4. Puntuale (Lista Ink)

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«Tu puntuale mai, eh?» Manuel è agitato, non sa nemmeno perché.

«Ero con un collega, stavamo sistemando la lezione per domani» la lancetta segna le sei e un quarto.
Alle diciannove devono essere a villa Balestra, perché i loro genitori gli hanno chiesto di andare lì e Simone è appena tornato.

«Famme indovina'... Giorgio?»

«Sai com'è, è l'unico che ha la mia stessa cattedra al biennio.» Sottolinea Simone.

«Figurasse se non c'entrava quello.» Il tono di Manuel si abbassa, ma diventa pungente. È dall'inizio dell'anno scolastico che sente nominare quel Giorgio e la cosa non gli piace particolarmente. Gli sembra stia approfittando della scusa del lavoro per passare sempre più tempo con suo marito.

«Manu, ero a lavoro» rimarca Simone.

«Seh, non so se se p'ò dì 'o stesso de lui.» Manuel lo pensa davvero e, all'ultimo, non riesce più a trattenersi. Questa volta non mantiene nemmeno il tono di voce basso, anzi.

«Dì la verità» Simone lo guarda negli occhi prima di riprendere a parlare «Sei geloso» puntualizza.

«Anche se fosse? Ogni volta che fai tardi ce sta sempre lui de mezzo»

Manuel non sa perché sta tirando fuori tutti quei sentimenti. In quel momento.

«Ma allora sei davvero geloso» Simone sorride e aspetta una risposta.

Che c'ha da ride' 'o sa solo lui. Pensa Manuel.

«Sì, so' geloso. Me pare il minimo, ormai è tutto un Giorgio de qua, Giorgio de là» e ora le sue paure si fanno concrete. Non riesce a continuare a fingere, l'ha fatto molte volte negli ultimi giorni. Ora, però, si ritrova sopraffatto.

«Pensa che è la stessa cosa che dice lui di te.»

«'O vedi che ho ragione all--- che?» Manuel si blocca all'istante. Crede di non aver capito bene.

«Dice che parlo sempre di te, pure quando stiamo correggendo verifiche.»

«In che senso?»

«Nell'unico senso possibile, Manu. Perché parlo sempre di te. Vedo due ragazzi che discutono per i corridoi: penso a te. Vedo due ragazzi che si baciano: penso a te» si avvicina di più a Manuel perché vuole accertarsi che tutto vada nel modo giusto, che capisca cosa intende e che per lui Giorgio nemmeno esiste. Riprende poco dopo «Persino mentre interrogo mi vieni in mente e son disperato, credimi, perché prima o poi penseranno che non so stare senza di te neanche quando sono a lavoro.»

Manuel non sa replicare in quel momento. Si trova spiazzato. Apre la bocca, ma poi non pronuncia parola.

«Che c'è? Non continui la scenata di gelosia?»

«Io-- so' 'n cojone, ve'?» chiede Manuel, non sapendo come ribattere.

«Ci sei arrivato presto, peccato, mi piaceva vederti geloso» Simone tira Manuel a se e lo bacia.

La prima volta da quando è rientrato a casa.

Le lancette dell'orologio girano inesorabili e non arriveranno in orario a Villa Balestra, ma non importa.

«Io sarò pure 'n cojone, ma tu sei stronzo» sottolinea Manuel ridendo, prima di ricambiare il bacio.

Simuel 31 | WritoberWhere stories live. Discover now