𝟒.  𝒗 𝒂 𝒕 𝒕 𝒆 𝒍 𝒂 𝒑 𝒆 𝒔 𝒄 𝒂

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Le sorprese della stagione d'autunno erano le giornate soleggiate a succedere le intere settimane particolarmente umide e uggiose. Sebbene i prati fossero stipati da decorazioni casuali come fogliame ceduto dagli alberi ormai depredati, asciutti e sorprendentemente magri, non v'era alcun antiestetico nel complesso: il prato sembrava meno solo nella fase anche sua morente, a braccietto con le sue vecchie amiche colorate. La risoluta brezza coinvolgeva il fogliame a fluttuare nell'aria in un passeggio quasi perpetuo, sempre in movimento finché sarebbero rimaste foglie d'autunno. Rimasugli nell'aria, sparsi tappetini sul suolo e un dolce fruscio nello spazio: non erano che le bellezze dell'autunno.

Jimin affrontava i tiepidi raggi del sole senza alcuna protezione per gli occhi, deciso di non volersene privare in alcun modo, affiancato alla sua migliore amica nonché sua figlia. La sua mano, in confronto a quella di Jiyoon che gli era aggrappata alle dita, sembrava enorme. Jimin non sapeva cosa significasse essere grandi finché non aveva avuto la sua bambina. Malgrado all'inizio fosse stata dura, ora non riusciva a privarsi di quell'angelo che sembrava gli fosse stato donato per tenerlo aggrappato alla vita.

Il suo sguardo si alternava tra la natura radiosa e il sorriso di sua figlia altrettanto luminoso. Origliava il suo entusiasmo, i suoi occhi curiosi in direzione dei bambini mirati a battibeccare o semplicemente a ridacchiare in corsa. I loro schiamazzi non erano mai parsi così gradevoli per l'udito in quanto contagiosi per Jiyoon e dunque anche per Jimin. La vide saltare sui suoi passi un po' distratti e lui si divertiva a caricare il suo entusiasmo, facendole notare un piccolo parco giochi farsi sempre più vicino.

Dove il prato finiva, una stradina pedonale era abitata da piccoli e semplici mercatini per la vendita di ogni genere di cosa, dai giocattoli per bambini allo zucchero filato, creeps e quant'altro. Alcune piccole composizioni di ombrelloni si cimentavano nel gonfiaggio di palloncini carichi di elio dalle vaste dimensioni e forme, mentre alcuni uomini truccati si divertivano a fare spettacolo, trasformando una spada di palloncino in un piccolo cagnolino dello stesso materiale.

Jimin si disse che più tardi avrebbe mostrato quella magia a sua figlia, perché in quel momento la sua euforia rifletteva il parco giochini popolato da bambini con i quali lei avrebbe potuto confondersi, se solo all'avvicinarsi non avesse deciso di spegnere il tutto e rallentare il passo, intimidita. Necessitava forse un poco più di tempo prima che potesse conformarsi nelle combriccole dei suoi coetanei e giochicchiare con qualcuno che non fossero i suoi amati genitori, tempo in cui Jimin si insinuò per accompagnarla al passo; in principio la spinse un po' sull'altalena, l'accompagnò sullo scivolo una dozzina di volte, facendosi trovare sul finale per acchiapparla quasi fosse il cattivo di una fiaba che sorrideva malignamente alla sua cappuccetto rosso. Lei tentava invano di sfuggire alla sua presa ma solo quando le dita di Jimin l'avevano già afferrata per scaricarle una moderata dose di solletico. Allora lei poteva solo liberare la sua risata e tentare di dimenarsi sulla superficie dura dello scivolo.

Era bastato farle prendere confidenza con il luogo per far sentire Jiyoon al sicuro anche separatamente dal suo papà, perché non troppo tempo dopo, la sua bambina distolse la sua attenzione da Jimin per puntarla su qualche bambino impegnato a giocare con la sabbia. Allora Jimin poteva solo mettersi da parte, senza allontanarsi troppo e senza distogliere da lei lo sguardo, lasciandola andare poco alla volta.

Rimase in disparte a guardare come la sua bambina incominciava ad avvicinarsi a persone che non fossero lui e Yoongi, quasi geloso. Il terrore di un genitore di essere abbandonato dai figli era certamente vivo nel suo cuore, ma la sensazione di rammarico che lo travolse non fu la consapevolezza di aver dato a qualcuno quello stesso tormento ma che questo qualcuno lo aveva fatto provare a lui.

𝘴𝘦𝘳𝘦𝘯𝘥𝘪𝘱𝘪𝘵𝘺 ⦂ 𝘺𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯Where stories live. Discover now