capitolo 1

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Evangeline

Corro verso l'entrata della Columbus Academy, sono le 8:40 e io sono in ritardo di mezz'ora.

Indosso un paio di converse nere, dei jeans chiari a vita alta e un maglioncino beige che mi ha regalato Olivia Everhart, la mia migliore amica, detta anche Olly.

Arrivo davanti all'aula dove avrei dovuto essere a lezione già da un po', busso alla porta e la professoressa Bennet, quella vecchia stronza che probabilmente ha l'età di un dinosauro appena mi vede entrare mi rivolge sempre la stessa frase.

<<Signorina Lane anche oggi è in ritardo, mi faccia il piacere di sedersi al suo banco e non disturbare ulteriormente la mia lezione>>. 

Ogni volta la stessa frase come un disco rotto, << mi scusi professoressa>> rispondo io come da copione.

Aspetto il cenno che solitamente mi rivolge, e vado verso il mio banco.

In fondo all'aula c'è la coppietta di "bulli" o, come li chiamo semplicemente io cioè teste di cazzo, di Owen Evans e Mason Foster, che come ogni volta ridono;

Ridono sempre di me perché secondo loro sono la classica sfigata che passa tutto il tempo sui libri e talmente sbadata da non sentire la sveglia ed arrivare sempre in ritardo.

Non hanno idea di quanto si sbagliano, non sanno nulla di ciò che faccio eppure ridono.

Vorrei che provassero, anche solo per un giorno, a vivere la mia vita, a vedere come ci si sente a essere perennemente soli, senza un genitore che ti ama, a dover lavorare per poter sopravvivere, a non poter prendere nemmeno un brutto voto perché la scuola se no te la puoi solo sognare.

Forse, e dico forse, mi capirebbero, non sarebbero così stronzi nei miei confronti.

Come sono oramai solita a rispondere alle loro provocazioni, gli rivolgo un sorriso strafottente, mi siedo al mio posto e estraggo dallo zaino tutto l'occorrente per prendere appunti.
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Appena la campanella suona e segna la fine delle lezioni, mi alzo e mi dirigo da  Olly e Ben-ben  che mi aspettano per pranzare assieme. 

Varcata la soglia della mensa trovo subito la chioma bionda della mia migliore amica e accanto a lei c'è quello spilungone di Benjamin Lawson.

Ebbene sì, dopo anni io e il mio migliore amico ci siamo ritrovati.

Benjamin a differenza mia però è stato adottato da una donna dolcissima e vive in un quartiere molto ricco a differenza mia.

Ma sono felice per lui, sono contenta che stia avendo la vita che merita.

É un ragazzo d'oro, sempre pronto ad aiutare gli altri nel momento del bisogno, dopo anni non é cambiato di una virgola.

Questo ragazzone ha i capelli castani e ricci, gli occhi scuri e una bellezza disarmante.

Tuttavia posso limitarmi a crearmi fil mentali in mente perché, rullo di tamburi, Benjamin é gay.

Me l'ha confessato l'esatto giorno in cui ci siamo rincontrati, abbiamo passato tutto il pomeriggio assieme per aggiornarci sulle nostre vite.

Non serve nemmeno che vi dica come ha reagito quando ha scoperto dei miei genitori adottivi.

Ammetto che se non fosse stato omosessuale me lo sarei sposata all'istante, non che ne sia innamorata, ma è la persona più buona e simpatica che io conosca, gli voglio un mondo di bene, darei la mia stessa vita per lui.

Olly invece è la mia biondina del cuore, ha lunghi capelli lisci ed è minuta. Ha una faccia da angioletto ma non bisogna farsi ingannare, sa essere molto fastidiosa e testarda alle volte.

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