Capitolo 5

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Angolo autrice:

Scusate il ritardo ma tra il ritorno a lavoro post infortunio e l'emicrania di questi giorni, solo ora sono riuscita a pubblicare quello che dovevo pubblicare scorsa settimana. Vi chiedo ancora scusa e godetevi il capitolo. 💜🐰🐯💜

Il bel corvino era seduto su una delle tante panchine dello spogliatoio in attesa. Durante quella lunga e straziante attesa, la sua mente aveva iniziato a viaggiare lungo a vari scenari, si era addirittura impuntato di non dare retta a quella piccola e fastidiosa vocina, che gli diceva che il suo amico e il piccolo e dolce omega in questo momento, stessero facendo ben più che abbracciarsi.

Quel dannato tarlo fastidioso gli faceva immaginare cose assai peggiori di quelle che erano e non riusciva a darsi pace, solo il suo amico, con un'attenta e dettagliata spiegazione poteva.

Quindi chiuse gli occhi e si concentrò solo ed esclusivamente su quello che era il viso di Tae sorridente, così da cercare di recuperare il buon umore e distendere di nuovo i suoi muscoli, che fino a qualche minuto prima erano tesi a causa della tensione che stava provando.

Sbuffò sonoramente e dopo qualche altro secondo, riaprii gli occhi e al suo fianco, in religioso silenzio, c'era Yoongi che attendeva l'enorme tempesta di domande che a breve Jk gli avrebbe fatto. Si sedettero più comodamente e Jungkook puntò i suoi occhi su quelli del suo Hyung <Allora cosa è successo?> chiese in tono piatto, cerva in tutti i modi di non far capire al suo amico quanto in realtà fosse agitato. Yoongi, d'altra parte, lo conosceva come il palmo della sua mano e sapeva bene quanto il suo amico, in questo momento, fosse arrabbiato e triste, sapeva anche quanto la sua mente bacata gli facesse avere delle fantasie assurde, non poteva usare nessuna maschera.

Si schiarii la voce < Allora partiamo da una premessa... Tu mi dovrai ascoltare fino alla fine del discorso senza fare o dire nulla... Una volta finito decideremo INSIEME il da farsi... Sono stato chiaro? > disse in tono fermo.

Il corvino annui senza esitazione e allora il menta iniziò a raccontarli tutto dal principio, raccontando della famiglia di Taehyung fino agli atti di bullismo di Jyonji e della sua cricca, una volta terminato il tutto guardò il suo amico, che neanche per un secondo aveva dato qualche minimo segno di vita, sembrava come congelato sul posto, non muoveva un muscolo.

Dall'altra parte Jungkook stava provando un mix di emozioni che spaziavano dalla rabbia alla tristezza, non poteva credere a quello che aveva sentito e li si spiegava il perché il suo dolce cucciolo, nonostante sembrasse felice, in realtà non lo era < Sono un Alpha di merda, vedevo che c'era qualcosa di strano ma non ho mai fatto niente... Non mi merito di averlo al mio fianco > disse con voce rotta. Yoongi subito gli diede un pugno in testa accompagnato da un sospiro frustato < Che cazzo dici! Ok avevi notato che c'era qualcosa che non andava e non sei intervenuto... Ma tu e lui siete fatti per stare assieme... Tu sei l'unico che può salvare Tae e darli di nuovo la felicità! Quindi ora alza il culo e dimostra che sei un Alpha con le palle! >.

Il discorso del suo amico lo aveva aiutato a togliersi dalla testa quella nuvola di malumore che lo aveva colpito < Hai ragione! Ora dobbiamo solo capire cosa fare con Jyonji e il suo gruppo... Vorrei fargliela pagare per tutto il dolore che hanno inflitto al mio Omega, ma allo stesso tempo vorrei che fosse una cosa lenta e continua... Hai capito che intendo vero? >, Yoongi sapeva benissimo cosa intendesse Jk, quindi con un ghigno che la diceva tutta, tirò una pacca sulla spalla del suo dongseng si alzò in piedi seguito così anche da Jk < In tanto tu devi conquistare il tuo principe e poi pian piano ogni cosa farà il suo tempo... vedrai. > disse con tono tranquillo, il corvino sorrise e assieme si avviarono all'interno della palestra per la lezione di ginnastica.

Dall'altra parte avevamo invece un certo biondino, che si sentiva più sereno e libero. Era riuscito a confidarsi con qualcuno e il suo cuore ora si sentiva più leggero, temeva solo il momento in cui Jyonji avesse saputo ciò che aveva fatto, ma al momento non voleva lasciarsi di nuovo trascinare nel baratro della paura, anzi voleva crogiolarsi in quella sensazione di calma e pace in cui al momento era avvolto.

Con un dolce sorriso sulle labbra entro in classe, recupero i suoi oggetti e si avviò al suo armadietto per depositare i libri e prendere tutto ciò che gli serviva per chiudersi in biblioteca a studiare.

Amava la biblioteca, per lui era un piccolo rifugio. L'aveva sempre amato fin da piccolo, si rifugiava spesso in quella che avevano a casa i suoi nonni e passava li giornate intere a leggere libri su libri, da quelli fantasy a quelli gialli, dalle poesie ai libri di scienza.

Amava qualsiasi tipo di volume, anche se i suoi preferiti erano quelli di arte e a genere romantico. Sognava sempre un amore come quello descritto nei libri, anche se sapeva bene che erano per lo più fantasie, ma nulla li vietava di usare la sua immaginazione per spaziare in ogni tipo di universo.

Inviò un messaggio al suo migliore amico per informarlo che avrebbe passato il pomeriggio la e che si sarebbero visti direttamente all'uscita di scuola, mise poi il telefono in vibrazione ed entro in sala, accomodandosi poi nel suo solito posto, sotto l'enorme vetrata che dava sul giardino su di un divanetto rosso con annesso tavolinetto in legno scuro. Respiro a pieni polmoni e si lasciò andare sereno alle sue attività di studio e relax.

Inner Child -Omegaverse Taekook-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora