Salvatore è appena rientrato dalla sua giornata di lavoro.
Abita ancora con suo padre.
Non ha mai pensato di andare via per conto suo.
Forse perché dopo la recente morte di sua madre, ha pensato che la sua compagnia fosse d'aiuto per suo padre.
Tommaso ha avuto sempre il suo caratteraccio.
È stato sempre un duro.
Ma da quando ha perso suo figlio, e successivamente sua moglie, pare che l'uomo sia diventato più cinico e duro.
La prima cosa che fa Salvatore è una doccia.
Successivamente, raggiunge suo padre in cucina che pare sia tanto arrabbiato.
<Che c'è papà? Tutto bene?> , gli chiede
L'uomo lascia per un momento il giornale per guardarlo.
<Sono arrabbiato! >
<E perché? >
<Cu te> ( con te)
<Che ho fatto? Mi sono perso qualcosa?>
<Salvató! Sarebbe più corretto dire cosa non hai fatto!> , sbraita
Si tocca il baffo nervosamente, specie quando è arrabbiato.
<Ci risiamo?> , sbuffa
Ha capito dove vuole arrivare suo padre.
<Guarda cos'è successo! Alberto in ospedale e Piero ne fa le veci! > , gesticola
<Perché Piero? Perché non tu? Possibile che non sei buono a fare niente? Sai solo ricorrere quella ragazza! Guarda caso,anche lei ti ha scaricato!> , continua
Quel tono.
Quelle parole.
Quella rabbia negli occhi, sono per anni, una tortura per Salvatore.
Oramai il ragazzo ha capito perfettamente di vivere la vita solo per soddisfare le richieste del padre.
Ma di lui?
Di quello che vuole fare?
Che ne sarà?
<Sono stufo sai? Stufo di essere programmato la vita da te! >
Finalmente Salvatore sbotta.
Semplicemente non ce la fa più.
<Io non ti programmo la vita! Te la miglioro, minchia!> , alza il tono
<Come? Facendomi lavorare nelle terre ,che tu hai sempre voluto? Di lavorare per i Barone perché pensavi che sarebbe rimasto tutto nelle tue mani? Che stai dicendo papà?>
<Fossi stato tuo fratello, a quest'ora sarebbe tutto diverso!>
Un'altra freccia ha colpito il cuore di Salvatore.
<Beh! Io non sono lui! È questo il tuo errore! In me vedi lui! Ti aspetti da me quello che avresti voluto da lui! Ma... Spiacente - gli punta il dito - io non sono Giuseppe! Sono Salvatore! >
<Sei un minchione che non sa riconoscere la fortuna neanche quando ce l'ha sotto gli occhi> , risponde duramente
<Non so se posso sopportare ancora tutto questo! Mi sunnu ruttu i cugghiun!> , risponde con occhi lucidi ( mi sono rotto i coglioni)
Prende a camminare verso la sua stanza.
Ora più che mai, ha intenzione di andare via da quella casa e di cominciare una vita lontano da suo padre.
Di cominciare la vita che ha sempre voluto per lui.
Sul comodino c'è la foto di sua madre.
Si siede a letto e prende il porta foto tra le mani.
<Ciao mamma... Scusami pi chiddu chi staiu facennu> (scusami per quello che sto facendo) , dice, mentre scende una lacrima di rabbia
<Ma da quando sei andata via, papà è così cambiato. Non mi guarda più come prima... È così spietato con le parole... Mi soffoca con le sue aspettative! Sunnu stancu>
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𝑹𝒆𝒔𝒕𝒂 𝑪𝒐𝒏 𝑴𝒆 + Audio Libro 🎧
FanfictionVoglio che tu sappia che nei momenti di crollo, sei la ragione per cui non mollo.
