Capitolo 36

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Kyle

Avrei dovuto fermarla, volevo fermarla, invece ero rimasto lì fermo e in silenzio.

Certo che mi fidavo di lei, da quando era arrivata non aveva fatto altro che suscitare il mio interesse e ora che avevo capito di sentire qualcosa a cui non avevo ancora dato un nome, non potevo farla finire in questo modo

Ma lei voleva sapere, e tutto grazie a Sid e alla sua boccaccia

Come le era venuto in mente di accennarle dell'estate scorsa? Che cavolo di problema aveva? Non le avevo mai promesso nulla, non le avevo mai detto qualcosa che potesse farla credere in qualcosa di più tra noi, quindi non capisco perché interferire così tanto

Non avrebbe comunque cambiato quello che sentivo per quella ragazzina rompiscatole che era diventata una presenza costante nella mia cazzo di vita

E ora mi ritrovavo a fare i conti col fatto che dovevo scegliere se continuare a tenere per me il passato o condividerlo con lei

Dannazione non so neanche cosa eravamo insieme, so solo che è mia e non lascerò che una cosa del genere interferisca tra noi

Lei ovviamente si mostra fredda e distaccata già di prima mattina, provo ad avvicinarmi circondandole la vita, ma si scosta subito

Ecco

"Sei ancora arrabbiata?"

Mi lancia solo un occhiata sollevando il sopracciglio

Si, lo è

"Ti sembra il caso di discutere per una sciocchezza?"

"È una sciocchezza secondo te?"

"Si, certo che lo è, mi fido di te è ovvio, ma non ho voglia di parlare di certe cose"

"Va bene se non vuoi farlo non sei obbligato"

Sorrido e mi avvicino di nuovo, ma lei si scansa

Cazzo se è stronza

"Ma ciò non toglie che andiamo dritti verso qualcosa che non ha senso se non c'è fiducia"

"Ti ho detto che mi fido"

"Forse è colpa mia? Ti ho accusato diverse volte di mentire, prendermi in giro anche quando quello che dicevi era vero, quindi ti capisco se credi che potrei.."

La fermo subito

"Frena un attimo, si è vero tendevi a non darmi molta fiducia, ma non è che io ti dessi modo di farlo, e non c'entra comunque con tutto il resto"

"Ok allora è perché credi ti giudicherei? Perché non lo farei mai lo sai"

Resto in silenzio guardandola dritto negli occhi

"Pensi che sia questo allora?"

Mi guardi così perché credi sia un bravo ragazzo con la fama da cattivo, quando ho visto i tuoi occhi quella sera alla festa, il modo in cui mi guardavano, il modo in cui mi guardavano tutti

"Non voglio più parlarne, se ti sta bene Ok altrimenti cazzi tuoi"

E come posso pretendere che mi capisca se me ne esco in questo modo

"L'aria da stronzo non la perdi mai vero?"

Chiude con forza il suo armadietto e se ne va lasciandomi come il coglione che sono

Non si fa neanche accompagnare a casa

"Stai bene?"

Mi chiede Michael una volta a casa sua

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