Inner Child -Omegaverse Taekook-

Capitolo 10

Angolo autrice: Dato che è da tanto che non pubblico, oggi ho deciso di fare un doppio aggiornamento.... Buona lettura 💜

Jungkook era a casa sua, precisamente nella sua camera.

Era appena rientrato dopo una sana doccia e una delle levatrici, che lo seguiva fin da neonato, gli aveva portato la cena in camera. Sapeva che dopo una lunga giornata passata fra allenamenti e lavori con il padre, volesse solo un po' di calma e di pace all'interno della sua stanza. Non che Jungkook non amasse la compagnia della sua famiglia ma prediligeva, in queste tipo di giornate, isolarsi e rimanere nella sua tranquillità.

Stava mangiando della carne accompagnata a delle verdure fresche e nel mentre scrollava la home di instagram. Per curiosità andò a guardare il profilo del suo piccolo Omega, guardando se avesse postato qualcosa e difatti notò che vi era un nuovo post, si chiese come mai la notifica non gli fosse arrivata, controllo di aver attivato le notifiche, ma poi si ricordo della miriade di messaggi che gli erano arrivati quel giorno e probabilmente, andando a cancellare quella lunga lista, aveva per errore cancellato anche la sua.

Aprii la foto e per poco non si strozzo con la carne che stava masticando.

Tae aveva da poco messo una foto di lui con il pigiama; infatti, preso da un piccolo moto di coraggio aveva deciso di postare una foto di lui con il suo outfit serale, tanto ringraziava il fatto di avere un account privato e che solo i suoi follower potessero vedere tali cose.

Clicco immediatamente sul cuoricino e scrisse un piccolo commento, nulla di eccessivo o di troppo spinto, anche se la sua mente aveva viaggiato attraverso le immagini più spinte e proibite dopo aver visto le sue gambe lisce e nude – Cazzo piccolo perché sei così sexy, mi volevi morto per caso?!? – respirò pesantemente e si morse il labbro, mentre con gli occhi, si soffermava a visionare il dolce omega.

Tae era vestito con un semplice pigiama rosa pastello, e voi penserete cosa c'era di particolare, beh d'altronde il bel corvino non si aspettava di vedere Tae vestito con abiti femminili, anche perché lo aveva visto sempre con i jeans e magliette di vario tipo, ma sempre abbastanza maschili come abiti; quindi, non si aspettava una cosa di questo tipo.

Jungkook aveva notato molto attentamente, come la camicetta leggermente trasparente, con una piccola scollatura sul davanti, gli permetteva di intravedere le clavicole del biondino, poi quelle gambe mozzafiato più le guardava più la sua voglia cresceva. Avrebbe voluto ricoprire quel corpo di marchi e di caldi baci – Kook non puoi farti venire un'erezione dai riprenditi – ma era inutile, sentiva i boxer farsi più stretti e il suo membro che richiedeva attenzioni.

Spense lo schermo e chiuse gli occhi gettando la testa all'indietro respirando pesantemente, cercando di togliersi dalla testa quelle immagini di pura perversione che la sua fantasia, stava formando e che piano piano lo trascinavano nel baratro totale. Continuando a mordersi il labbro si portò una mano a massaggiare la sua dolente erezione da sopra i boxer.

Non si preoccupava che qualcuno potesse entrare, era sera tarda e sapeva che i suoi genitori erano già a dormire così come i domestici e le altre persone all'interno dell'abitazione. Sapevano che se non fosse stato per qualche cosa di estrema necessità, non dovevano assolutamente andare a disturbare il corvino.

Così continuo indisturbato, ma poi decise che ne aveva avuto abbastanza e quindi calò leggermente l'indumento, per permettere alla sua asta di essere maneggiata con più comodità e cura. Iniziò a muovere lentamente la mano su e giù, mentre con la mente si inoltrava in scenari sempre meno casti, si immaginava la mano di Tae compiere quei movimenti, mentre gli lasciava baci sul il collo, < Oh sì piccolo continua così! > passò il pollice sulla punta, raccogliendo alcune gocce di liquido pre-seminale, man mano che andava avanti, Jk velocizzava sempre di più i movimenti < Dio quanto vorrei che tu fossi qui ora, ti fotterei fino a farti perdere la voce > ansimava pesantemente, e man mano iniziò a sentire sempre più calore.