Evangeline
I primi raggi mattutini entrano dalla finestra illuminandomi il viso.
Mi sto rigirando nel letto e non ho voglia di aprire gli occhi per nessun motivo.
Da quando il mio letto è così comodo?
E da quando le mie lenzuola profumano di muschio bianco e tabacco ? Aspettate... tabacco?
Spalanco gli occhi alzando il mio busto in uno scatto repentino, poggio le mani sulle lenzuola in cui sono avvolta e cerco di mettere a fuoco lo spazio circostante.
La prima cosa che noto é una figura imponente che mi fissa stando pioggiata alll stipite della porta.
I suoi due occhi gelidi come il ghiaccio mi bloccano, il mio sguardo scorre sul suo viso e si blocca all'altezza delle sue labbra tra le quali stringe un sigaretta.
Inizio a boccheggiare in difficoltà.
<<Scusa, non volevo svegliarti, sono solo venuto a prendere i miei vestiti per andare a correre, torna pure a dormire, é presto.>> dice avanzando in direzione di quell'armadio bianco in contrasto con le pareti nere della stanza.
I suoi capelli sono spettinati e la sua voce é roca, deve essersi appena svegliato.
Fisso la sua schiena scolpita coperta solamente da una maglietta bianca che evidenzia per bene tutti i suoi muscoli.
Cristo Evangeline contieniti.
<<Che ore sono?>> chiedo, ma la mia voce non esce sicura come avevo immaginato.
<<Sono le 5:15>> mi mostra l'orologio che ha al polso.
Cosa?
<<Sono le cinque di mattina e tu stai andando a correre?>> chiedo in un misto tra stupore e curiosità.
<<Vedo che sei perspicace raggio di sole>> dice facendomi l'occhiolino.
Con un solo gesto é riuscito a farmi tremare le gambe.
Ha decisamente troppo potere su di me.
<<E posso chiederti perché?>> azzardo.
Magari non ne vuole parlare, forse lo fa da sempre perché gli piace e durante il giorno non ne ha il tempo.
<<Mi rilassa, un po' come il fumo. Corro per cinque chilometri ogni mattina.>> dice con nonchalance scrollando le spalle.
<<Tu che fumi quanto una ciminiera come cazzo fai a correre senza che ti collassi un polmone dopo dieci metri? Ti prego dimmi il tuo segreto perché le mie gambe non collaborano più dopo qualche minuto>> Dico buttandomi di schiena sul letto.
Lui prima di rispondere inizia a spogliarsi per indossare i vestiti da corsa.
<<Penso si tratti di genetica, corro da quando ne ho memoria e non ho mai fatto molta fatica, il senso di spensieratezza ha sempre prevalso sulla stanchezza e il dolore.>>
La sua schiena muscolosa contornata da tutto l'inchiostro nero con cui si è marchiato la pelle mi distrae completamente dal discorso.
Ha così tanti tatuaggi che mi è difficile scorgere un singolo lembo di pelle "pulito."
Mi era capitato di vederne alcuni sulle sue braccia ma non pensavo fossero così tanti.
<<Beh complimenti alla mamma allora.>> é l'unica cosa che esce dalla mia bocca prima che possa collegarla al cervello.
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Harmony in Chaos
RomanceEvangeline Lane da quando ne ha memoria non ha mai avuto una dimora fissa. Nonostante il suo passato disastroso é una ragazza sensibile ed estremamente solare ma quando qualcuno prova a metterle i piedi in testa cambia completamente tirando fuori un...