Never stop me

Capitolo 3

-sei rimasto in silenzio. Cosa stai controllando con tanta insistenza?- domandò Ginevra a Ivon che aveva lo sguardo smeraldo fisso sul cellulare.

-sto cercando dei biglietti- borbottò lui mordendosi il labbro inferiore -bingo- ridacchiò per poi comprarli e sorridere vittorioso.

-biglietti per cosa?- domandò ancora Ginevra.

-a quanto pare questa sera e domani ci sono le partite dal vivo di League of Legends. Non so quale campionato sia, mi è apparso mentre cercavo notizie sul gioco, e ho pensato di andarle a vedere- spiegò velocemente il castano.

-perché? Non dovresti concentrarti sull'imparare il tuo ruolo?-

-quale modo migliore di imparare se non osservare con i miei occhi un vero professionista che gioca dal vivo?- le fece notare Ivon sorridendo -per mia sfortuna dovrò andare con Hannah visto che Nil ha riprese fino a tardi- sbuffò il ragazzo che era stato costretto a comprare due biglietti per entrambi i giorni e non solo il suo.

-potresti invitare Erik- ridacchiò Ginevra aspettandosi la reazione del ragazzo.

-col cazzo. Non lo sopporto, uh Hanna ha detto che mi raggiunge li- disse poi Ivon controllando l'orario e notando anche come mancassero solo venti minuti prima dell'inizio della partita e si sporse verso il taxista per dirgli il nuovo indirizzo al quale doveva portarlo. Per sua fortuna l'uomo era già di strada e in nemmeno cinque minuti Ivon era già arrivato e dopo aver salutato la sua manager si diresse verso l'ingresso della struttura.

-si può sapere perché mi hai invitata qui?- gli chiese Hannah quando lo vide arrivare e Ivon le sorrise facendo vedere i due biglietti che aveva sul telefono e entrando insieme alla rossa nella struttura.

-la serie è su questo gioco- le rivelò allora il ragazzo seguendo la massa di gente con maglie colorate con quelli che dovevano essere i nomi dei giocatori -e ci hanno detto che dobbiamo comportarci come i veri giocatori quindi ho pensato di studiarli un po'-

-e non potevi trascinare Nil?- domandò curiosa Hannah.

-volevo ma sta ancora girando- borbottò Ivon entrando insieme alla ragazza nella zona degli spalti e andando a sedersi dove vide due posti liberi e anche in un posto dove poteva vedere perfettamente i giocatori che dovevano ancora entrare sul palco.

-non dovresti mantenere un profilo basso?-

-secondo te qualcuno qui mi riconosce? Siamo gli unici che non ne capiscono niente di questo gioco- le fece notare il castano osservando attentamente anche tutto il pubblico che stava sventolando bandiere o anche cartelloni che dalla sua posizione Ivon non riusciva a leggere.

-e devi guardare qualcuno nello specifico?-

-i jungler- rispose velocemente il castano.

-i che?-

-quelli che stanno nella giungla, sarà quello il mio ruolo quindi devo osservare loro con più attenzione-

-sai chi sono tra i vari che vedremo? Sai almeno che squadre giocano?-

-Hannah non so nulla- ridacchiò nervosamente Ivon -cercherò di capirlo dal commento- aggiunse poi indicando verso sinistra dove due ragazzi si stavano mettendo le cuffie con i microfoni pronti probabilmente a commentare la partita.

-Benvenuti alla semifinale dello winter split qui il vostro Tamiel in compagnia come sempre di Guya- iniziò il primo dei due sorridendo al suo collega.

-voglio sentirvi urlare- disse proprio Guya e tutti nel pubblico esultarono con Ivon che applaudì semplicemente non sapendo cosa fare. Era la prima volta che si trovava ad un evento del genere. -ottimo sono carichi mio caro Tamiel-

-come sempre e spero che anche i God Esports siano carichi oggi visto che ieri hanno vinto per puro caso contro i FUT al game cinque ed era anche iniziata male per loro-

-come al solito tutto è andato sulle spalle del loro jungle Soldier che solo grazie alla sua pentakill è riuscito a risolvere un game rovinoso- Ivon guardava confuso i due ragazzi, non aveva capito niente di quello che avevano detto a parte che uno dei tizi che doveva tenere sotto controllo era un certo Soldier. Almeno aveva scoperto il nome di uno dei due julgler.

-ci capisci qualcosa?- gli sussurrò Hannah la cui faccia era anche più confusa della sua.

-no, solo che devo tenere d'occhio quel Soldier- sussurrò a sua volta Ivon.

-facciamo entrare i nostri semifinalisti che ne dici Guya-

-certo che si! Vedremo chi tra i God e gli Hero si porterà a casa la best of 5 di oggi e quindi un posto nella finale di domani contro i ASX che sono ancora gli unici imbattuti in tutto il torneo- e dopo quelle parole sia Hannah che Ivon videro entrare i dieci giocatori delle due squadre con quelli che erano i rispettivi coach e subito partirono dei cori anche se l'unica cosa che Ivon riuscì a capire fu "Kero" ripetuto come un disco rotto e poco dopo quando sullo schermo apparirono le immagini dei diversi giocatori scoprì che Kero era proprio uno di quei giocatori e quindi i cori erano per lui.

-era Soldier quello che dovevi seguire?- gli domandò Hannah e Ivon annuì cercando il giocatore fino a quando non trovò sul lato che era colorato di blu un moro che sullo schermo era indicato con il nome di Soldier e che stava parlando tantissimo attraverso le sue cuffie.

-perché ho accettato di venire qui?- borbottò Hannah dopo un po' che aveva rinunciato a capire quello che stava succedendo.

-perché ti ho pagato io il biglietto- ridacchiò Ivon prendendo il suo telefono -vieni qui che devo far rodere quel coglione di Erik-

-cosa centra Erik?- domandò Hannah che comunque si avvicinò al castano per farsi una foto con lui nonostante fosse leggermente buio e vide anche Ivon creare un post su twitter utilizzando quella foto:

"io e Hannah per puro caso ci siamo trovati a una semifinale esports...per chi tifiamo?" scrisse il ragazzo ridacchiando e pubblicando velocemente il post.

-puoi dire a cosa stai lavorando?- domandò dubbiosa la ragazza.

-non so ma non ho scritto che sono qui per lavoro solo che ci siamo trovati per caso. Solo chi lavora alla serie capirà. Per risponderti alla domanda di prima Erik è nella serie- le rivelò Ivon e la rossa annuì preoccupata leggermente per Nil.