Volo

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Quando la festa finì Haray mi accompagnò, in volo, nelle sue stanze.
Entrai subito dopo di lui, ci guardammo per un po'. Il tempo sembrava non passare più, i secondi infiniti in cui ci guardammo negli occhi. Il suo ambra si mescolva perfettamente con il mio verde. Pian piano le sue mani cominciarono ad avvicinarsi sempre di più a me, finché non si poggiarono sulla mia schiena. Portai le mie braccia sul suo petto e cominciai ad avvicinare il mio viso al suo. La distanza era di pochi centimetri. Il mio cuore batteva a mille, volevo sentire le sue labbra sulle mie. Lui esaudì il mio desiderio, annullando qualsiasi distanza fra noi. Poggiò le sue labbra sulle mie, baciandomi dolcemente. Le sue dita si intrecciavano con i miei capelli, le mie mani, invece, gli accarezzavano il viso, toccadogli ogni squama. Haray dopo un po' si allontanò di pochi centimetri, poggiando la sua fronte sulla mia e riprendendo fiato. Il suo respiro caldo batteva sulle mie labbra, desiderose di un altro bacio.
I suoi occhi erano ancora chiusi, una sua mano mi accarezzava il viso, invece le altre tre mi stringevano a lui.
Haray: "Non sai quanto ho desiderato tutto ciò" Disse per poi riunire le nostre labbra, le sue mani si mossero sul mio corpo, prendendomi in braccio e portandomi alla scrivania, mi fece sedere e mi baciò con più passione. Mi staccai per riprendere fiato, e perdermi in quello sguardo serpentino, ancora addolorato, da non so cosa.
Drell: "Haray, che ne diresti di andare a dormire? È tardi"
Haray: "Va bene elfo, dormi qui o da Voriarca?"
Drell: "Dopo tutto questo tempo, volevo averti vicino. Quindi dormo qui" Dissi abbracciandolo, lui ricambiò dandomi un leggero bacio sulle labbra, per poi portarmi al letto.
Haray: "Cambiati, io torno subito" Disse per poi scomparire dietro una porta, io mi cambiai e mi straiai sul materasso. Quando il principe tornò, indossava solo dei pantaloni beige.
Drell: "Senti, mi chiedevo, se per oggi potessi dormire con me a letto, ci stai?"
Haray: "Mh, come vorresti dormire? Mentre stiamo abbracciati ed io ti accarezzo i capelli?"
Drell: "Forse?" Sulle mie labbra si formò un piccolo sorriso.
Haray: "Si potrebbe fare, ma in futuro, ora no" Disse accarezzandomi I capelli, dandomi un piccolo bacio e poi appendersi a pipistrello e darmi la buona notte. Alla fine, non sapendo che fare, presi sonno anche io, anche se volevo essere stretto ancora dal principe.
Il mattino seguente fui svegliato dalla luce che entrava nella stanza, mi strofinai per svegliarmi del tutto, poi mi alzai dal letto andando a cercare Haray.
Lo trovai nel balcone, mentre armeggiava con un carboncino. I capelli erano ancora sciolti e gli ricadevano sulle spalle, l'espressione concentrata mentre muoveva abilmente la mano su quel pezzo di carta. Appena mi avvicinai un po' di più, spostò la sua attenzione su di me, alzandosi e venendo nella mia direzione. Mi posò le mani dietro la schiena costringendomi ad avvicinare di più a lui, per poi baciarmi le labbra in modo delicato e tornare a finire il suo lavoro.
Drell: "Cosa stai facendo?"
Haray: "Nulla di interessante, solo qualche schizzo qua e là"
Drell: "Posso vedere? Da quel che ho visto disegni molto bene"
Haray: "Posso farti vedere qualcosa, si" Disse alzandosi e andando dentro la stanza, prese dei fogli e me li porse.
Erano tutti schizzi a carboncino, raffiguravano volti o paesaggi, le persone erano molto belle, tutte diverse, forse inventate. I paesaggi invece erano principalmente quello che vedeva dal palazzo, oppure parti del bosco in cui si rifugiava quando era triste. Tutto rappresentava una parte di lui, ogni linea era una piccola frazione del suo essere. Per fare un disegno lui ci metteva tutto se stesso, ci si annullava, perché era la sua unica via d'uscita.
Haray: "Che ne diresti di andare a fare un giro? Mi so rotto di scarabocchiare"
Drell: "Uhm, va bene. Dove mi porti?"
Haray: "Andiamo nel bosco, poi al tramonto ci facciamo un voletto"
Drell: "Haray, ti ricordo che io non posso volare"
Haray: "Ma va, infatti ti porterò io, come faccio quando andiamo in piazza, no?" Diventai tutto rosso, non me lo aspettavo proprio, pensavo che avesse altro in mente, invece voleva fare tipo un appuntamento romantico.
Haray: "Quindi?"
Drell: "Oh, sisi, certo. In che bosco andiamo?"
Haray: "Lo scoprirai presto, mio caro elfo" Disse per poi prendermi a mo' di sposa e spiccare il volo. Passammo vicino ad un ruscello, che lui sfiorò con un'ala, per poi riprendere quota dirigendosi verso una piccola foresta, fatta da alberi dalle foglie rosso e arancioni, tipo le ali del principe.
Si avvicinò alle chiome color fuoco, volandoci in mezzo, il suo sguardo si spostava velocemente, in cerca di un punto dove atterrare, probabilmente.
Atterrò in uno spiazzo e mi trascinò ai piedi di un albero cavo, poi ci si appollaiò dentro, tirandomi e facendomi sedere su di lui. Mi prese una mano e se la portò alla bocca baciandola dolcemente.
Drell: "Oh, che principe azzurro abbiamo qui, galante, affascinante ecc"
Haray: "Aggiungere anche "sexy" così tanto per"
Drell: "No ti si addice più vanitoso" A quel punto lui mi fece girare e mi baciò con meno dolcezza delle volte scorse.
Haray: "Proprio sicuro che "sexy" non è nella lista?" Disse per poi ridare vita a quel bel contatto. Feci scorrere le mie mani nei suoi capelli, mentre le sue mi stringevano a sé tenendomi per i fianchi. Ci staccammo per riprendere fiato, lui posò la sua fronte sulla mia. Restammo abbracciati per interi minuti, sembrava che il tempo si fosse improvvisamente bloccato, volevo che quei momenti durassero per sempre.
Haray: "Ti va di andare a fare quel voletto, elfo?" Feci sprofondare la faccia sulla sua spalla, per sentire il suo profumo.
Drell: "Mhh-Mhh" Mugolai, con la testa ancora premuto contro il principe.
Haray: "Allosa andiamo" Disse alzandosi  e prendomi in braccio per poi spiccare il volo. Ormai il sole stava tramontano, e noi eravamo fra le nuvole lilla, a volteggiare mentre ci scambiavamo piccole effusioni d'amore. Tutta quell'atmosfera fu interrotta da Haray, divenne improvvisamente serio, mi strinse di più a se, si abbassò di quota, il suo viso era corrucciato, aveva un espressione spaventata ma anche curiosa.
Drell: "Hey? Che succede?"
Haray: "Gaurda là" Disse indicando un punto nell'oceano, guardai meglio e notai una nave, la riconoscevo benissimo, faceva parte della flotta elfica, cosa ci faceva lì? mi domandai.
Drell: "Io quel vascello lo conosco, è l'ammiraia della flotta della mia nazione, però è strano, perché non gira mai da sola"
Haray: "Probabilmente non è sola. Dobbiamo andarcene ed avvertire mio padre, potrebbe succedere il peggio" Disse con voce tremante, poi cambiò direzione e aumentò il più possibile la velocità, dirigendosi verso casa sua.

-Hoshi no maho-Where stories live. Discover now