Capitolo 16

2.9K 108 128
                                    


Ryder

Oggi sono particolarmente felice.

Sarà perché è ora di pranzo e finalmente Igor ha iniziato a farmi lavorare meno rispetto agli altri giorni.

Certo, la paga è buona, ma non mi piace starmene chiuso in un sotterraneo per tutto il giorno.

Preferirei mille volte uscire o passare più tempo con mio fratello.

Ultimamente io e Ethan stiamo assieme solo qualche ora la sera a cena e la mattina prima che lo porti alla United Home.

É una settimana che non vado nemmeno a scuola.

Ho pagato perché mi riammettessero e sinceramente non vorrei venire bocciato a fine anno per il numero di assenze, perché in quel caso avrei buttato nel cesso i miei soldi

Secondo i miei calcoli però dalla prossima settimana potrò ritornare a scuola come i ragazzi della mia età.

Sono stufo di non poter vivere una vita normale.
Sono stufo di dovermi prendere a carico le responsabilità che i miei genitori non hanno saputo accettare.

Facile scappare e lasciarsi i problemi alle spalle.

Ma io non sono un codardo e farò qualsiasi cosa per pagare i debiti e la scuola per Ethan almeno fino a quando non sarà abbastanza grande da potermi aiutare.

Non ho nessuna intenzione di lasciare il mio fratellino da solo.

Prendo il panino che mi ha lasciato Igor per pranzo e inizio a mangiare.

Mi ha garantito che mi avrebbe procurato lui da mangiare questa settimana perché gli servivo attivo.

A quanto pare ha notato dei movimenti sospetti all'interno del suo giro d'affari e non vuole che tutto vada a puttane.

Per questo motivo io rimango chiuso qua tutto il giorno.

Attraverso il mio computer devo controllare tutti gli acquisti, gli spostamenti e le conoscenze che faranno in questi giorni i collaboratori di Igor.

Lui teme che Vargas possa aver corrotto qualcuno dei suoi uomini con dei soldi. Molto probabilmente é così.

Non ho ancora capito come vorrà agire Igor per impedire una fuoriuscita di informazioni.

E in questo momento proprio non mi interessa.

L'unico momento di tranquillità della mia giornata è il pranzo, quindi faccio in modo di godermi quella mezz'ora che mi è concessa prima di rimettermi a lavorare.

Il cellulare sulla scrivania squilla.

Come non detto.

Probabilmente mi toccherà rinunciare alla mia tranquillità oggi.

Leggo il nome che lampeggia sullo schermo, Mason. Che palle.

Giuro su dio che se mi chiama per un'altra delle sue cazzate lo blocco fino a quando non si sposerà e avrà dei figli.

Cioè per sempre.

<<Che cazzo amico, ti ho già detto che non vengo a casa tua a prepararti il pranzo solo perché tua sorella ha bruciato tutto.>> sbotto.

Sono parecchio bravo a cucinare e spesso i miei amici se ne approfittano, ma non ho nessuna intenzione di andare a preparare la pastasciutta a tre ritardati che non sanno neanche accendere il gas.

Seriamente, quei tre sarebbero capaci di far saltare in aria una cucina solamente per preparare un insalata.

E per prepararla non serve nulla che abbia a che fare con il fuoco o l'elettricità quindi ho detto tutto.

Harmony in Chaos Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora