ma ora devi promettermi che penserai solo ad uccidere quanti più Dolenti puoi»
al giovane venne l'istinto di prendere le mani della ragazza ma si morse la lingua.
«Ci... proverò»
disse alla fine Ada un po' incerta
«Grazie».

Arrivati alle porte, tutti si misero in posizione e le armi vennero distribuite. Minho e Thomas rientrarono appena in tempo. Entrambi si piegarono in due per lo sforzo e si guardarono in giro, c'era un'aria strana. Il ragazzo orientale trovò Ada seduta a poca distanza dal gruppo nel mentre che era intenta a giocherellare con una freccia; aveva lo sguardo spento. Il ragazzo corrugò la fronte e, seguito dall'altro Velocista, si avvicinò a Newt.
«Che caspio è successo alla stronzetta?»
gli chiese
«Non chiamarla così»
gli intimò Newt a denti stretti
«Calmo, che le è successo?»
in quel momento arrivarono tre ragazzi con le mani legate scortati da altri tre.
«Hanno cercato di-»
tentò di dire il biondo, gli altri due capirono all'istante
«Eric e Flinn non scherzano, ma Scott è ridotto addirittura peggio»
constatò Thomas e il biondo annuì
«L'ho beccato mentre le abbassava le... è già tanto se non l'ho ammazzato a mani nude»
gli spiegò poi con i pungi stretti
«Tutti e tre volevano-»
Newt annuì, il Velocista orientale si avvicinò ai tre e si posizionò di fronte al giovane ridotto peggio
«L'ho sempre saputo che eri una testa di caspio, ma pensavo ci fosse un limite a tutto... tua madre ha partorito una vera e propria merda, che brutta sorpresa si deve esser ritrovata davanti dopo nove mesi»
Scott si leccò il labbro inferiore, completamente spaccato e pieno di sangue rappreso, e sorrise maligno
«Ho visto più io in dieci minuti lì dentro con lei, che tu in tutta la tua vita»
disse soddisfatto
«Non sono uno schifoso stupratore come te almeno»
«Andiamo, tutti qui dentro avrebbero voluto farlo... ma solo io e sti due abbiamo avuto le palle di farlo, ammettilo»
Minho gli tirò un pugno in faccia facendolo piegare in due. Newt e Thomas intervennero prendendolo per le spalle ed allontanandolo
«Peccato che tra un po' sarai morto»
disse il biondo all'altro mentre quest'ultimo si tirava su. Scott alzò il viso e lo guardò in volto con gli occhi pieni di paura
«Pensi che ti abbiamo portato qui per farti uscire con noi?»
gli domandò retorico lo Scavatore,
«Voi non potete»
farfugliò il prigioniero,
«Scott, voi tre creperete oggi, forse tra un paio d'ore se siete fortunati»
gli spiegò il capo con tono sprezzante. Ada tese l'orecchio incuriosita ma senza voltarsi.
«Pensavi di scampartela e invece te la sei presa nel culo»
aggiunse il giovane dai capelli neri
«Non- potete-»
«Ragazzi, andiamo, lui ha fatto tutto- io ed Eric non l'abbiamo manco toccata. È stato lui ad avere l'idea»
tentò Flinn agitandosi
«Ed io dovrei pure crederti? Adam ci ha detto tutto, è stato lui a permetterci di trovarvi in tempo»
Scott spostò lo sguardo sul giovane appena nominato
«Brutto traditore!»
gli urlò Flinn
«Traditore? Io? Ho faccio la cosa giusta, idioti»
ribatté l diretto interessato.
Scott si tirò su in posizione eretta e sospirò rassegnato
«Perché fate tanto casino? Le sarebbe pure piaciuto»
provò a dire Eric. In quel momento Ada scattò in piedi e si diresse verso di lui spostando i Radurai a suon di spintoni
«Prova ripeterlo e giuro che ti riduco peggio di lui»
sibilò Newt a denti stretti, la ragazza però si intromise
«Mi sarebbe piaciuto eh? Ridicola testa di caspio, dimmi se ti piace questo»
ruggì pugnalandolo all'altezza del costato utilizzando tutta la forza che riuscì ad avere. Egli non ebbe nemmeno il tempo di urlare di dolore poiché ella spinse la lama del coltello nella carne. Da quest'ultima finì per spuntare solo l'elsa. Dalla bocca del ragazzo uscì un piccolo rivolo di sangue che per poco non andò a macchiare il braccio di Ada. Teresa coprì inorridita gli occhi di Chuck mentre Newt afferrava l'altra ragazza.
«Brutto bastardo, muori!»
urlò quest'ultima sputando contro il ragazzo che aveva appena aggredito. Eric collassò a terra non potendo nemmeno portarsi le mani alla ferita visto che le aveva legate assieme dietro la schiena. Jeff e Clint si gettarono su di lui, ormai però non c'era molto da fare. La giovane si liberò dalla presa di Newt e spinse via i due Medicali mettendo un piede al collo di Eric spingendoci con forza la propria suola. Il volto del giovane divenne paonazzo mentre si vedeva che stava disperatamente cercando aria
«Ti piace morire? Eh?!»
gridò pressando ancora di più, qualcuno cercò di afferrarla e trascinarla indietro. Non appena la ragazza venne tirata cominciò ad agitarsi scalciando ovunque. Tirò un colpo di tallone al manico del coltello facendolo entrare ancora più in profondità nel corpo della sua vittima, uno schizzo di sangue uscì dalla ferita andando ad imbrattare lo stivale destro della giovane. Eric emise un verso strozzato mentre il suo corpo veniva scosso da continue convulsioni. Ada piantò i piedi del terreno e si spinse in avanti riuscendo a liberarsi dalla presa. Finì inginocchiata di fianco al giovane,
«Rispondimi!»
gli urlò lei cominciando a piangere.
Afferrò il proprio coltello con l'intenzione di pugnalare ancora il Radurai.
Newt si accovacciò su di lei afferrandola per entrambe le braccia, con uno strattone tentò di portarla via, il palmo di Ada era ancora chiuso attorno al manico della propria arma facendo sì che se la portasse dietro. La lama fuoriuscì dal corpo del ragazzo facendo uscire tutto il liquido che aveva trattenuto fino ad allora. In quel momento, il petto di Eric smise di muoversi.
Gli altri due prigionieri rimasero pietrificati.
Clint si riavvicinò al giovane ma si bloccò all'istante
«È... morto»
dichiarò voltandosi verso gli altri. Nessuno osò muoversi. Newt lasciò andare Ada e la abbracciò, lei si aggrappò alla sua maglietta e lui riuscì ad alzarla leggermente e portarla fuori dal gruppo. Thomas si portò un mano alla bocca e Minho rimase impassibile a guardare con occhi ridotti ad una piccola fessura il corpo morto di Eric
«Se lo meritava»
sussurrò schifato.
Newt fece sedere Ada a terra e la abbracciò di nuovo non sapendo che altro fare
«L'ho ucciso»
piagnucolò lei schiacciando ancora di più il volto contro il corpo del biondo
«Tranquilla, è tutto finito»
le disse lui accarezzandole dolcemente i capelli. Dopo una trentina di secondi, la ragazza si calmò e Clint le si avvicinò
«Ci siamo noi»
le sussurrò in tono rassicurante. Lei assottigliò lo sguardo e si tirò su per poi pulirsi il viso dalle lacrime con occhi vuoti.
«Muoviamoci, o il tempo per uscire passerà»
la sua voce era priva di qualsiasi emozione e ciò fece rabbrividire e contemporaneamente preoccupare tutti gli amici della ragazza. Newt guardò Clint chiedendogli con gli occhi cosa dovesse fare, il Medicale sospirò e gli mimò con la bocca che Ada aveva ragione: dovevano mettersi in cammino, avevano già perso troppo tempo.

Ad ognuno venne assegnata una posizione ed il gruppo cominciò ad incamminarsi in modo compatto per i corridoi del Labirinto. In testa a tutti c'erano Minho, Thomas, Ada e Newt; dietro di loro erano posizionati Teresa, Chuck, Clint e Jeff. Ada prese l'ultimo coltello che le era rimasto e lo consegnò a Chuck
«Tieni, usalo e mi raccomando, non perderlo»
lui annuì deciso, la ragazza non aveva mai visto una tale espressione sul suo viso paffuto. Un senso di paura la prese per un attimo il cervello

Voglio rivedere il suo sorriso quando usciremo di qui... a tutti i costi

Pensò giurando a sé stessa che lo avrebbe protetto. Consegnò gli altri a Newt dicendogli di darne uno a ciascuno dei Velocisti accanto a lui.

Maze Runner- La ChiaveWhere stories live. Discover now