20. Rifugio (Lista Sea)

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Erano passati tre giorni da quando era tornato, le cose avevano iniziato ad andare meglio da poco e Manuel aveva cercato di fargli sparire i sensi di colpa in tutti i modi, ma era stato un po' difficile.

Quello che Simone non poteva sapere, però, era che nonostante di fronte a lui Manuel facesse finta di nulla e che tutto andasse come sempre, di notte era tutta un'altra storia.

«Manu, che ci fai sveglio? Sono...» Simone si era stropicciato gli occhi non appena aveva intravisto Manuel troppo vigile per essersi appena svegliato.

Si era girato dalla parte del comodino, aveva acceso la lampada su di esso e aveva guardato la sveglia per poi dire «Son le tre di notte» girandosi di nuovo verso il moro.
«Non c'ho sonno» aveva risposto secco Manuel. C'era qualcosa che non quadrava a Simone. Così aveva provato a riflettere ad alta voce e «Ma se c'hai delle occhiaie che pare che non dormi da...» si era fermato, perché improvvisamente aveva capito, ne era quasi sicuro «Manu, hai mai dormito da quando son tornato a casa?» e Manuel aveva scosso la testa in segno di negazione. Manuel si era tirato a sedere così da poterlo vedere meglio e «Perché?» aveva chiesto preoccupato.

«Se me sveglio e nun ce stai?» l'aveva detto trattenendo il fiato, quasi come se avesse paura della risposta.

A Simone aveva fatto male quella confessione. Era tutta colpa sua se erano arrivati a quel punto. Così aveva cercato di essere il più rassicurante possibile.

«Non ho intenzione di andare da nessuna parte» gli aveva detto, avvicinandosi a lui.

«Pure l'ultima vorta e invece sei sparito nel nulla» Manuel gliel'aveva fatto notare con tranquillità, non c'era nulla di accusatorio nella sua voce. Voleva solamente fargli capire le sue paure.

«Non vi lascio. Non me ne andrò di nuovo. Ti amo ed è più forte del casino che ho in testa» aveva sottolineato quel vi come se fosse necessario, visto ciò che era stato. Simone gliel'avrebbe ripetuto fino allo sfinimento se fosse stato necessario, fino a quando non gli sarebbe entrato in testa, perché sapeva che per Manuel era difficile nonostante l'avesse perdonato.

Era stato in quel momento che Manuel aveva preso il coraggio di chiedergli «Me lo dici? Se se fa senti' de nuovo er casino, m'o dici?» abbassando la testa prima di guardarlo di nuovo e fargli vedere i suoi occhi lucidi. A quella visione Simone non aveva potuto fare altro che rispondergli «Sì, te lo dico».

Aveva fatto una pausa, prima di riprendere «In caso non dovessi farlo, sappi che mi troverai sempre al nostro rifugio» Perché Simone, alla fine, in nessun posto si sentiva al sicuro come lì.

«Ora vieni qua e dormi. Non vado da nessuna parte» aveva aggiunto.

L'aveva poi tirato a se e stretto tra le braccia, in modo che Manuel avesse sentito anche solo se si fosse spostato. Si erano addormentati così e per la prima volta anche Manuel si era lasciato andare.

Quella stretta sarebbe stata la sicurezza che gli era mancata in quei giorni e non l'avrebbe cambiata per nulla al mondo.

Simuel 31 | WritoberWhere stories live. Discover now