Capitolo 13

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Katherine

Incredibile! Mi aveva aspettata davvero, era appoggiato tranquillamente alla sua moto in piedi a gambe incrociate, mi fissava col suo ghigno che mi costa ammettere, terribilmente irresistibile.
Sbuffo andandogli incontro

"Che stai facendo?" Chiedo una volta davanti a lui, posso anche fingere, ma la verità è che mi fa sorridere il fatto che mi abbia aspettato davvero

"Cosa credi stia facendo? Ti aspettavo"

"Ti avevo detto andavo a piedi"

"E io ti ho detto che ti avrei aspettato" Si per tutta la notte..ma questo me lo tengo per me

"Cosa sarebbe? Una nuova abitudine?"

"Abitiamo uno di fronte all'altro Kitty, che problema c'è se ti do un passaggio?"

Non c'è nessun problema in realtà,  anzi l'unico problema sono io; io che non riesco a fidarmi, io che sono così diffidente, io che non lo vedo più come lo stronzo dell'armadietto,  perché eravamo partiti con l'insultarci, o meglio forse io tendo più a farlo, ma adesso..adesso sento che è tutto diverso e non so verso che direzione precisa catalogare questa cosa

Lo guardo con un ghigno che cerco di trattenere e lui se ne accorge

"Ok va bene smettila di pregarmi però" gli dico divertita infilandomi il casco

"Allora più tardi passo da te e iniziamo a buttare giù qualche idea per il progetto" dico una volta arrivati

"Aspetta, dobbiamo davvero studiare?"

Ok mi sta provocando

"No certo che no, vado solo a prepararmi per passare un pomeriggio di fuoco insieme, anzi sai cosa? non metto neanche la biancheria"

Lui mi guarda imbambolato, quasi sviene, santo cielo la vedo dura questa sessione di studio

Schiocco le dita davanti i suoi occhi

"Kyle!"

Lo richiamo quando noto la sua reazione stralunata

"Se ti presenti senza biancheria sotto, ti assicuro che non studieremo affatto puoi starne certa "

e con quella perla mi dirigo a casa con il solito sorriso che faccio emergere solo una volta lontana da lui

"Com'è andata oggi?"

Mi chiede mia zia una volta che siamo sedute una di fronte all'altra a pranzare insieme, sono felice di questi momenti, prima di trasferirci aveva poco tempo anche solo per pranzare.

Uno dei tanti vantaggi del trasferimento

"Tutto bene..ah..Ehm.. più tardi vado a studiare a casa di un compagno di scuola, abbiamo un compito da svolgere a coppie quindi passeremo del tempo insieme"

"E dove abita questo ragazzo?"

"In fondo alla strada"

Lei resta un attimo perplessa

"È il nostro vicino di casa" chiarisco

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