𝟏.   𝒂 𝒔 𝒕 𝒓 𝒖 𝒔 𝒐

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Quando Park Jimin e Min Yoongi si conobbero era inverno. Il tempo era passato loro addosso senza alcun riguardo, come un'inarrestabile treno merci, e quel lontano inverno non era ormai altro che un ricordo offuscato. Gli anni erano scivolati di mano e di loro, di quei tempi, non era rimasto quasi niente.

Era entrato l'autunno da un po' e nel prossimo inverno ci sarebbe stato il sesto anniversario di loro due, questo se Jimin non avesse deciso che non c'era più niente da festeggiare, perché un capitolo chiuso racchiudeva solo un pezzo di storia che non sarebbe ritornata nel libro.

L'unica cosa che gli impediva di chiudere definitamente i ponti con Yoongi era il frutto del loro amore passato, qualcosa di cui Jimin un tempo avrebbe voluto volentieri sbarazzarsi, stroncare quel bocciolo sul nascere.

Non ce l'aveva fatta ed ora quello che aveva avuto con Yoongi era tutto ciò che gli rimaneva, tutto quello che poteva dire di avere, tutto l'amore che non meritava.

Il suo nome era Jiyoon, e Jimin pensava a lei come un caso di serendipità, quando per cercare di sbarazzarsi del suo corpo femminile era comparso un feto. Un destino a cui non era pronto, un destino che lo terrorizzava, un destino che non gli apparteneva come il corpo in cui era disgraziatamente nato. Ciò nonostante, il fato si era rivelato uno splendido dono; il piacere di amare senza terrore nel farlo e di essere amato, pur cosciente di non meritarlo.

Quindi, in inverno, non si festeggiava più la nascita di un amore esaurito, a detta di Jimin, bensì la nascita della figlia di quell'amore, la nascita di Jiyoon, e caso aveva voluto che nascesse nel mese di Dicembre, lo stesso mese di Jimin e Yoongi.

Fortunatamente mancavano ancora svariati giorni affinché entrasse l'inverno, e Jimin aveva bisogno di quei giorni per regalare a sua figlia un bellissimo terzo compleanno, cosa che nel suo attuale stato non poteva proprio permettersi; le sue condizioni economiche facevano pena.

Jimin aveva così pochi soldi in tasca da non potersi permettere non solo un taxi in un giorno di pioggia ma neppure l'ombrello. Provava invidia nei confronti di chi invece lo lasciava a casa perché conservatore di uno spirito positivo persino d'innanzi alla vista di un cielo nuvoloso, impaziente di sfogare il suo peggio. E come loro optavano per i taxi, Jimin optava per i vecchi, squallidi vicoli, coperti da portici dentro cui l'acqua si insinuava tra le rocce in minima quantità. Quei vicoli erano l'unico modo per scampare ad una doccia fredda in pieno autunno. C'era chi preferiva prendere un malanno anziché affrontare quel lerciume di strada, e chi invece non temeva quei luoghi perché di casa. Quest'ultimo era proprio Jimin. La strada, quella strada, era stata la sua preziosa villa un tempo. Proprio in luoghi simili egli aveva trascorso la sua adolescenza, quando era stato rinnegato dai suoi genitori e si era ritrovato solo e triste tra le strade di una città che sembrava rifiutarlo allo stesso modo. Ora, invece, percorreva in quegli spazi evitando i suoi abitanti impegnati a trarre calore da grossi bidoni dentro cui divampa il prezioso fuoco.

Quante volte aveva abbracciato anche lui quei bidoni, tremando a causa di un freddo che non era sicuro di conoscere. Quante lacrime aveva buttato dentro quelle fiamme. Ormai raggirava quei frammenti di ricordi che sembravano incisi nella sua mente come il muschio su quelle stesse mura, mentre le sue braccia stringevano la sua bambina per coprirla quanto possibile dall'aria pesante che abitava quei posti lugubri. Tra le dita, la seta del caschetto che ornava il piccolo viso di Jiyoon, mentre lui insisteva per coprirle la visibilità, trattenendole il viso contro la sua esile spalla, per non farle incontrare nulla di quei luoghi: né l'oscurità; né il cattivo odore; né i senzatetto sconsolati che facevano di quei posti la loro casa.

Purtroppo Jimin si era visto costretto ad imbattersi in quella strada, perché il tempo stringeva e di fare tutto il giro, a piedi, senza ombrello, con sua figlia in braccio, non poteva permetterselo.

𝘴𝘦𝘳𝘦𝘯𝘥𝘪𝘱𝘪𝘵𝘺 ⦂ 𝘺𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯On viuen les histories. Descobreix ara