Capitolo 8

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Kyle

Se ne stava lì tutta sola con lo sguardo fisso al suo drink senza rendersi nemmeno conto di avere gli occhi di ogni stronzo del locale addosso e cazzo anche se odiavo questa cosa, lì capivo benissimo. Era impossibile non notarla, quel vestito rosso che la fasciava così bene da far perdere la testa a chiunque, i lunghi capelli ondulati che ricadevano morbidi sulla sua schiena, quel movimento che faceva coi fianchi che spostava da destra a sinistra sulla sedia in modo sensuale senza neanche accorgersi dell'effetto che fa, non si rendeva conto di quanto spettacolare apparisse, non si guardava neanche intorno come se non le importasse chi la circonda, e quel vestito..quel vestito così aderente da mettere in risalto le sue forme perfette, e cazzo avrei voluto essere quel drink in quel momento per assaporare il gusto delle sue labbra. Non credo di aver mai desiderato qualcuno in questo modo, forse ad attirarmi è il fatto che non si comporti come le altre e non ceda ad un semplice complimento, o forse è la sua personalità così sfuggente, permalosa e scostante.

Non avevo davvero un impegno quella sera o almeno non qualcosa che mi impedisse di andare da lei, aveva gonfiato leggermente le guace e spalancato di poco gli occhi a mensa quando mi ero tirato fuori dalla serata, non capisco se il suo sia un modo per attrarmi o farmi innervosire perché sinceramente riesce benissimo in entrambe le cose. Mi innervosisce non sapere nulla, non sapere a che pensa, non capire i suoi atteggiamenti, prima si lascia toccare e poi mi tiene alla larga, e quella foto..qualla maledetta foto, chi cazzo è quel ragazzo?

Resto a fissarla per non so quanto tempo prima di notare un coglione avvicinarsi a lei..e ora questo cosa vuole?

Lo vedo muovere le labbra per dirle qualcosa così mi avvicino per sentire meglio, lei rifiuta l'offerta di un suo drink, ma il coglione non demorde

"Ehi non volevo mica offenderti piccola, ti ho vista qui seduta..insomma sei bella, sei sola..."

Non gli lascio nemmeno finire la frase che mi piazzo subito dietro di lei

"Chi ti ha detto che è sola? Dico con tono minaccioso, mi infastidisce come un semplice no non venga considerato

"Ehi amico mi spiace, non sapevo fosse impegnata.."

"Ora lo sai..e non sono tuo amico, ora levati dal cazzo" concludo incenerendolo con lo sguardo.

Il coglione se ne va senza replicare e io prendo il suo posto sedendomi accanto a lei, che mi guarda confusa, non si aspettava di vedermi lì.. ma ci sperava lo so.

"Non avevo bisogno intervenissi me la cavo da sola, ma grazie"

mi sussura dopo quasi a fatica, non è abituata a dire grazie ricevuto. Non le rispondo, tengo gli occhi fissi sul bancone perché se li possassi su di lei mi darebbe dello stronzo depravato ne sono certo e la cosa mi fa sorridere

"Non eri impegnato stasera?" Chiede all'improvviso con finto disinteresse

Alzo lo sguardo e lo poso su di lei, i miei occhi attraversano il suo viso, le sue labbra tinte di rosa, scendono sul suo collo, al seno stretto in quel vestito che davvero dovrebbe essere illegale su di lei, scendo poi sui suoi fianchi e sulle gambe scoperte indugiando un pò troppo..Dio che gambe, non è molto alta, sarà un metro e sessanta circa, ma la sua figura così slanciata e quasi sempre in allerta, la rende così sensuale e quelle gambe.. le immagino attorno alla mia vita. Gesù!

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