Capitolo 7

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-Luce tesoro mio stai bene?-
Una mano grande e rugosa accarezzò il mio viso.
- Nonno?-le lacrime iniziarono a scendere copiose.
- Ma com' è possibile? Sto sognando?-
Ero riversa a terra, mi aiutò a tirarmi su. -Piccola mia.-
Lo fissai per un tempo infinito accarezzandogli prima i capelli, poi il viso.

Mi guardai attorno, eravamo a casa, la nostra casa ed era bella come una volta.
-Stai bene Luce?- chiese nonno.
-Si ma come, sei vivo? Non capisco.-
Sorrise bonario. -No amore mio.-
-Ma io, io ero con Xhon. - balbettai. -Credo...ad un certo punto credo che fossero arrivati i Verdi- tentai di ricOrdare- lui mi ha preso per mano e aveva la pietra nera, mi ha detto di non pensare a niente, ma io...-
Adesso capivo, io avevo pensato al nonno e che volevo tornare a casa.

Mi buttai tra le sue braccia.
-Nonno ho pensato a te.- una domanda mi balenava in testa- Questo é il paradiso?-
Rise. -No mia cara.-
Il suo sguardo fu attirato dal luccichio del mio collo e divenne serio.
-Chi ti ha dato questa?-
-E' stato uno dei figli di Ron, non è bellissima?-
-Toglitela subito.- ordinò.
-Ma perché nonno. Thao ha detto che è un porta fortuna.-

Con un gesto veloce me la strappò via dal collo.
-Questa è una pietra Menthes, proviene da un mondo molto spirituale, ci vuole grande consapevolezza di se stessi per portarla, chi te l'ha data non vuole il tuo bene.-
Rimasi stordita dalle sue parole. Thao voleva farmi del male?

Mi guardò preoccupato.
-Non abbiamo molto tempo, fra poco svanirò e resterai bloccata in questo limbo. Menthes equivale a menzogna, tutto ciò non è reale, il tuo viaggio con l' Ura è stato disturbato dall' influenza del nuovo ciondolo.-
-Cos'è l'Ura?-chiesi.
-Quella che tu chiami pietra nera. Ne hai un'altra spero?-
Gli feci cenno di no e il suo viso s' incupì ancora di più.
-Vieni con me.-

Lo seguii su per le scale per arrivare in quella che un tempo era stata la sua camera, rovistò fra i cassetti della sua scrivania e aprendone uno estrasse una scatolina.
-Qui dentro ci sono tre Ure,- spiegò porgendomele-usale bene.
Guardai all'interno ,era vero.
-Ma come,- non riuscivo a capire-se questo non è reale perché posso toccarti e prendere queste pietre?-
-Piccola mia la casa di una volta non e' reale ma esiste ancora nella realtà una vecchia casa dismessa e per fortuna a questa scrivania nessuno ha messo mano da quando sono morto.
Per quanto riguarda me, la pietra del Mondo 1 ha fa fatto sì che apparissi. Il potere degli Eletti è talmente forte da passare tra il mondo dei vivi  e quello dei morti. -

Cercai di metabolizzare le ultime informazioni.
-Gli uomini Verdi vogliono uccidermi?- chiesi d'un fiato, temendo potesse sparire da un secondo all'altro.
-Io non credo ma potrebbero catturarti e a quel punto dovrai essere forte, resistere e dovrai usare la capsula.-
-Ma come?- chiesi frustrata.
Il suo volto si rabbuiò. -E' colpa mia, avrei dovuto prepararti in qualche modo invece credevo di proteggerti tenendoti all'oscuro.-

Prese le mie mani nelle sue. -Devi trovare tu il modo, scrivi tutte le pagine del diario cosicché gli uomini Verdi non potranno più usare la spilla.
- E' tutto così difficile.- ricacciai le lacrime indietro. -Mi manchi nonno.-
Mi abbracciò ma il calore del suo corpo si dissolse prima ancora di potermi confortare.
Guardai a terra dove la pietra Menthes giaceva proprio nel punto esatto in cui lui era sparito.
La recuperai mettendola nella scatolina al posto delle altre e poi la  riposi nel cassetto.
Quello che avevo appena appreso era che non dovevo più essere la bambina del mio Mondo quindi presi un' Ura tra le mani e pensai alla residenza dei Gimbo.

La camera dove avevo dormito quello che ormai mi sembrava un secolo fa dato che non riuscivo ancora a capire il tempo del Mondo11,era uguale a come l' avevo lasciata.
Presi la via per il corridoio, ma dovetti fermarmi giù per le scale udendo delle voci maschili.

Mi accostai al muro e cercai di sporgermi un po' per osservare.
Erano in cinque, tutti col volto coperto da quella che  riconobbi come la divisa dei Difensori.
-Si muovono sempre più veloci, non possiamo rischiare che facciano del male alle nostre famiglie per una Dodicana.- esclamò uno di loro.
-Consegniamola.- disse il tizio appoggiato al camino.
Ci fu un brulichio di assenzi, poi un altro parlò.
-Restiamo calmi, mio padre comanda ancora questo Consiglio.-

Mi sembrò una voce familiare anche se non era quella di Thao, ne quella di Xhon e somigliava solo in parte a quella di Ron.
-Lui,- continuò con voce ferma-ci sta chiedendo di proteggere la ragazza e assicura che nessuno dei vostri cari sarà in pericolo.-

Il tipo poggiato al camino si mosse nella sua direzione.
-E dove sarebbe tuo padre adesso di grazia, Fathion?-
Avevo già sentito quel nome, Sana mi aveva parlato di lui una sera in cucina mentre sciacquavamo le fragole per il dopo cena.
Era il figlio maggiore di Ron.

-Mio padre sta spiando il nemico e cerca alleati per combattere.- continuò.
-Alleati?- ruggì il tipo. -Nessuno vuole buttarsi in una guerra che non gli riguarda.-
-Riguarda tutti i Mondi, Verzh. Non nascondere la testa sotto la sabbia.-
Un altro Difensore basso  e tarchiato si avvicinò all'orecchio di Fathion che girò la testa in direzione delle scale, la mia direzione.
Rabbrividii incrociando il suo sguardo, di ghiaccio.
Istintivamente mi girai di scatto riprendendo a salire con una mano sulla seconda Ura e un 'altra sul ciondolo di Sasha.

-Dove credi di andare.-
La voce mi fece trasalire e la fredda lama   che percepii sul mio collo bloccare.
-Voltati Dodicana!- gridò con disprezzo.
Seguii l'ordine cauta. Verzh era di fronte a me e con lui la sua spada.

Mi costrinsi a guardarlo negli occhi per non fargli intuire che avevo paura.
-Mi chiamo Luce, non dodicana.-
Rise. -Per me siete tutti uguali voi, figli del tuo Mondo.- disse con disprezzo.
Guardai oltre le spalle dell' uomo in direzione di Fathion che mi stava fissando.
-Portala giù Verz.- gli ordinò.
Scesi i gradini con calma e a testa alta.
Fathion tirò giù cappuccio e maschera. La fotocopia di Ron, con gli occhi chiari di Athea mi si parò davanti.

Prendendo coraggio decisi di attaccare.
- Tuo padre non sarebbe felice di sapere che parlate alle sue spalle.-
Mi guardò truce.
-Xhon ti ha descritta come una rammollita senza spina dorsale, ma vedo che la lingua non ti manca.-
Rimasi un po' delusa agli occhi di Xhon ero così?

-Io direi di consegnarla adesso.- intervenne Verz.-I Verdi ci lasceranno in pace se gliela diamo.-
Fathian lo gelò con un' occhiata.
-I Verdi vogliono tutte le capsule non si fermeranno alla mia.- obiettai.
-Taci.- Strillò lui. -Tu non sai niente del nostro Cosmo. Ti hanno detto un granello di quella che è la verità.-
Mi scocco' quindi  un'occhiata spettrale  dalla quale trapelalo' odio puro.

Stava dicendo la verità?
Mi ero fidata di Ron e della sua famiglia, di quel poco che mi avevano detto sui Mondi e sull' ipotetica guerra che poteva scoppiare ma non avevo fatto ricerche di alcun tipo,non mi ero informata per avvalorare le loro storie.
E se finora mi avessero tenuta buona soltanto per consegnarmi al momento giusto ai nemici?
Fathian notò il turbamento sul mio volto, aveva ottenuto ciò che voleva.

Capii che mostrarmi debole in quella circostanza non sarebbe stato astuto.
-Che aspettate allora, chiamateli.- fui sorpresa a dire.
Il ragazzo mi prese il braccio .-Andiamo.-
Le gambe quasi non mi cedettero e sfumò la mia spavalderia.
Un sorriso si allargò sul volto di Verz , mentre su quello degli altri uomini c'era stupore.

-Nessuno tocchi questa ragazza fintanto che non vedrò mio padre.- ringhiò Fathian. -Il consiglio non ama i traditori, ve lo rammento.-
Scoccò poi un' ultima occhiata agli uomini, gli stessi si ammutolirono.

-Grazie.- sussurrai, mentre mi spingeva al piano di sopra.
La stretta sul mio braccio aumentò.
-Non lo faccio per te, ma per mio padre.-
 


Spazio autrice:
Ciao a tutti follower e lettori di passaggio, questo capitolo è un po' più corto dei soliti. E' stato difficile da scrivere, non volevo snocciolare troppe dinamiche. Alla fine ne sono soddisfatta comunque. Mi auguro sia lo stesso per voi. Fatemi sapere nei commenti. 🤞• Baci

LuceWhere stories live. Discover now