Simuel 31 | Writober

19. Schiaffo (Lista Night)

Il senso di colpa ti perseguita, ti tira dentro ad un vortice da cui non riesci più ad uscire e ti porta sempre più giù. Ti divora da dentro senza che tu te ne accorga, senza che tu possa farci nulla, se non cercare un appiglio per tirarti fuori, per cercare di respirare e di andare avanti.

Ma forse in cuor tuo sai che non ce la farai, non riuscirai a trovare un appiglio e a respirare più forte.

Vuoi andare avanti e lasciarti tutto alle spalle; ma ogni volta che chiudi gli occhi o che ti fermi anche solo un attimo a pensare, tutto riaffiora.
Riaffiora come se fosse appena successo, come se lo stessi ancora vivendo.

Poi ricordi le parole di tuo padre: non riavrai ciò che hai perso e soprattutto non puoi cancellare ciò che hai fatto a qualcuno, ma in un certo senso ti può aiutare il salvare qualcuno, l'aiutare qualcuno.

Parlare con Pin, per la prima volta dopo l'accaduto, è come ricevere uno schiaffo in pieno viso.

Guardi la tua immagine riflessa allo specchio e non ti riconosci.
Sai che non se ne andrà facilmente quella colpa, anche se con tutto te stesso sai che il fatto che abbia dimenticato tuo fratello non è una colpa, così come non lo è essere sopravvissuto. Solo che nella tua mente lo diventa non appena lo sguardo di Pin si incrocia con il tuo. Hai rovinato una vita e questo non ha giustificazioni. Per quanto stesse male, fosse confuso, non doveva permettersi e allora ecco che il senso di colpa riaffiora.

Vedere Manuel aspettarti sotto casa di Pin ti fa respirare. È lui che riesce a mitigare il senso di colpa. Lo stesso Manuel con cui ha dovuto imparare a scendere a patti. Il senso di colpa stava inglobando il vostro rapporto e non vuoi permetterlo.

Sei corso ai ripari.
E hai fatto bene. Ora respiri, tra una seduta e l'altra dalla dottoressa.

Respiri e respira anche Pin che è tornato a scuola.

Tuo padre aveva ragione: non puoi riavere i ricordi di Jacopo, ma hai potuto aiutare qualcuno a vivere di nuovo e questo ti dà un respiro in più.