29. Diceria (Lista Sea)

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«Da quando dai retta a 'na diceria, Simò?» Manuel ha l'aria sconfortata. Non crede potesse essere così ottuso.

«Da quando conosci parole come diceria, Manuel?» risponde Simone stizzito.

«Forse da quanno sto appresso ad un perfettone» chiude gli occhi e si maledice per averlo detto con così tanta facilità.

«Lo stesso perfettone che non vuoi più vedere» sottolinea Simone.

Perché sì, non lo vuoi più vedere. Solo che è più forte di lui. Quel Mimmo non gli piace per nulla.

«Mica è colpa mia se te sei messo co' quello.»

«Quello ha un nome.»

«Seh» Manuel lo vorrebbe dimenticare, sul serio.

«E mi pare che pure tu ti sia dato da fare» Manuel sgrana gli occhi a quella risposta. Alza le sopracciglia incredulo.

Davvero sta mettendo le due cose sullo stesso piano?

«Se dai retta a tutto ciò che senti in giro, per forza» prende una pausa prima di riprendere. Si mordicchia il labbro inferiore, quasi incerto se dirglielo o meno. Poi butta fuori tutto: «Se invece avessi chiesto a me, t'avrei risposto che non è come credi.»

«E com'è? Sentiamo» Simone gli fa segno di continuare.

«Risparmiatelo, Simò. Me conosci, 'o dovresti capì da solo, invece vedi solo ciò che te conviene. Tanto c'hai Mimmo, no?» Non capisce davvero perché insista così tanto.

«Tu hai voluto tutto questo, Manuel. Non io.» Il tono di Simone è risoluto.

Manuel scuote la testa e porta le braccia ai fianchi.

«Se ti avessi chiesto tempo, me l'avresti dato?» lo chiede sottovoce, timoroso della risposta dell'altro.

«Tu-- Non-» Simone boccheggia e Manuel non gli dà modo di finire di parlare.

«No. Te rispondo io.»

«Sei ingiusto, Manuel.»

«Ah, io so' ingiusto? Te sei messo co' quello solo pe' famme rode' e io so' quello ingiusto?»

Simone incassa il colpo e non ribatte. Lo lascia uscire dalla camera senza dire nulla. Forse perché sa che Manuel ha ragione e che probabilmente così lo perderà e basta.

Simuel 31 | WritoberDove le storie prendono vita. Scoprilo ora